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DA MARINA DI CAMEROTA A PORTO DEGLI INFRESCHI
7 aprile 2012
Il titolo di questa pagina avrebbe dovuto essere "Pasqua in canoa nel Cilento" ma una serie di circostanze (per la serie "una sfiga al giorno...") ha fatto sì che i quattro giorni di canoa nel cuore del Cilento con base a Marina di Camerota si trasformassero in una sola uscita (e mezza) in mare...
Venerdì 6 aprile
Le previsioni meteo per i prossimi giorni sono pessime e quindi vogliamo
arrivare a Marina di Camerota nel primo pomeriggio per sfruttare questa mezza
giornata in canoa: partiamo perciò prestissimo da Roma con tre auto: Marzio e
Paola, Valentino e Rossella, Fabrizio, Rossella e Martina. Francy partirà più
tardi e passerà a Napoli a prendere Marco. Durante il viaggio ci teniamo in
contatto telefonico e finalmente ci incontriamo nei pressi di Caserta per un
caffè in Autogrill. Ripartiamo dandoci appuntamento a Battipaglia per comprare
le famose mozzarelle. Valentino e Rossella fanno il pieno e inizia ad aleggiare
la prima sfiga: pochi chilometri dopo la loro auto si ferma davanti a un
caseificio di Battipaglia e si rifiuta di ripartire per un problema alla pompa
causato probabilmente dal gasolio sporco appena messo nel serbatoio (97
euro...). Grazie alla gentilezza di alcuni passanti che si precipitano ad
aiutarci e alla disponibilità di un simpatico meccanico il problema si risolve,
ma perdiamo più di due ore (sfiga n° 1). Quando Valentino telefona a Marzio che
nel frattempo ha proseguito il viaggio per avvertirlo che il problema è in via
di risoluzione viene a sapere (sfiga n° 2) che l'auto di Paola è rimasta a secco
perché la spia della benzina si è rotta... e Fabrizio, che nel frattempo era
arrivato a Marina di Camerota, sta andando a soccorrerli con una tanica...
Quando siamo tutti a destinazione, nel "Camping dell'Isola", sono ormai quasi le
17:00 ed è tardi per andare in canoa; ripieghiamo quindi per una passeggiata
nelle strade del paese in attesa della cena. A tavola ci raggiungono Francy e
Marco, appena arrivati. La passeggiata serale è interrotta dalla pioggia che
inizia a cadere, la sfiga continua ad aleggiare su di noi... Speriamo in meglio
per l'indomani.
Sabato 7 aprile
Ci svegliamo di buon'ora nel tentativo di anticipare il maltempo: il cielo è
grigio ma non piove, si va. Ma prima facciamo colazione perché ovviamente ci sta
aspettando la sfiga n° 3: qualcosa va storto e Rossella (Spano) dopo colazione
avverte nausea, mal di stomaco e di testa, per lei niente kayak neanche oggi.
Insieme a Fabrizio e a Marco ci aiuta a portare le canoe sulla spiaggia e
sconsolata ci saluta mentre ci imbarchiamo proprio nel momento in cui inizia a
piovere (sfiga n° 4).
La pagaiata però, nonostante la pioggia, ce la godiamo tutta. Siamo in cinque,
con una non usuale maggioranza femminile: Francy, Paola, Rossella (Savelli),
Marzio e Valentino. Dopo esserci imbarcati sulla Spiaggia della Calanga a Nord
del paese costeggiamo tutto l'abitato di Marina di Camerota fino al porto fino
ad arrivare a Torre Zuccale e ad entrare a Cala Fortuna, racchiusa tra altissime
falesie. Con questa pioggia sembra di essere in Scozia ma la cosa ha comunque un
suo fascino. La costa è piena di grotte e ci attardiamo ad esplorarle una ad
una, anche perché dentro non piove... Anche la successiva Cala di Monte Luna ha
le stesse caratteristiche: in questa insenatura spicca un caratteristico
faraglione. A Cala Bianca (altra bella grotta con doppia entrata) sbarchiamo
brevemente sulla spiaggia di Pozzallo, che in precedenti occasioni abbiamo usato
come base per la sosta notturna. Proseguiamo quindi superando l'ultima Punta (in
alto la Torre degli Iscolelli) ed entriamo nel Golfo di Policastro. Poco più
avanti c'è Porto degli Infreschi, un grande porto naturale dove in epoca romana le
navi venivano a rifornirsi da sorgenti di acqua dolce, e alle 11:50 sbarchiamo per
fare uno spuntino: da Marina di Camerota a qui abbiamo percorso circa 9 Km.
Mangiamo qualcosa al riparo della parete strapiombante e poco dopo ci
imbarchiamo di nuovo per tornare indietro. Arrivati alla prima punta la pioggia
si fa più fitta e quindi pagaiamo tagliando le insenature: alle 13:40 sbarchiamo
sulla spiaggia del campeggio dopo aver percorso complessivamente 16,5 Km.
Sistemati i kayak siamo pronti per la sfiga n° 5: affamati apriamo il frigo,
posto in una veranda all'esterno del bungalow, pregustando le mozzarelle che
abbiamo avventurosamente comprato ieri e scopriamo che qualche buontempone ce le
ha fregate insieme ai pomodori per la caprese... Forti sospetti su una banda di
ragazzotti appena arrivati che ovviamente negano con faccia da angioletti e
spallucce strafottenti.
A pancia vuota decidiamo di andare a visitare l'arroccato paese di Camerota dove
ci attende inesorabile la sfiga n° 6: Fabrizio, che si è appena operato al
polso, scivola su uno scalino bagnato, batte la mano a terra e la ferita gli si
riapre: via di corsa fino al Pronto Soccorso di Sapri dove ci ritroviamo con
Francy e Marco che erano andati a fare una escursione sul fiume Bussento. Nella
sala di attesa in ospedale siamo in nove, sembriamo i protagonisti di una
commedia di Eduardo. Ricucita la mano del malcapitato, la serata prende una
piega migliore: ceniamo meravigliosamente e in allegria nel ristorante L'Uorto
di Policastro. Al ritorno verso Marina di Camerota sbagliamo ovviamente strada
percorrendo 60 Km in più (sfiga n° 7).
Domenica 8 aprile
Oltre alla pioggia oggi c'è vento forte e il mare è molto mosso, decidiamo quindi di cercare di rimanere all'asciutto visitando prima la Certosa di Padula e poi le Grotte di Pertosa.
Lunedì 9 aprile
Oggi c'è il sole ma il mare è impraticabile. Passiamo un po' di tempo in spiaggia ad ammirare la forza delle onde che si infrangono sugli scogli. Fabrizio, Rossella e Martina partono per Roma in tarda mattinata, gli altri fanno una bella escursione a piedi lungo la scogliera fino a Torre Fenosa, una delle meglio conservate tra le numerose torri quadrangolari (originariamente erano 57), costruite tra il XVI e il XVII secolo generalmente a un miglio una dall'altra lungo la costa cilentana a difesa dalle incursioni barbaresche. In serata partono anche Francy e Marco.
Martedì 10 aprile
Siamo rimasti solo in quattro (Marzio, Paola, Rossella e Valentino): rientriamo oggi per evitare il traffico della Pasquetta, e Marzio e Paola ne approfittano per una veloce uscita, in questa ovviamente splendida giornata, fino alla foce del Fiume Mingardo, verso Capo Palinuro.
Il viaggio di ritorno durerà 8 ore e mezza, con una coda ininterrotta da Caserta fino a Roma... (poteva mancare la sfiga n° 8?)
Comunque, al di là delle piccole contrarietà che hanno punteggiato queste giornate, siamo stati benissimo insieme e non ci siamo demoralizzati nemmeno per un minuto.
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