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RAPA NOA -
PASQUA IN CANOA
Isola di Ventotene 28
marzo - 1 aprile 2002
Le Canoe polinesiane sbarcano per la prima volta a Ventotene
Raduno pasquale a Ventotene per gli appassionati di canoa polinesiana del Gruppo Canoe Roma. Dopo una lunga e laboriosa preparazione un gruppo di 40 persone ha "invaso" l'incantevole isola dell'arcipelago pontino con ben tre canoe a quattro posti che non sono state un minuto ferme: giri delle isole di Ventotene e di Santo Stefano, gare per esperti e per principianti, giochi in acqua, fiaccolate notturne, pesce tutte le sere nel ristorante "Calanave" del nostro amico Roberto. Oltre ai più assidui pagaiatori del nostro gruppo erano presenti numerosi amici che hanno potuto provare per la prima volta la canoa polinesiana e che ne sono rimasti entusiasti. Grande anche la curiosità da parte degli abitanti dell'isola e del popolo dei "vacanzieri" pasquali di fronte a queste canoe così insolite alle nostre latitudini. |
L'isola di Ventotene, di origine vulcanica, é lunga 2.900 metri circa e larga 900 ed ha una superficie di 1,247 km2 ed un perimetro di circa 7 km, è tufacea e con coste ripide. Si trova a circa 50 km dalla costa laziale ed è situata a metà strada tra le isole di Ponza e di Ischia, da ciascuna delle quali dista circa 40 km. Il canale tra Ventotene e Santo Stefano misura circa 1.600 metri. Le due isole, costituiscono "l'area Naturale Marina Protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano" istituita dal Ministero dell'Ambiente il 12 dicembre del 1997.
Ma non sono soltanto gli aspetti ambientali e naturalistici a rendere interessanti questi luoghi: abitate fin dall'epoca romana le due isole conservano i segni di una storia millenaria: il porto romano scavato nel tufo, la peschiera, gli imponenti resti archeologici di villa Giulia, e le cisterne di villa Stefania testimoniano l'importanza che già dai tempi antichi aveva l'isola di Ventotene. L'antico borgo marino, la chiesa di S. Candida, il Forte Torre ed il maestoso carcere sull'isolotto di Santo Stefano - chiuso nel 1965 ma che ospitò fino a 900 detenuti e in cui furono rinchiusi tra gli altri durante il fascismo Sandro Pertini, Umberto Terracini, Mauro Scoccimarro - sono i più importanti monumenti borbonici di Ventotene.
Ma veniamo al diario delle nostre cinque giornate sull'isola:
Giovedì 28 marzo partiamo in sei da Roma - Antonio, Maurizio, Eugenio, Gianni, Marco e Valentino - per andare ad imbarcarci a Formia con il traghetto delle 9:15 portando con noi le nostre due OC4: la traversata dura due ore e a bordo incontriamo Adriana, Daniele e Marco. Non appena sbarcati montiamo di corsa le canoe e partiamo per il primo giro dell'isola. La giornata, anche se ventosa, è splendida e la voglia di pagaiare è tanta. Completato il giro approdiamo a Calanave, che sarà la base della nostra vacanza sull'isola. Ad attenderci ci sono Roberto, Toni e Pietro, i nostri punti di riferimento a Ventotene. Ci sistemiamo negli appartamenti preparati per noi da SCUBATOUR e affrontiamo famelici la prima cena al ristorante "Calanave" che ci ospiterà anche nei giorni successivi. Dopocena da vitelloni sotto le stelle di Ventotene.
Venerdì 29 alle 11.30 arrivano con il traghetto Meri, Chicca, Alessandro e Nanà con la terza OC4 - prestataci per l'occasione dal Circolo ALFA di Martignano - e con due kayak. Ovviamente anche loro non vedono l'ora di mettere le pagaie in acqua quindi si parte subito per il giro di Ventotene e di Santo Stefano.
Torniamo appena in tempo per accogliere al porto il resto del gruppo all'arrivo dell'aliscafo: Dario, Andrea, Licia, Tommaso, Stefania, Valerio, Sandra, Roberto, Francesco, Nino, Marina, Giulio, Flavia, Pietro, Rossella, Paola, Livia, Cecilia, Matilde, Lucia, Giorgia, Betty, Piero, Franco, Antonello, Sergio, Simonetta. Mentre tutti si sistemano negli appartamenti ci sono anche quattro irriducibili che, senza neanche passare da casa, partono per un giro dell'isola mentre il sole tramonta. Appuntamento per tutti da Roberto a "Calanave" per la cena.
Sabato 30 tutti in spiaggia. La prima parte della mattinata è dedicata ai neofiti della polinesiana: giretti e prove in acqua per mettere tutti in grado di partecipare al gioco che è stato organizzato per la giornata. Vengono quindi formati otto equipaggi che si sfideranno nel "RAPA NUI COC": due squadre alla volta si scontreranno a eliminazione diretta. Ogni canoa dovrà percorrere per due volte un anello di circa 500 metri recuperando ad ogni giro un pallone lanciato da due poveri disgraziati che sono stati esiliati su uno scoglio al largo. Gianni - tornato da pochi giorni da Bora Bora dove ha partecipato ai Campionati Mondiali - non può pagaiare per un infortunio e perciò si cala nei panni di giudice - arbitro. Si inizia dicendo che "tanto è un gioco" e che "l'importante è partecipare" ma poi se ne vedono di tutti i colori: sorpassi mozzafiato sfiorando gli scogli, un ribaltamento, bagni fuori programma, addirittura una pagaia con il manico spezzato.
Dopo una pausa per il pranzo si svolgono le semifinali e le finali: al primo
posto l'equipaggio formato da Pietro, Daniele, Rossella e Maurizio seguito a
distanza brevissima da Dario, Andrea, Piero e Francesco.
Dopo le gare c'è ancora il tempo per consentire a tutti quelli che non l'hanno
già fatto di fare il giro dell'isola: partono tre canoe che in circa un'ora,
nonostante il forte vento di Tramontana che si è rinforzato nel frattempo,
portano a termine la missione.
Prima di andare a cena compaiono sulle tre canoe le fiaccole: magico giro sotto le stelle fino al porto romano in un'atmosfera veramente suggestiva che ha lasciato una forte emozione non solo in chi si trovava in canoa ma anche nei turisti e negli abitanti di Ventotene, incuriositi da queste imbarcazioni così insolite da queste parti.
Dopo l'ottima cena qualcuno in spiaggia con la chitarra suonata da Nanà, altri in discoteca. La voglia di dormire scarseggia, nonostante la giornata non sia stata delle più riposanti.
Domenica 31 di nuovo sulla spiaggia di Calanave, questa volta per le gare su distanze più lunghe.
I primi a scendere in acqua sono gli equipaggi maschili che si sfidano sulla distanza di 4000 metri. A seguire la gara delle donne su un anello di circa 1500 metri e infine - sulla stessa distanza - quella maschile aperta anche ai meno esperti.
Pomeriggio di relax in spiaggia e di giretti vari per tutti (tra le mete più frequentate l'isola di Santo Stefano).
Lunedì 1 aprile è purtroppo il giorno del rientro. Dopo un appuntamento antelucano di alcuni gruppetti che non vogliono rinunciare a un ultimo giro - con sbarco e visita all'isola di Santo Stefano e al carcere borbonico - ci troviamo tutti in spiaggia per smontare le canoe e trasportarle all'imbarco del traghetto che alle 15:00 - dopo l'ultimo pranzo e i saluti ai nostri amici Roberto, Toni e Pietro - ci riporterà a Formia.
I nostri punti
d'appoggio sull'isola:
Ristorante CALANAVE - tel. 0771 85167 / 0771 85035
Club Ventotene - SCUBATOUR - via Roma, 9 - 04020 Isola di Ventotene (LT) - tel.
0771 85085 / fax 0771 85068 - Affitto abitazioni
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Informazioni
utili per chi va a Ventotene:
Il sito più completo sulle isole di Ventotene e Santo Stefano: ventotene.it
Traghetti e aliscafi:
Caremar
società di navigazione e
Vetor Aliscafi