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"Ischia e Procida"
Tre giorni in Tour
11 - 12 - 13 maggio 2012

Prendi tre giorni di primavera graziati da un cielo finalmente assolato. Aggiungi tredici ottimisti paddler e una flotta composta da undici kayak da mare, un sit on top e una polinesiana OC1. Mettili tutti insieme a pagaiare per 60 chilometri e mezzo circumnavigando Ischia e Procida, due isole tanto vicine tra loro quanto differenti per atmosfere, architetture e caratteristiche geologiche... Eccovi svelati gli ingredienti del tour GCR che si è svolto dall’11 al 13 maggio, esplorando l'arcipelago flegreo in una delle chiavi più ideali: al caldo sole di primavera, godendo della benevolenza di Eolo e soprattutto in debito anticipo sull'arrivo del turismo di massa. Risultato: la soddisfazione all'unisono e il desiderio di ritrovarsi presto insieme a solcare nuove acque a colpi di pagaia. Ad architettare ottimamente il tutto - dall'itinerario, alla logistica e alla scelta dei campeggi dove pernottare - ci hanno pensato Francesca e Marzio, ai quali va il grazie di tutti i partecipanti.

 

Venerdì 11 - Una parte del gruppo, vale a dire Rossella Sp e Valentino, Marzio, Francesca e Michela, decide di pernottare tra il giovedì e il venerdì nelle vicinanze dell'imbarco, sulle rive del lago Averno (dove il gruppetto si scambierà le impressioni sul viaggio imminente attorno a una verace pizza napoletana); di segno analogo la scelta di Marco, che pianta la sua tenda in un camping situato a una ventina di minuti a piedi dal porto (è qui che parcheggeremo le automobili fino a domenica, dopo aver scaricato le imbarcazioni al molo). Tutti gli altri arriveranno direttamente a Pozzuoli il mattino seguente: da Roma e dintorni partono Antonio A., Marco, Davide, Daniele, Giorgio, Rossella Sa e Fabrizio; da Castellamare di Stabia ci raggiunge Mariella, ormai una vecchia conoscenza per vari soci del GRC. L'imbarco sul traghetto avviene senza problemi, e in breve arriviamo a Procida Porto; un po’ a mano, un po’ con l'aiuto del carrellino, si trasferiscono i kayak fino alla spiaggetta che dista all'incirca 300 metri. Il momento di mettersi in acqua coincide con un battesimo: per Michela e il suo kayak questa è la prima volta in mare; per la prima volta, l'emozione di sentirsi una goccia in scivolata libera sull'orizzonte... Ehm, altolà! Bando alla retorica e torniamo a noi. Alle 12:20 il gruppo inizia a pagaiare in verso punta del Pioppeto e Capo Bove: percorriamo in senso antiorario l'isola fino a fermarci sul lato esterno dell'isolotto di Vivara, nel punto più vicino a Ischia (1 ora - 6 Km dalla partenza). Viene spontanea la curiosità di visitare da piedi quest'angolo di vegetazione mediterranea, sfuggito all'urbanizzazione per una miracolosa serie di vicende (tra cui l'essere stato per secoli riserva di caccia della casa reale borbonica). Peccato che - per inspiegabile incuria - il ponte che lo collega alla terraferma sia da diversi anni inagibile al pubblico. Noi in compenso, dalla nostra privilegiata prospettiva a pelo d'acqua, siamo liberi di valutarne la natura delle rocce, le scogliere a picco... e l'assenza di punti d'approdo per i nostri scafi. Due chilometri e mezzo ci separano da Ischia Ponte. Al “via!” di Francy il gruppo inizia la traversata prendendo come riferimento il castello aragonese, che ci scruta dall'alto svelando man mano che ci avviciniamo il perché della sua secolare inespugnabilità, eretto com'è in cima a una guglia di roccia. Aggiriamo dal lato interno la fortezza passando sotto il ponte che collega il castello alla terraferma, e alla prima spiaggetta poco oltre (al secolo la spiaggia di Carta Romana) ci concediamo una sosta per il pranzo (9,5 Km). Ma non c’è il tempo per attardarsi troppo, bisogna andare: ci attende un versante esposto dell'isola, ed è bene aggirarlo prima che s’alzi il vento. A portata di braccia, diverse grotte da esplorare con i nostri scafi. Ma la più suggestiva di tutte, la Grotta Verde, è piccina e ci si deve entrare a nuoto: una volta all’interno, per un magico effetto di luce, la parte del corpo immersa nell’acqua appare bianchissima e fluorescente, e ci sentiamo degli extraterrestri sbarcati lì per caso per un fugace ammollo nell’acqua cristallina (nonché pullulante di enormi meduse). Aggirata Punta San Pancrazio procediamo portandoci nel versante meridionale dell’isola. Passato Capo Grosso,  arriviamo alle 16:45 alla lunga spiaggia sabbiosa di Maronti, dove ci attende l'omonimo campeggio (18 Km nella giornata). Abbiamo tutto il tempo per sistemare i kayak all'interno, piantare le tende e goderci un aperitivo sul far del tramonto. La cucina è aperta praticamente solo per noi, e il cuoco dimostra di saperci fare ai fornelli. Un'ultima passeggiata sulla spiaggia ed è tempo di ritirarsi: domani ci aspettano una trentina di chilometri.

Sabato 12 - L'itinerario di oggi prevede di completare il tour di Ischia e tornare a Procida. Si parte alle 9:30 puntando dritti verso punta Sant'Angelo, seguitando a costeggiare il litorale di Maronti. La cementificazione della costa ci fa tristemente riflettere sul flagello delle speculazioni edilizie a cui neppure quest'isola è scampata. Non è difficile capire perché la località Fumarola si chiami così: il vapore delle acque calde va verso l'alto come il fumo dei camini, e ci ricorda che l'intera isola altro non è se non un grande vulcano addormentato, ricchissimo di sorgenti termali. E perché allora non approfittarne anche noi? Per questo proviamo a puntare verso la piccola spiaggia del Sorgeto, dove è possibile immergersi in una pozza di acqua bollente che sgorga direttamente dentro il mare. Alla spiaggia si accede dall'alto attraverso una scalinata; o meglio quel poco che resta della spiaggia, divorata dall’indecente colata di cemento su cui sorge un bar-ristorante. Un alterco non del tutto amichevole con un personaggio del luogo e la mancanza di approdo ci convincono però ad alzare i tacchi (si legga: girare la prua) e riprendere il nostro percorso. Aggirato il promontorio di Capo Negro, la costa ricomincia a piegare verso nordovest. Dopo Punta Imperatore. dopo circa 9 Km dall'imbarco, ci concediamo una breve sosta presso la spiaggia di Citara, a pochi metri dal complesso dei celebri Giardini Poseidon, dove sostiamo dalle 11:00 alle 11:30. Superato il porto di Forio, ancora qualche chilometro e, superata Punta Cornacchia (il punto più a Nord di Ischia) siamo alla spiaggia di San Montano (16 Km da Maronti), dove finalmente troviamo sulla spiaggia un condotto di acqua termale che arriva direttamente a miscelarsi nel mare. La sosta per il pranzo, a questo punto, è più che meritata e dura dalle 12:40 alle 14:10. Una volta ripartiti superiamo Lacco Ameno, piacevole borghetto il cui porticciolo è dominato da una curiosa formazione rocciosa a forma di fungo; quindi oltrepassiamo Casamicciola e Ischia Porto, principali approdi per i traghetti che collegano l’isola. E rieccoci di nuovo a Ischia Ponte (26 Km): un’ultima occhiata al castello aragonese, una piccola sosta e siamo pronti per iniziare la traversata a ritroso verso Procida. La raccomandazione è quella di procedere compatti, per essere meglio visibili dalle imbarcazioni più grandi e consentire loro di passare evitandoci; dovremo puntare verso la boa gialla in prossimità dell’isolotto di Vivara. Ma qualcosa non va: una nereide della discordia ci mette lo zampino e l’indicazione data o non viene percepita o non viene seguita, e il gruppo finisce per smembrarsi. L’episodio creerà più di qualche tensione ma darà anche lo spunto, durante la serata, per un vivace scambio di idee sul senso dell’andare insieme per mare e sulle buone norme di gruppo da osservare. Seguendo il lato interno dell’isolotto di Vivara e poi costeggiando Procida arriviamo intorno alle 17:00 al camping Ciraccio, meta del secondo pernottamento. Qui non è possibile piantare le tende e ci sistemiamo in bungalow; non dopo aver messo a nanna i nostri kayak sulla spiaggia, al riparo di una struttura in legno sopra la quale sorge un bar. I Km percorsi oggi sono circa 31,0. La serata passeggiata e cena a Chiaiolella.

Domenica 13 - Il programma di oggi è all’insegna del turismo… slow. Salutiamo Rossella Sa e Fabrizio che - un po’ per un fastidio al collo di lei, un po’ per il desiderio di anticipare il rientro - raggiungono il porto per la via più breve. Il resto del gruppo parte invece per aggirare l’isola di Procida ripassando all'interno dell'isolotto di Vivara. Superiamo la marina di Chiaiolella e puntiamo verso la Corricella (1h:30' - Km), celebre set di varie scene del film Il Postino. "Ho contato sedici tonalità diverse di colore", dice Rossella Sp mentre manovriamo per lo sbarco, affascinati dall’incanto irreale del borghetto che si specchia nell’acqua del porticciolo; in effetti il quadro che abbiamo davanti è dei più suggestivi: le casette a tinte pastello coi panni stesi, le reti dei pescatori ad asciugare o ammassate in grandi mucchi… ma anche la lingua di Procida, il dolce alla crema che viene infornato sul momento apposta per noi dopo aver divorato un cuoppo, il classico cartoccio di paranza. E’ d’obbligo una passeggiata verso la fortezza di Terra Murata, che domina questo lato dell’isola: un ultimo affaccio da cartolina verso il mare e alle 13:40 eccoci di nuovo acqua, questa volta per pagaiare in direzione del porto dove ci imbarcheremo per il rientro. Superato con attenzione il porto sbarchiamo alle 14:45 sulla spiaggia da cui siamo partiti venerdì; i Km percorsi oggi sono circa 12, quelli di tutto il tour circa 60.

Michela Bagatella

Antonio Angelo Daniele Dickmann Davide Guidi Fabrizio De Luca Francesca Gastaldi
Giorgio Salvucci Marco Iezzi Mariella Di Nocera Marzio Pistilli Michela Bagatella
   
  Rossella Savelli Rossella Spano Valentino Romano  
 
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Venerdì 12 giugno: Procida Porto - Ischia (Maronti)
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
Sabato 12 giugno: Ischia (Maronti) - Procida (Ciraccio)
     
     
     
     
     
     
     
     
Domenica 13 giugno: Procida (Ciraccio) - Procida Porto
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
 
     
     

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