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PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA
Pagaiando tra il dolce e il salato
20 e 21 settembre 2004
Per salutare l'estate nel suo ultimo fine settimana abbiamo
scelto una destinazione sperimentata ma che non perde mai il suo fascino: il
Parco Regionale della Maremma, in provincia di Grosseto.
L'appuntamento è sull'autostrada Roma - Civitavecchia, dove ci incontriamo alle
8:30 per proseguire tutti insieme. Siamo in tredici: Francesco, Lamberto,
Lorenzo, Luca, Luigi, Marco, Marzio, Maurizio, Michela, Paola, Rossella, Stefano
e Valentino. Giunti ad Alberese, nel cuore del Parco, dopo una sosta al bar per
un caffè raggiungiamo il punto di imbarco, in località "La Barca" sul fiume
Ombrone: la particolarità di questa uscita infatti è che ci imbarcheremo in
acqua dolce percorrendo il fiume Ombrone fino alla foce per poi navigare in
acqua salata lungo la costa del Parco e oltre fino ad Albinia, dove entreremo di
nuovo in acqua dolce nel fiume Albegna, dove sbarcheremo.
L'imbarco avviene dal moletto della Cooperativa "Silva", che gestisce un servizio di gite guidate in canoa sull'Ombrone, utilizzando delle originali "Canadesi accoppiate", e che ci ha gentilmente autorizzati ad usare il proprio spazio. Prima di imbarcarci però dobbiamo portare le auto ad Albinia, dove sbarcheremo l'indomani, e tornare indietro con solo due auto che recupereremo alla fine di tutto: Albinia è distante una ventina di chilometri e l'operazione richiede circa 45 minuti. Vista l'ora (si sono fatte le 12:45) decidiamo di fare uno spuntino prima di imbarcarci.
Alle 13:15 siamo finalmente tutti in acqua pagaiando lungo l'Ombrone: la corrente è pressoché inesistente, tanto che qualcuno ritiene che il mare sia nella direzione opposta... meno male che c'è chi ha studiato le cartine! Percorriamo, nel silenzio più assoluto, i 9 Km che ci portano fino alla foce avvistando uccelli di ogni tipo, compresi due maestosi Aironi che ci seguono per tutto il percorso. Ogni tanto qualche pescione saluta il nostro passaggio saltando a mo' di delfino. Alle 14:45 siamo alla foce: il mare è appena mosso ma l'unica "difficoltà" è rappresentata dalle lenze dei numerosi pescatori che ci obbligano a passare alla larga.
Entrati in mare costeggiamo in direzione SudEst e superiamo Marina di Alberese puntando verso lo sperone roccioso sormontato dalla Torre di Collelungo. L'onda, che proviene dalla nostra destra, è lunga e divertente; qualcuno decide di divertirsi ancora di più andando a giocare nei frangenti vicino alla riva con grande sfoggio di eskimi (e con un bagnetto, ma questo non lo diciamo...). Superate Cala Francese e Cala Rossa, dove termina la lunga spiaggia che inizia alla foce dell'Ombrone, dopo un breve tratto roccioso eccoci a Cala di Forno, dove sbarchiamo alle 16:25 (8 Km dalla foce - 17,5 Km in tutto). Cala di Forno è bella e accogliente, con una sabbia impalpabile che si infila dappertutto. Il pomeriggio passa chiacchierando tra un bagno e l'altro; unico imprevisto negativo l'assalto dei tafani che numerosi si accaniscono sui poveri canoisti mostrando una preferenza particolare per Lamberto. Ceniamo alla luce delle lampade frontali sotto il cielo stellato.
La domenica mattina ci godiamo la solitudine di Cala di Forno, una coppia di caprioli incuriositi dalla nostra presenza, le loro orme sulla battigia, due grandi rapaci (forse poiane?) che volteggiano a bassa quota, un cinghiale che grufola nella macchia alle nostre spallle e... i maledetti tafani. Lamberto, Lorenzo e Marco scalpitano e alle 9:00 sono già nei kayak: fanno un giretto e poi tornano indietro per unirsi agli altri che si imbarcano alle 9:55. Percorriamo la costa rocciosa in direzione di Talamone soffermandoci in ogni anfratto e in particolare in un bel giardino di rocce nei pressi di Punta del Gabbiano: ogni scoglio è presidiato dalla sua famigliola di cormorani. Poco dopo sbarchiamo per una breve sosta alla spiaggia delle Cannelle (5 Km). Proseguiamo superando Torre Cannelle fino a Capo d'Uomo (9 Km) e al faro di Talamone (10,5 Km). Superato il porticciolo di Talamone, costeggiamo da lontano la spiaggia di Fonteblanda e sbarchiamo sulla piccola spiaggia di Bengodi per la sosta pranzo (ore 13:15 - 12,5 Km). Alle 14:45 ci imbarchiamo per l'ultimo tratto e, superato il promontorio di Talamonaccio percorriamo la lunga (e un po' monotona) spiaggia che arriva fino ad Albinia: da lontano non si riesce a individuare la nostra destinazione. Fortunatamente, all'improvviso, ecco la foce dell'Albegna: entriamo nel fiume e sbarchiamo in località Torre Saline alle 16:15 (8,5 Km da Talamone - 21 Km da Cala di Forno.
Non ci resta che caricare tutto sulle auto, dopo aver recuperato le due lasciate all'imbarco sull'Ombrone. Ci attende il viaggio di ritorno.