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ISOLA DEL GIGLIO
2 e 3 ottobre
2010
Doveva essere una "uscita sociale" ma è diventata
una specie di raduno...
Evidentemente il fascino dell'Isola del Giglio costituisce un'attrattiva
particolare ed ecco che all'appuntamento, fissato per le 9:00 del mattino a
Porto Santo Stefano per poter prendere il traghetto delle 10:00, siamo in
diciassette: in parte Soci del GCR (Antonio Paolucci, Fabrizio De Luca, Giuseppe
Spinelli, Marzio Pistilli, Rossella Savelli, Stefano Cutelli, Valentino Romano)
e per il resto amici e simpatizzanti (Angelo Morrone, Antonio Angelo, Duilio
Polidori, Fernando Cherubini, Francy Gastaldi, Gianni Balducci, Lorenzo
Martinelli, Marco Piacentini, Sante Lillo, Stefano Berardi).
Scaricati i kayak sul molo andiamo a parcheggiare le auto poco oltre il cimitero
di Porto Santo Stefano dove non ci sono le strisce blu e ci imbarchiamo. La
traversata dura meno di un'ora e alle 11:00 siamo sull'isola. Portati i kayak
sulla spiaggia a Nord del porto ci prepariamo (qualcuno deve rifornirsi per il
pranzo) e alle 12:20 siamo tutti in acqua dove Antonio Paolucci tiene un breve
briefing dando indicazioni sul percorso e sulle modalità di svolgimento della
tappa di oggi: faremo il periplo dell'isola in senso orario con una breve
sosta-pranzo a Cala delle Caldane e nel primo pomeriggio raggiungeremo la
spiaggia di Campese dove pernotteremo. Le condizioni meteo sono buone, c'è un
po' di vento da SE e mare poco mosso, niente di preoccupante.
Iniziamo a pagaiare alle 12:25 e superiamo subito l'imboccatura del porto;
oltrepassati gli scogli "le Scole" siamo a Cala delle Cannelle e subito dopo (Km
2,3 dalla partenza - ore 12:47) sbarchiamo sulla spiaggia di Cala delle Caldane.
L'acqua purtroppo è invasa da una incredibile quantità di piccole meduse
ma la spiaggia è molto confortevole (adatta anche per un eventuale bivacco
notturno).
Alle 13:30 si riparte. Pagaiamo lungo una costa granitica
veramente bella superando Punta Torricella e Punta Corbaia sostando di tanto in
tanto per raggrupparci. All'altezza di Cala Tamburata avvistiamo il Faro posto
all'estremità meridionale dell'isola e poco dopo giungiamo alla Punta di Capel
Rosso (6,2 Km dalla partenza).
Doppiata la Punta siamo al riparo dal vento e dalle onde e ci ricompattiamo a
Cala Schizzatoio.
Proseguiamo costeggiando le rocce metro per metro e superiamo Punta del Serrone,
Cala Pietrabona, Lo scoglio del Corvo, l'isola della Cappa, Cala dell'Allume,
Punta di Mezzo Franco. La costa su questo versante offre solo pochi approdi
scomodi (e comunque impraticabili in caso di mare mosso) ma questo non impedisce
a Stefano di "mollare" di tanto in tanto il kayak in acqua e di fare "free
climbing" sulle pareti a strapiombo... Durante la navigazione incontriamo due
gruppi di canoisti toscani che stanno facendo il periplo in senso contrario al
nostro: l'incontro è l'occasione per una sosta in acqua per salutarci e
scambiarci opinioni.
Siamo ormai in vista di Punta Faraglione, oltre la quale si apre l'insenatura di
Campese. Giuseppe, il nostro Presidente, esprime già da un po' il desiderio di
fare un bagno e quindi sbarchiamo su una spiaggetta sassosa prima della Punta.
Dopo il bagno "presidenziale" affrontiamo l'ultimo tratto e, superato il
Faraglione, pagaiamo in direzione della Torre del Campese, ai cui pidi
sbarchiamo alle 16:48 dopo 16,9 Km da Giglio Porto.
Appena sbarcati scopriamo con estremo piacere che l'albergo "Il Porticciolo",
dove abbiamo prenotato le stanze, è ad appena 20 metri. Sistemata l'attrezzatura
e preso possesso delle stanze, poco dopo ci ritroviamo nel pittoresco
porticciolo di Campese dove ci godiamo un suggestivo tramonto sorseggiando un
aperitivo prima di andare a cena tutti insieme.
Il mattino della domenica l'appuntamento è alle 10:00 e alle 10:30 ci
imbarchiamo. La tappa di oggi è più corta e prevede il completamento del periplo
dell'isola. La giornata è bella anche se c'è più vento di ieri ma la sommità
dell'Isola del Giglio è incappucciata da una nuvola grigia e resterà così per
tutta la giornata.
Il mare è calmo e andiamo in gruppo costeggiando verso la Punta delle Secche.
Stefano, imitato da Antonio P., replica le arrampicate di ieri; gruppi di sub si
cimentano in immersioni sicuramente spettacolari visto il colore del mare e del
fondale.
Alle 11:10, dopo 2,5 Km, siamo in sosta a Punta del Fenaio, ai piedi del Faro
"Nord". Appena superata la punta la "musica" cambia e si sentono le prime
avvisaglie di quello che troveremo poco più avanti dopo Punta del Morto. Il
vento è ancora da SE ma rispetto a ieri ha notevolmente rinforzato (10/16 Nodi)
e le onde ci fanno ballare un poco. Procediamo in gruppetti ad andature diverse,
curando che in ogni gruppo ci siano almeno due "esperti" e superiamo Punta della
Calbugina, Punta di Radice, Punta della Campana, Punta dell'Arenella, Cala Cupa,
Cala del Lazzaretto fino ad arrivare a Giglio Porto alle 12:40 dopo 8,2 Km
(lunghezza complessiva del Periplo 25,1 Km).
Il traghetto che abbiamo prenotato per il ritorno parte alle 17:15: abbiamo
tutto il tempo per sparpagliarci in giro...
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sabato 2 | domenica 3 |
scarica le tracce GPS (formato .gpx) |
L'Isola del Giglio L'Isola del Giglio con i suoi 405 metri s.l.m. emerge dal mare di fronte al promontorio dell'Argentario ed è quotidianamente collegata con Porto Santo Stefano da regolari servizi di linea. Nel periodo estivo è collegata anche con la stupenda Isola di Giannutri sua frazione insieme a Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Il suo nome deriva assai probabilmente dalla latinizzazione del greco "Igilion", capra.. L'Isola deve alla sua posizione geografica "strategica" l'origine della sua storia avventurosa e contesa. Già abitata dall'età della pietra e successivamente scelta dagli Etruschi come probabile avamposto militare, il Giglio visse uno dei momenti di maggior splendore sotto il dominio Romano della Famiglia dei Domizi Enobardi, diventando un nodo marittimo fondamentale negli scambi tra le Province dell'Impero. Numerosi ritrovamenti di asce, punte di frecce, mole per la triturazione, frammenti di ceramica lasciano intendere che l'isola sia stata abitata già dalla preistoria. Relitti di navi trasportanti granito locale per la fabbricazione di ancore rinvenuti intorno all'isola (VI secolo a.C.), fanno pensare ad una frequentazione Etrusca. I Romani probabilmente vi si insediano attorno al III secolo a.C., ma il decollo dell'isola va collocato al tempo della costruzione di una sontuosa villa commissionata dai Domizi Enobarbi (I secolo a.C.), i cui ruderi sono ancora visibili in prossimità del porto. Relitti di navi risalenti all'età imperiale fanno emergere il Giglio come uno snodo sicuramente importante nei traffici con le Province. Tappa obbligata lungo le rotte di collegamento mediterranee, l'isola rimane commercialmente vitale almeno sino al primo Medioevo. Forte e deciso è il potere esercitato dalla Repubblica Marinara di Pisa che, grazie alla fortificazione fatta erigere nel corso dell'XI secolo, mantiene l'effettiva influenza sull'isola fino al XV secolo quando si afferma la potenza fiorentina. Dopo una serie di complessi passaggi - Alfonso d'Aragona, famiglia Piccolomini di Siena, duca di Amalfi, Cosimo I dei Medici, Eleonora di Toledo - il Giglio entra a far parte del Granducato di Toscana. Le singolari vicende dell'Isola annoverano anche una serie di lunghe e terribili incursioni che vanno dai pirati saraceni - notissimo quello del celeberrimo pirata Barbarossa (1544) - alle navi di assaltatori tunisini. L'isola del Giglio è davvero un tesoro tutto da scoprire, l'Isola è la meta ideale per tutti coloro che amano un rapporto genuino con la natura e il rustico ambiente paesano, il mare, le passeggiate, i minerali e lo splendido mondo sottomarino. |
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Stefano, Duilio, Francy |
Fabrizio, Antonio A., Antonio P., Giuseppe, Valentino |
Il "Briefing" in acqua prima della partenza |
Angelo e Marco | Partiti! | Rossella. Sullo sfondo l'Argentario |
Angelo | Gli scogli "le Scole" | |
Francy | Verso la spiaggia delle Caldane | |
Gianni, Angelo, Valentino, Lorenzo | Antonio A. | |
Marco, Fernando, Marzio, Sante | "The President" Giuseppe | |
Francy | Rossella | Verso Punta Capel Rosso |
Fernando, Francy, Marco | Valentino | Francy |
Giuseppe | Fabrizio e Rossella | |
Francy | Giuseppe | Duilio |
Rossella | Valentino | |
Duilio e Antonio | ||
Giuseppe | Stefano B. | |
Stefano C. in arrampicata | Francy: và dove ti porta il kayak | |
Marzio | Francy | |
Antonio A. | Verso il Faraglione | |
Antonio A. | Francy | Francy, Duilio, Stefano |
Francy | Marzio | |
L'arrivo a Campese | ||
Campese | ||
Campese | ||
Campese | ||
Fabrizio e Rossella | Giuseppe | |
Giuseppe | Fernando | |
Si riparte per completare il periplo | Fernando | Giuseppe |
Marzio, Stefano, Antonio P. | Antonio P. e Marzio | |
Stefano C. | Stefano B. | Marco, Stefano B., Gianni |
Francy e Rossella | Stefano C. in parete | Sante |
... ci prova anche Antonio P. | Gianni | Angelo |
Verso Punta del Fenaio | Marco | Stefano B., Fabrizio, Duilio |
Angelo | ||
Rossella all'arrivo a Giglio Porto | Fabrizio | Lo sbarco |
Valentino, Antonio A., Francy | Antonio P., Duilio, Valentino, Francy, Marco | Il gruppo in traghetto |
Altre uscite in questa zona in
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20
e 21-05-2006: Allwave Cup - Isola del Giglio - Gara OC1 E OC6
16-10-2005: "3x1= Tre traversate in un giorno" -
Argentario - Giannutri - Giglio - Argentario
20 e 21-03-2004: "Isola Del Giglio" -
La traversata da Porto Santo Stefano e il periplo
dell'isola
18 e 19-01-2003: "Argentario
e Isola del Giglio"