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"XXXVI VOGALONGA DI VENEZIA"
23 maggio
2010
“La Vogalonga è un atto d'amore per Venezia e l’acqua che la circonda, per la sua laguna e le sue isole, per la voga e le sue barche e mantiene nel tempo il fine per cui è nata: diffondere la conoscenza e il consapevole rispetto della natura e della cultura della città di Venezia”
Finalmente il giorno della partenza è arrivato.. sono le 3.30 del mattino del 22 Maggio 2010 e siamo pronti con le pagaie, i borsoni sempre troppo pieni, la tenda.. e tanto entusiasmo! Carichiamo tutto in auto e via verso Venezia. Per ora siamo solo io, Barbara, e Giulio.. a Venezia incontreremo un altro piccolissimo gruppo di amici che insieme a noi ha deciso di affrontare, chi per la prima volta, come me, chi per l’ennesima come Giulio e Nino, questa bellissima esperienza. Alle 9.00 siamo a Mestre. Siamo in fermento perché non abbiamo la canoa con noi e dobbiamo recuperarla presso l’associazione Arcobaleno di Campalto, dove dovremmo trovare il “mitico” Tito… attimi di brivido Tito non risponde!! Fiduciosi andiamo intanto al campeggio Venezia poco distante molto carino ed accogliente... e qui incontriamo Nino e Marina arrivati ovviamente in camper da Roma. E il numero dei canoisti del Gruppo Canoe Roma arriva a 3!! In fretta montiamo la tenda e corriamo a recuperare la canoa da Tito, uscendo salutiamo Fabrizio e Rossella appena arrivati e finalmente la delegazione del Gruppo Canoe Roma è al completo .. pochi, per questa volta, ma buoni!!
L’associazione Arcobaleno si trova poco distante dal campeggio. Hanno un paio di capannoni un po’ arrangiati purtroppo reduci da un incendio, ma ben attrezzati con tante canoe e tanta attrezzatura per chi vuole avvicinarsi a questo affascinante mondo. Con tanta passione organizzano corsi e tante attività con neofiti, bambini e gruppi scout, dall’Italia ma anche dall’estero. Qui ci accoglie Popi, genero di Tito, che ci affida una splendida doppia... e ora in acqua!!!!
Siamo alla vigilia della Vogalonga e decidiamo di visitare Venezia da una angolazione un po’ insolita per me... dall’acqua a bordo della nostra doppia. L’imbarco è obbligato dobbiamo imbarcarci dal Tronchetto solo dopo le 14.00… la discesa in acqua mi riserva una sorpresa... puro terrore, sto quasi cedendo alla voglia di lasciar perdere, traghetti e i motoscafi non erano proprio previsti!! Dopo l’inizio un po’ agitato, i 10 km di pagaiata in mezzo ai canali di Venezia sono stati splendidi, si scorgevano già i preparativi per il giorno dopo. Dopo il giro ci siamo incontrati al ponte di Rialto con Nino e Marina per una buona cena dal “Vecio bragosso”... ottimo pesce e buon vino!
23 Maggio - Dopo la notte in tenda alle 6.00 di mattina siamo già tutti in piedi in fermento... Fabrizio e Rossella partono per primi... noi e Nino un po’ più tardi dritti verso il Tronchetto. Sul pontile fremono i preparativi, tante barche sono già in acqua, tante squadre, molte francesi e tedesche stanno calando le enormi barche da canottaggio e dragonboat in acqua! Ed ecco arriva il nostro turno, raggiungiamo rapidamente attraverso un canale scorciatoia il bacino di San Marco… che dire non ho parole... non so più da che parte guardare, il tempo è splendido il cielo è blu e c’è un bel sole... sono le 8.30 e il bacino di San Marco è pieno di barche di tutti i tipi; da canottaggio, dragonboat, kayak, barche alla veneziana. Lo spettacolo è favoloso, mille colori, mille divise, barche che vengono da tutto il mondo, le veneziane addobbate con fiori e nastri... è uno spettacolo unico e il cuore di chi come me lo vede per la prima volta impazzisce. Al suono del cannone... pronti e via... si pagaia ! In mezzo a quei barconi ho un po’ di timore ma tanta voglia di affrontare il lungo percorso (30 km) ed arrivare al traguardo! Alla prima strettoia (ci sono 4 punti critici dove il percorso stringe e le barche si ammassano) purtroppo Nino viene travolto da dietro da un barcone, e si rovescia... ma nonostante la disavventura riesce a recuperare tutto, rimontare in barca e con una grande grinta arriverà in fondo al percorso recuperando pagaiata dopo pagaiata tutti.. bravo Nino!!!
E poi che dire pagaiata dopo pagaiata arriviamo alla coloratissima Burano, poi dopo una traversata che sembra non finire mai a Murano, ed infine l’ingresso a Cannareggio tra una folla di persone in festa, musica e colori... e da li sotto ponte di Rialto e all’arrivo quasi di fronte San Marco (30 km)!
Che dire... c’è un unico pensiero “esperienza unica, emozioni indimenticabili, città bellissima, tanta fatica ma tanta voglia di fare il bis”!
Barbara Picconi