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"EOLIE 2016"
Salina, Lipari, Vulcano, Stromboli
28 giugno - 4 luglio 2016

 

1° giorno - Viaggio in nave Napoli-Salina
E' bello lasciare l'auto al porto e partire sul traghetto con le sole canoe, perché subito comincia l'avventura... E infatti, appena scaricati i kayak al molo Annunziatella di Napoli, si avvicina una signora che sembra uscita da un film di Antonioni, ci descrive le isole come le ha trovate negli anni '70, la sua passione per quel mare e ci invita a passare la prossima notte sul terrazzo della sua casa a Salina, raggiungibile solo con piccole imbarcazioni come le nostre. Così il programma cambia per l'ennesima volta: partire in pochi ha i suoi vantaggi, siamo in cinque (Michela, Marzio, Marco, Stefano, Alessandro), più Sergio che incontreremo a Salina.
Passiamo la sera a riprogrammare il percorso e subito a nanna, sul ponte c'è posto per stendere i materassini e ci aspettano lunghe pagaiate.

 

  28 giugno  
Porto di Napoli partenza Quattro uomini in barca Sei del mattino il traghetto
arriva a Stromboli
   
  Sulla nave in partenza da Napoli  
     

2° giorno - Salina (19 km)
Scendiamo dalla nave a Santa Marina Salina e ci imbarchiamo proprio lì accanto, dopo aver fatto colazione e rifornimento per il pranzo. Il mare all'inizio è frizzante e pagaiamo con gusto, ma questo non ci impedisce di avvicinarci al bell'arco naturale (non percorribile con le canoe) e al porticciolo di Pollara (luogo di ripresa dell'ultimo film di Troisi, Il Postino). A Rinella ci avviciniamo alla casa indicata dalla signora del traghetto e subito ce ne innamoriamo; optiamo quindi per tornare indietro a Rinella, fare la spesa e cenare su una terrazza fatta apposta per la contemplazione del paesaggio al tramonto. Sergio prenderà il traghetto a Rinella per raggiungere la famiglia a Lipari.

 

  29 giugno  
Marco e Alessandro a Salina Imbarco a Salina Salina
Salina Salina Salina
Salina Salina Salina
Salina Salina Salina
     

3° giorno - Salina, Lipari lato ovest, imbarco per Stromboli (23 km)
Si riparte la mattina presto. La traversata Salina-Lipari, di 4 km, fila liscia come l'olio, cioè come il mare privo di onde che troviamo. All'isola di Lipari svoltiamo a destra per il lato ovest, assieme a Sergio che segnala la sua presenza con il suo utilissimo specchietto (si chiama eliografo?). La costa ovest di Lipari è senza dubbio il tratto di costa più bello che abbiamo percorso, ricco com'è di grotte e passaggi. Così, con calma, arriviamo in vista di Vulcano e, continuando la circumnavigazione dell'isola, arriviamo a Lipari (porto) dove ci aspetta l'unico traghetto per Stromboli. L'imbarco qui è un po' più scomodo (250-300 metri di distanza) e il carrellino ci fa comodo.

Arrivati alle 21,30 circa a Stromboli, c'è giusto il tempo per rifocillarci in trattoria e, nottetempo, montare le tende in spiaggia vicino al porto.

 

  30 giugno  
Salina Salina Salina - Lingua
Traversata Salina - Lipari Traversata Salina - Lipari Traversata Salina - Lipari
Traversata Salina - Lipari Traversata Salina - Lipari Traversata Salina - Lipari
Alessandro a Lipari Lipari Lipari
Lipari Lipari Lipari
Lipari Lipari Lipari
Lipari Lipari Lipari
Lipari Lipari Lipari
Lipari Sergio a Lipari Traghetto Lipari - Stromboli

4° giorno - Stromboli (28 km)
Smontata la tenda e infilato tutto in canoa, partiamo per la circumnavigazione di Stromboli in senso antiorario. Si fa tappa a Strombolicchio, un bellissimo scoglio a circa un chilometro e mezzo dall'isola principale, dove ormeggiamo sugli scogli, facciamo il bagno in un particolarissimo fondale (perché il fondale non c'è, la parete precipita dritta negli abissi) e saliamo ad ammirare il paesaggio dal faro.
Poi l'attesissima sciara, il pendio di lava rappresa che scende in mare dal cratere ancora attivo; occorre tenersi ad almeno 500 metri dalla costa, ma il mare è calmo e in queste condizioni il vulcano perde la sua connotazione minacciosa per esibirsi in tutta la sua maestosità.
La costa prosegue con un bel tratto frastagliato prima di arrivare a Ginostra, dove facciamo pausa per poi proseguire, tra gli spruzzi delle nostre prue che combattono le onde e il vento, a completare il giro fino a Stromboli. Sembra tutto qui, ma la sera si riparte al crepuscolo, ognuno attrezzato con la sua personalissama luce di via, perché le barche di turisti che vanno ad ammirare la sciara di notte sono numerose.
Si arriva e si attende finché... grida di meraviglia rompono un silenzio irreale quando il primo sbuffo di lava appare nel buio della sera: la luce, e il suono particolarissimo, nel buio che ritorna, dei massi che rotolano giù dal pendio fino al mare.
Forse perché nel buio gli altri sensi si risvegliano, ma le emozioni non sono finite qui: quando, ritornando al porto, passiamo davanti alla frazione di Piscità, sulla pelle un vento fresco, proveniente da terra, porta con sé il profumo dei fiori dell'isola, fantastico!
Torniamo in spiaggia che è quasi mezzanotte. La nave del giorno dopo parte alle sei e non vale la pena di montare le tende, stendiamo il materassino in spiaggia e... buonanotte.

 

  1 luglio  
Stromboli - La sciara Stromboli - La sciara Stromboli
Stromboli Stromboli Stromboli
Stromboli Stromboli Stromboli
Stromboli Stromboli Stromboli
Stromboli Stromboli Stromboli
Stromboli Stromboli Stromboli
Stromboli Stromboli Risveglio a Stromboli

5° giorno - Nave Stromboli - Vulcano
L'unica nave che ci riporta a Vulcano compie la spola tra le isole. Il viaggio dura quasi sette ore e ci porta a Ginostra, Panarea, Filicudi, Rinella (Salina), Lipari. Fotografiamo Filicudi (isola che non percorreremo in kayak) dalla nave e decidiamo che la giornata sarà dedicata alla doccia e al riposo. Sbarcati a Vulcano, alcuni di noi arrivano al campeggio Togo-Togo col carrellino (900 metri circa dal porto), mentre Michela e Marzio, insaziabili (e soprattutto privi di carrello), percorrono in canoa i 4,5 km di costa per raggiungerci. Ritrovati Sergio e famiglia (che partiranno il giorno seguente), passiamo una bella serata in pizzeria guardando la partita Italia-Germania.

6° giorno - Vulcano (27 km)
La giornata passa tranquilla pagaiando lungo il periplo dell'isola. Siamo in quatto, perché Stefano decide di rilassarsi visitando le pozze di fanghi caldi termali. Anche noi altri ci arriviamo alla fine del giro: divertente farsi i fanghi e poi lavarsi in mare, dove le "fumarole" solfuree creano zone di bolle ed acqua calda, una specie di idromassaggio naturale. Per chi vuole, la sera è dedicata alla scalata al cratere per ammirare il sole tramontare dietro i fumi sulferei e dietro Filicudi in lontananza.

 

  3 luglio  
Vulcano Vulcano Vulcano
Vulcano Vulcano Vulcano
Vulcano Vulcano Vulcano
   
  Vulcano  

7° giorno - Vulcano, Lipari lato est, Salina, imbarco per Napoli (27 km)
La mattina preso si riparte per l'ultimo giorno di pagaiate, tutti tranne Stefano che si è innamorato delle terme di Vulcano. Fatta la piccola traversata Vulcano-Lipari (800 metri circa), ne percorriamo il lato est, che risulta meno interessante di quello ovest ma che riserva due bellissime sorprese: anzitutto il paese di Lipari, antico borgo sotto forma di castello, greco fino all'arrivo dei Normanni cui risale il bel chiostro del XII secolo, poi la cava di pomice, le cui bianche e sofficissime sabbie rendono la costa simile ai caraibi. Michela e Marzio decidono che è meglio terminare qui il giro, mentre Marco e Alessandro proseguono fino a Rinella (Salina).

Ci ritroviamo tutti sulla stessa nave per Napoli, sulla quale si è imbarcato prima Stefano a Vulcano, poi Michela e Marzio a Lipari, quindi Marco e Alessandro a Salina.

  4 luglio  
     

8° giorno - rientro a Roma
Incrociamo le dita e ritroviamo entrambe le macchine (parcheggiate in strada a Napoli) intatte. L'immancabile colazione a Napoli e si rientra felici a casa.

Alessandro Casagrande

 

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