Il Ponte dei Santi Pietro e Paolo è un'occasione troppo ghiotta per stare a casa: pagaia in spalla e si va a Talamone. Fabrizio e Rossella, Giovanni Pes, Marzio, Paoletta, Giuseppe e Roberta, Francy e Luigi "capriola" si ritrovano presso il campeggio situato sulla spiaggiona di Talamone, molto amata da chi pratica kite-surf per la posizione benedetta dal vento quasi perenne. Il campeggio è ben fornito di servizi e piscine, ed ha una posizione strategica sulla baia - meriterebbe una sosta più lunga.

La prima giornata si dedica al Parco dell'Uccellina: un tratto in bus poi qualche chilometro a piedi nel "tombolo" e si arriva su una spiaggia enorme e poco frequentata. La sabbiaè chiara e sottile, l'acqua limpida e con una secca che sembra non finire mai. Una giornata di ozio al sole, che meraviglia. In serata passeggiatina a Talamone e cena alla sagra del cinghiale - meno male che il camper di Luigi è pieno di liquore al mirto!

Il secondo giorno è ideale per una bella pagaiata verso Cala Forno. Con un goffo "imbarco svizzero marino" ci caliamo in acqua da una scogliera e partiamo. Lungo il percorso ci imbattiamo in un folto gruppo di pagaiatori, dotati dei più svariati mezzi di navigazione: canoe marine, plasticoni, SUP, fluviali, sit-on top, canoe a pedali e persino una canoa da discesa. Pausa pranzo sulla spiaggia dove troneggia un enorme tronco: vederlo e pensare di replicare la foto "storica" è un tutt'uno. Et voilà ecco i due scatti con attacco a destra e attacco a sinistra. A malincuore ci rimbarchiamo per avviarci al ritorno - questa volta c'è vento contrario e si fatica un po'.

Sulla via del ritorno a Roma il gruppo si sfalda e ciascuno cena dove vuole - a noi tocca un agriturismo nei pressi di Tarquinia - altro posto in cui tornare.

Roberta Bussadori