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29 Agosto: questa mattina il mare è una tavola. Per oggi il piano prevede una pagaiata lungo costa fino al punto più adatto per compiere la traversata verso Itaca e quindi attraversare: staremo intorno ai 30 km. Salpiamo alle 11 e per le 2 del pomeriggio arriviamo a Xilòmata dopo 18 km di percorrenza. Pranzo e via di nuovo alle 16.00. Iniziamo la traversata verso Itaca risulta da Platia Pounda: da qui fino a Itaca, a Capo Agios Andreou, sono 6,700 km. Il vento si è alzato e in traversata lo abbiamo al traverso, sulla OC4 ce lo troviamo dalla parte del bilanciere, cosa che mette a dura prova la timoniera. Ma tutto fila liscio, si viaggia alla grande. Entriamo nella baia di André e là troviamo i nostri amici di Sottocosta, anche loro reduci dalla traversata. Tutti insieme intoniamo la canzone “Itaca” di Lucio Dalla, per celebrare l’emozione di essere qui! Questa spiaggia è troppo piccola e scoscesa e ci costringe a proseguire per altri 7 km, fino alla baia di Pega Pigadi: sono le 8 di sera e abbiamo percorso 39 km!!


Sulla spiaggia di Gelou, a Skala	Betty in kayak

Marzio	Antonello e Duilio

Duilio e Francy	La spiaggia di Lazarou

Verso Itaca!!



Antonello	Roberto

Francy e Marzio	Francy

Gianni

Francy e Duilio	L'OC4

Valentino e Piero	Rossella e Betty

In sosta davanti l'isola di Odisseo

Francy e Gianni	Raffaele e Hanry

Antonello	Tatiana

Nella baia di Andrè

Bisogna ancora pagaiare...	Notturno a Pera Pigadi

30 Agosto: svegliarsi stamattina è stata proprio dura, la stanchezza comincia ad accumularsi ma la nostra tabella di marcia ci impone dei ritmi precisi che vanno rispettati e se vorremo compiere il periplo di Itaca dovremo fare circa 30 km al dì. Si parte. Raggiungiamo la baia di Vathì ma solo Gianni, Antonello e Marco vi fanno sosta, mentre il resto della banda prosegue per Kyoni. Questo è un borgo proprio carino con un porticciolo sul quale si affacciano tanti ristorantini colorati. Sul pontile c’era il responsabile del porto al quale Duilio ha chiesto dove poter recuperare un tubo d’acciaio per poter riparare la sua pompa di sentina: quest’uomo è partito in quarta e, armato di sega e martello, gli ha procurato e tagliato un tubo su misura! E non ha voluto neppure una birra!

Il gruppo si riunisce nel pomeriggio, verso le 4, subito fuori dalla baia di Kyoni, dove abbiamo pranzato al ristorante e fatto provvista d’acqua e viveri. Proseguiamo insieme per un tratto poi Antonello e Marco si fermano a Frikes per le provviste (loro infatti non le avevano ancora fatte). Ci si ritrova infine tutti insieme alle 20.30 nella baia di Afàles su una spiaggia un po’ franosa 8 km dopo Marmaka, spiaggia dove pensavamo di sostare per la notte ma che invece era risultata impraticabile per la presenza di un acquitrino puzzolente alle sue spalle. Dicevamo che ci siamo accampati in una spiaggia un po’ franosa: per tutta la sera durante la cena abbiamo sentito ogni tanto cadere ciottoli e terra... ma poi siamo andati a dormire confidando in una buona stella. I km percorsi oggi sono stati circa 40.


Il campo a Pera Pigadi

Tatiana	Antonello e Marco

Marzio

Gianni nel blu	Vathì

Vathì

I kayak di Gianni, Antonello e Marco nel porto di Vathì	Vathì

Francy e Duilio	Kyoni

Kyoni	Kyoni

Duilio e Betty

Nel porticciolo di Kyoni	La costa nei pressi della baia di Afales

Nella baia di Afales alla ricerca della spiaggia adatta (la migliore è l'ultima sul lato sinistro entrando nella baia)