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LA NASCITA E I PRIMI ANNI DEL GCR
Immagini dalla storia del
gruppo...
Testo e foto di Marco Spada
Verso la metà degli anni '70 un gruppo di amici di Roma appassionati di canoa, tra mille difficoltà iniziavano prima in solitaria e poi insieme a scendere i pochi fiumi che allora si conoscevano. Si chiamavano Mario Anniballi, Gianfranco Loffredo, Domenico (Mimmo) Noviello ed Andrea Lucarelli. Le prime discese le facevano sul Turano, sull'Aniene, sul Tevere e piano piano prendono i contatti con altri canoisti che praticavano la stessa attività. A Terni c'era un gruppo di appassionati guidati da Gilberto Bifolchetti che discendevano il Nera, il Corno ed altri fiumi della regione, gruppo che poi diventerà Il Gruppo Canoe Terni; a Subiaco c'era un altro gruppo di amici guidati da Daniele Mariano, che discendevano il fiume di casa, l'Aniene, gruppo che poi diventerà il Canoanium Club Subiaco.
In un primo tempo la sede del nascente Gruppo Canoe Roma era il Giardino del condominio dove abitavano Mimmo Noviello ed Andrea Lucarelli, in via Campo Catino a Roma Nord, dove erano depositate le canoe dei primi soci e da dove partivano tutti gli appuntamenti della domenica mattina. Verso la fine degli anni '70 Mario Anniballi lascia il gruppo dovendosi trasferire in America per lavoro e tutta l'attività' veniva organizzata e guidata da Andrea Lucarelli e Mimmo Noviello.
La prima storica uscita del Gruppo Canoe Roma, è avvenuta in modo avventuroso e comico sul fiume Turano, a monte dell'omonimo lago, il 4 Novembre 1976 ed e' descritta di seguito in un divertente testo di Gianfranco Loffredo.
A quei tempi era difficilissimo trovare canoe, in particolare a Roma. L'unico costruttore di canoe romano, Palazzi, faceva solo canoe da discesa in vetroresina, rosse, inadatte all'uso turistico sul fiume. Per rifornirsi di mezzi adeguati i primi canoisti romani dovevano andare a Milano, a comprare gli accessori nel negozio di "La Fisca" e le canoe dai costruttori del nord, come ASA Alessandrini e Moldresin. Il Gruppo Canoe Roma allora usava canoe in vetroresina costruite da Moldresin, in particolare i modelli "Kriss", "Scimitarr" e "Gladius" che erano copie, fatte molto bene, delle canoe tedesche Prijon Olympia 400 ed Expert.
Le canoe in vetroresina erano molto fragili e dopo poche uscite sui fiumi era sempre necessario ripararle e rappezzarle. Ogni canoista doveva imparare l'arte del rappezzo con matt di lana di vetro, resina poliestere e carta vetrata. Era famosa la canoa Kriss chiamata "sommergibile" usata da Dino Noviello, il fratello minore di Mimmo, che con tutti i rappezzi che aveva pesava quasi il doppio dell'originale e viaggiava semisommersa!
All'inizio degli anni '80 il Gruppo partecipa ai primi raduni nazionali organizzati a Subiaco, con la discesa dell'Aniene ed a Terni con le discese del Nera e del Corno. Partecipa anche a raduni organizzati dalla Federazione Italiana Canoa Fluviale, creata da Guglielmo Granacci, pioniere della canoa turistica italiana e già un nutrito numero di canoisti si aggrega al Gruppo Canoe Roma che si consolida ed organizza discese e manifestazioni per la promozione della canoa.
In una di queste manifestazioni, svoltasi in un locale di Trastevere, si aggregano alcuni nuovi canoisti, che poi diventeranno determinanti per la vita del gruppo. In particolare Giorgio Carbonara, Andrea Tesini, i fratelli Rajani, Roberto Trovato. Nel 1982 il Gruppo Canoe Roma, "istigato" da Giorgio Carbonara, partecipa in massa alla scuola di canoa della Valsesia, diretta da Maurizio Bernasconi, dove alcuni soci fanno il corso base ed alcuni il corso di perfezionamento.
Nel Febbraio del 1983 l'attività del Gruppo viene formalizzata con la redazione di uno statuto e soprattutto con la formale costituzione presso uno studio notarile del "Gruppo Canoe Roma" che diventa un'associazione sportiva legalmente riconosciuta. Ciò comporterà anche la necessità di adempiere a compiti istituzionali, come la formazione di un consiglio direttivo, la nomina di un presidente, di un segretario e la necessità di avere dei regolari libri sociali e verbali da compilare.
Ricordiamo i primi consigli direttivi formati da Giorgio Carbonara, Andrea Tesini, Marco Spada, Umberto Carbonelli, Fulvio Capaldo, Gigi Moretti, Rino Borsellino ed altri.
Già nel 1984 la vita del Gruppo è in pieno fermento, si contano circa un centinaio di soci; l'attività sociale si svolge sui fiumi della Valsesia, della Calabria, dell'Austria, della Corsica, della Val di Sole, della Svizzera. Si scendono fiumi come l'Orta, il Vomano, il Salto, l'Aniene, il Volturno, il Paglia, il Liri, si partecipa ai bellissimi raduni che si facevano sul Santerno in Romagna, si organizzano manifestazioni come la Vogalonga di Bracciano (Braccianoabraccia), la discesa delle gole del Tevere sotto Todi (TevereinVoga), i peripli delle isole di Ponza e Ventotene.
Nel 1984 e nell'85 nasce la sezione di Canoa Polo, che ha comportato lo sforzo di acquistare le 10 canoe necessarie per l'attività agonistica e l'affitto di una piscina, e nasce anche la sezione CK/mer Canoa da Mare, guidata da Luigi Moretti, che organizza uscite e manifestazioni sia in mare che di lunga distanza.
Si forma anche un gruppetto di canoa cosiddetta "estrema" guidato da Roberto Trovato, che insieme a pochi amici, tra cui Stefano Carbonara, figlio di Giorgio, discenderanno in Perù i fiumi Urubamba ed in prima mondiale il Rio Colca.
In quel periodo, a metà degli anni '80, il Gruppo aveva anche una bellissima sede, in via di Valle Aurelia, inaugurata il 28 Giugno del 1985. La sede era un locale di risulta dello IACP di 250 metri quadrati, affittata a prezzo molto conveniente grazie al Presidente Giorgio Carbonara, dove trovavano posto le rastrelliere con una cinquantna di canoe depositate dai soci del Gruppo che non avevano posto presso il proprio domicilio, una piccola palestra ed un locale riscaldato utilizzato per le assemblee e per le riunioni del consiglio direttivo.
Le canoe del Gruppo ormai non erano più i primi storici kayak in vetroresina, si usavano canoe in Dyolene ed in Kewlar costruite soprattutto da Francesconi di Guastalla e da Alessandrini di Milano, poi sono arrivate le prime canoe in polietilene, anzi la prima e l'unica che era la Prijon Taifun che piano piano si è diffusa tra i soci più bravi.
Negli anni '90, con la defezione di alcuni soci storici che si autodefinivano scherzosamente "canoisti terminali" l'attività sociale diminuisce e con essa le discese e la partecipazione agli eventi nazionali.
La storia successiva la conoscete, il Gruppo è rinato a nuova vita grazie alla continuità dell'attività sociale portata avanti da "vecchi" soci come Gianni Montagner e Roberto De Ascentiis e da tutti coloro che si sono successivamente aggregati per far continuare la grande storia del Gruppo Canoe Roma.
Uno dei primi bollettini "Sull'acqua", con il logo originario, pubblicati dal Gruppo Canoe Roma negli anni '80 |
Il bollettino del decennale del gruppo |
Il resoconto
della prima uscita del Gruppo Canoe Roma,
fatta il 4 Novembre 1976, scritto da
Gianfranco Loffredo, decano del Gruppo |
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Le prime
passeggiate in canoa, negli anni '70,
quando ancora il gruppo era allo stato...larvale |
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Ancora le prime uscite in solitaria sul Farfa e sul bacino di Corbara. |
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Uscita sul velino nel 1980, canoa slalom "FAMVER" |
Il famoso Guglielmo Granacci, personaggio storico della canoa italiana, con Anna Tirone, segretaria della FICF di allora. |
Sosta del Gruppo sul Velino, a Rieti: al centro con la canoa gialla il famoso Alberto Manzi di Civitavecchia, canoista ottantenne che riusciva a fare venti eskimo di seguito! |
Il Presidente Giorgio Carbonara in un passaggio sul Paglia. |
Gisella Bartolozzi figlia del famoso Francesco Bartolozzi fondatore della rivista "PAGAIANDO" |
Passaggio sul fiume Paglia, vicino Orvieto |
Un passaggio impegnativo sul Paglia | Una tranquilla pagaiata in canadese sul Tevere. |
Gianni Russo in un passaggio sull'Aniene alto | Il costruttore di canoe PALAZZI che scendeva l'Aniene alto con una canoa da discesa in vetroresina. |
Due difficili passaggi sull'Aniene alto. Notare come tutte le canoe erano solo in vetroresina e le pagaie in legno ed a volte si sfasciavano, sia le canoe che le pagaie. | |
Ingresso nelle gole del Salto in Sabina, scoperte dal Gruppo Canoe Roma | Ingresso nelle gole del Corno in Valnerina. |
Andrea Lucarelli e Mimmo Noviello primi fondatori del Gruppo Canoe Roma |
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Roberto De Ascentiis sul Corno, allora
Presidente del Gruppo Canoe Terni. |
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Salto in massa dello scivolo sul Corno durante una uscita del Gruppo. Si vedono da sinistra G.Carbonara, C.Caloprisco, R.Borsellino, M.Noviello, M.Spada, A.Tesini, S.Carbonara, D.Noviello |
Giorgio Carbonara sempre sul Corno, impegnato in un appoggio alla disperata. Appollaiato su un sasso si vede Franco Bartolozzi |
Due salti sul Corno basso, eseguiti senza casco da due canoisti del Gruppo Canoe Terni durante un'uscita insieme al G.C.R. | |
Carmine Caloprisco con la sua sogliola FAMVER, su un fiume pulitissimo e azzurro... il Volturno di allora! | Rino Borsellino sul Volturno. |
Marco Spada: a sinistra sul Mastellone, affluente del Sesia, a destra in un 4" grado del Sesia. | |
Canoisti del Gruppo Canoe Roma impegnati in una discesa del Sesia | |
Ancora immagini di una discesa del Sesia, notare come si usciva, negli anni '80 solo ed esclusivamente con canoe in Vetroresina, anche in fiumi impegnativi e difficili. |
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Un grande e bravissimo
canoista del Gruppo Canoe Roma |
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Stefano Carbonara, figlio del "capo" in un passaggio sul Sesia |
Un altro passaggio sul Sesia
dove abbiamo visto per la prima volta
un canoista milanese che usava una strana
canoa in polietilene: la Taifun! |
...e
la storia continua, con il nuovo Gruppo Canoe Roma, sempre ...sull'Acqua! |
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Tutte
le foto sono state scattate da |