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GIRO DEL LAGO DI BRACCIANO
11 dicembre 2010
di Francesca Gastaldi
Giornata fredda decisamente invernale
di quelle che esci di casa la mattina e raschi il vetro della macchina dal ghiaccio
ma… ho talmente tanta voglia di pagaiare che il freddo è energia. Esco da un periodo
assurdo dal quale dovrei essere schiacciata e invece la passione per i miei sport
mi regala tanta di quella forza che mi trascina verso l’uscita del tunnel. Gli amici
sono uno stimolo continuo e senza più tanti piagnistei mi carico il kayak sulla
macchina e li raggiungo a Vigna di Valle per fare il giro del lago.
La giornata è solare e tira tramontana, entro nel mio kayak e la vita ricomincia
a sorridere. Il suo pozzetto è così familiare e la sua coperta così confortante
che già mi ripara dal freddo. Nulla di tutto quello che mi ha tormentato in questi
giorni conta più. Tutti i pensieri e i sentimenti buoni si raccolgono nella mia
testa e nel mio cuore, tutti gli altri si sciolgono nell’aria alla prima pagaiata.
L’acqua è uno specchio interrotto solo dall’avanzamento della prua che la taglia
dolcemente e dai rivoli concentrici che lascia l’inserimento della pagaia. Dietro
la scia si richiude oltre la poppa dove i cerchi concentrici delle pale si dileguano
dolcemente. Rimane il silenzio lasciato dalle nostre gioiose chiacchiere che avanzano
insieme a noi. La tramontana rende tutto nitido e pulito. Ho la sensazione che pulisca
anche la mia anima. Poche pagaiate e sono stranamente già calda quando raggiungiamo
Anguillara che si riflette nello specchio d’acqua azzurro intenso della tramontana.
I compagni pagaiano rigorosamente vicino, come una escursione di lungo raggio in
mare, e questo, dopo tanta sofferenza da distacco, mi fa sentire confortata. E’
incredibile quanto giovamento arrechi la forza del gruppo. Una sorta di cura senza
eguali. L’allegria delle chiacchiere mi riempie di gioia e mi fa comprendere l’importanza
di cose che troppo spesso do per scontate.
Facciamo un breve sosta nell’ansa che precede Trevignano. Un posto incantato dove di solito, soprattutto in questo periodo, si radunano la gran parte dei volatili che abitano il lago. Ci avviciniamo alle sponde in cerca di un posto agevole dove sbarcare e siamo avvolti da uno spettacolo da brivido. Migliaia di uccelli appollaiati sull’acqua, man mano che avanziamo, si levano dall’acqua e agitano le ali a mo' di pinne e mantenendo la quota a pelo d’acqua le sbattono velocemente creando una nuvola di schizzi e un sonoro sciacquettìo che riempie l’ansa. Ho visto tante volte questo spettacolo ma mai come oggi mi riempie l’anima di meraviglia e di bellezza. Restiamo in acqua ad osservare finché tutti i volatili non si sono allontanati e poi ci concediamo la pausa per uno snack. Riprendiamo a pagaiare per non perdere il calore acquistato con breve sosta al bar di Trevignano dove Andrea offre a tutti un gradito caffè. Due risate e di nuovo in acqua con la gioia di incontrare altri kayakisti e di costeggiare fedelmente la sponda del lago per non perdere nulla dei particolari che la arredano. Pagaio tra Carmine e Antonio che parlano napoletano. Mi faccio cullare dal suono dell’acqua e dalle loro chiacchierate e mi accorgo di quante cose ho la fortuna di godere nella mia vita. Arrivo a Vigna di Valle felice di me, orgogliosa di aver riguadagnato questa visione delle cose. La vita tutta intorno a noi è piena di amore da prendere e da dare e siamo solo noi che possiamo aprire i rubinetti per farlo scorrere intorno e dentro di noi.
Un abbraccio a tutti gli amici di pagaiata che hanno coronato questo giorno.
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