27 Agosto: Salpiamo alle 10 verso la spiaggia del Relitto. Dopo poco il mare diventa agitato, via via sempre di più, con onde che raggiungono i 2 metri e raffiche di vento intorno ai 14 nodi. Sulla OC4 si viaggia proprio tranquilli, è una canoa tosta e affidabile perciò la ribattezziamo “Tatanka” che in lingua Sioux (o Apache?) significa “bisonte”! Il mare è un frullatore, ma ecco che finalmente giungiamo alla spiaggia del Relitto: Ohhh! Meraviglia: il mare turchese, di diverse gradazioni, la roccia bianca, il sole che splende, siamo accecati da tutti questi colori così chiari. E laggiù in fondo eccola: la bianca spiaggia con al centro il Relitto. Lo sbarco è piuttosto impegnativo perché la risacca sulla spiaggia è potente. Duilio è il primo e l’onda lo catapulta fuori dal kayak. Dopo un attimo eccolo pronto ad assistere tutti gli altri nello sbarco. L’OC4 è l’ultima. Tutto sembra ok, l’equipaggio della 4 è sceso ma ecco che, mentre stiamo per spingere la barca completamente in secca, arriva un’ondata violenta che ci strappa di mano la canoa e, spingendo la poppa da un lato, prende in pieno Gianni e Francesca che volano per aria. Fortunatamente niente di rotto, solo qualche brutto livido. Sono le 14 circa, e abbiamo percorso 19 km in totale.

Sulla spiaggia troviamo gli amici di Sottocosta: Tatiana, Mauro, Raffaele e Hanry. Qui tutto è bianco e isolato, sembriamo un gruppo di naufraghi. Ceniamo tutti insieme sotto questo grande relitto arrugginito e affascinante. Per domani si prevede una attenuazione del vento e del mare. Se così sarà faremo la traversata verso Cefalonia. Ma durante la notte il vento soffia forte e cerca di portarci via le tende: siamo costretti ad alzarci e a rinforzarle tutte. Speriamo bene per domani...

L'arrivo alla spiaggia del Relitto
Marco	Francy
Betty	Rossella e Betty
Valentino	Duilio
Gianni	Duilio si prepara
Marco
	I primi sono già sbarcati
L'arrivo di Antonello
Francy e Gianni	Francy
Il campo	Antonello ha preso il comando
Roberto
Roberto

28 Agosto: la partenza per oggi è fissata alle 9, un’ora prima del solito, visto che abbiamo un bel tratto da percorrere e una traversata da fare. Il mare è più tranquillo, rimane solo quella malefica onda che sbatte sulla spiaggia con violenza e qui, in questa cala racchiusa nell’alta scogliera, rimbomba come un tuono. Ci si imbarca: prima vanno gli amici di Sottocosta e Mauro chiude il suo gruppo lanciando prima il suo kayak e raggiungendolo poi a nuoto. Ora tocca a noi: per prima l’OC4. La spingiamo con forza in acqua, a bordo c’è solo Piero, subito dopo la spinta sale Betti al timone e infine, nuotando accanto alla canoa, montano Valentino e Rossella. E’ stata una scelta giusta, la canoa è entrata in acqua come un siluro, resa pesante da tutto il carico di acqua, viveri, tende che si porta appresso è riuscita a fendere il mare con forza e decisione: TATANKA! A chiudere si è imbarcato Gianni, lanciando la canoa in acqua e nuotandole appresso. Si parte: sono le 9.55. Raggiungiamo capo Skinari dal quale lasceremo Zante e cominceremo la traversata dopo 1 ora e 45 e percorrendo 12,200 km.. Sosta di 20 minuti e ripartiamo affrontando la traversata: 17, 800 km percorsi in 3 ore circa. Complessivamente i km fatti oggi sono stati 30 in 4 ore e 45 minuti, con mare fortunatamente tranquillo. Ci accampiamo sulla spiaggia affianco a quella delle tartarughe, poco prima di Skala. Mauro, Tatiana & c. decidono di proseguire. Per noi questa sera cena al ristorante “Kaliva” di Skala.

Raffaele	Piero
Lasciamo alle spalle la spiaggia del Relitto
Tatanka! L'OC4 con Valentino, Piero, Rossella e Betty
Verso capo Skinari	In sosta durante la traversata
Gianni	Antonello e Roberto
Marco e Roberto	Rossella e Betty
Roberto e Antonello	Roberto il Ciclope
La costa di Cefalonia si avvicina	Duilio e Francy
Roberto, il più fotografato	Roberto e Marco
Mauro
Tatanka!

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