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Sardegna
2002
Due settimane di gare e turismo tra Villasimius,
Cagliari e il Golfo di Orosei
29 giugno - 15 luglio
L'anno passato, al ritorno da Cagliari dove eravamo andati per partecipare all'Outrigger Contest organizzato dal Team Kayak Sardegna, ci eravamo ripromessi di tornare nello splendido mare dell'isola per un periodo più lungo. L'edizione 2002 della gara ci ha offerto l'occasione per mantenere fede all'impegno. Eccoci così in Sardegna per 16 giorni con le nostre due polinesiane a quattro posti. Il programma è veramente avvincente: alcuni giorni a Villasimius, le gare a Cagliari, una settimana a Cala Gonone sulla costa orientale. L'adesione da parte dei componenti del team è massiccia: qualcuno si fermerà in Sardegna per tutto il periodo, altri ci raggiungeranno in un "carosello" di arrivi e partenze, altri ancora purtroppo - per problemi vari - non saranno dei nostri e ci mancheranno molto.
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Sabato 29 - Ci imbarchiamo a Civitavecchia - Valentino, Gianni, Antonio, Marco e Antonello - con due auto e le canoe.
Domenica 30 - Arrivo a Cagliari alle 8:30 e trasferimento a Villasimius, sulla costa sud - orientale della Sardegna a circa 45 km dal capoluogo. Montiamo le tende nel Camping "Spiaggia del riso" dove, via Genova - Olbia, ci raggiungono Rossella e Lorenzo. Il richiamo del mare è forte: isolotti, promontori, scogliere di granito ci invitano a pagaiare. Nonostante la stanchezza del viaggio e del montaggio del campo montiamo anche le canoe e usciamo nel tardo pomeriggio per un giro di assaggio. Gli equipaggi sono incompleti ma va bene lo stesso: Valentino, Rossella e Marco su una canoa, Antonio, Antonello, il piccolo Lorenzo (9 anni) e Gianni sull'altra. Arriviamo fino a Capo Carbonara e traversiamo fino all'Isola dei Cavoli dominata dall'imponente faro: decidiamo che questa sarà la meta per l'indomani. Il ritorno è piuttosto duro a causa del vento che ha rinforzato. In tutto abbiamo percorso circa 11 km., come assaggio non è male. A cena festeggiamo Lorenzo e la sua prima uscita in polinesiana: ha pagaiato per tutto il tragitto e si merita la maglietta del Gruppo Canoe Roma con la quale, orgogliosissimo, va a dormire.
Lunedì 1 - Con gli stessi equipaggi del giorno precedente andiamo all'Isola dei Cavoli dove sbarchiamo. Pranziamo ai piedi del faro riparandoci dal Grecale che soffia a 35 nodi e che ci darà filo da torcere al rientro. L'isola - che fa parte dell'Area marina protetta di Capo Carbonara - è incantevole, disabitata, ricca di vegetazione: un sentiero appena percettibile tra le macchie di Ginepro, di Mirto, di Lentisco e di Corbezzolo ci permette di visitarla tutta, accompagnati dal volo di centinaia di gabbiani e di cormorani, tra il vento incessante e gli spruzzi delle onde sulle rocce di granito dalle forme più strane. Cala di Cipro, dalla parte opposta dell'isola, ci offre un riparo per un bagno in un'acqua di una trasparenza assoluta.
Martedì 2 - Il gruppo si ingrossa: arrivano Licia, Maurizio, Tommaso e Damiano. La meta di oggi è la spiaggia di Simius - 17 km. tra andata e ritorno - dove ci godiamo qualche bella surfata sotto lo sguardo incuriosito dei bagnanti: una signora, leggendo sulle canoe la scritta "Gruppo Canoe Roma", ci chiede preoccupata se siamo arrivati da Roma pagaiando. Al ritorno, nel canale tra Capo Carbonara e l'Isola dei Cavoli, onde contrarie di circa tre metri ci regalano qualche bella emozione.
Mercoledì 3 - Un gruppo va in auto a Punta Molentis, una bella penisola di fronte all'Isola di Serpentara. Valentino, Antonello, Licia e Maurizio li raggiungono in canoa (10 km.). Da Punta Molentis Antonio, Marco, Antonello e Gianni partono per il periplo di Serpentara (11 km.). Al ritorno si imbarcano Valentino, Marco, Rossella e Maurizio.
Giovedì 4 - Arrivano Betty e Piero. Qualcuno fa un giretto verso Capo Boi, Antonio e Maurizio escono con l'equipaggio "Junior": Tommaso (8 anni), Damiano (8) e Lorenzo (9). La sera si smontano le canoe e si caricano sulle auto: domani iniziano le gare a Cagliari.
Venerdì 5 - Alzataccia e trasferimento a Cagliari. Arrivano da Roma Mariagrazia ed Emilio per completare la nostra squadra che si presenta alle gare con dodici atleti. A Marina Piccola ci aspettano gli amici del Team Kayak Sardegna: Giorgio Carboni, Maria Luisa, Andrea, Alessandro, Claudia e tutti gli altri ci accolgono con il calore che già conosciamo. L'organizzazione è impeccabile, il campo di gara affascinante: la gara sulla lunga distanza si svolge su un percorso di circa 10 Km. che passa davanti alla Sella del Diavolo, entra a Cala Fighera e a Cala Mosca raggiunge Capo Sant'Elia per tornare indietro dopo aver usato come boa naturale lo Scoglio Sant'Elia.
Su questa distanza sono previste gare per le categorie Maschile e Misto: in entrambe le prove il Gruppo Canoe Roma schiera due equipaggi. Nel maschile la squadra "A" del GCR bissa il successo dell'edizione 2001, al secondo posto si piazza il Team Kayak Sardegna e al terzo la squadra "B" del GCR. Stesso ordine d'arrivo nel misto.
Dopo le gare c'è tempo per un po' di riposo sulla spiaggia del Poetto, dopodiché ci vediamo al ristorante per l'ottima cena offerta dagli amici di Cagliari. A notte fonda rientriamo a Villasimius.
visualizza i risultati della prima giornata di gare
Sabato 6 - Raggiungiamo nuovamente Cagliari per le gare sulla distanza dei 2500 metri. Questa volta il campo di regata è interamente davanti alla affollata spiaggia del Poetto. Le categorie previste sono Maschile, Femminile e Misto e anche oggi il GCR fa il pieno: tre primi posti che aggiunti ai due della giornata precedente fanno cinque vittorie su cinque gare! Dopo le competizioni e le relative premiazioni ci troviamo di nuovo tutti a cena, siamo veramente stanchi morti ma la voglia di stare insieme è tanta. Scherzi, battute, scambi di opinioni sullo sport che tutti amiamo valgono forse di più delle pur avvincenti sfide sulle onde: salutiamo i nostri amici sardi con molta invidia per il mare che hanno a disposizione promettendo di tornare ogni volta che organizzeranno qualche manifestazione e ci diamo appuntamento per settembre sul lago di Martignano.
visualizza i risultati della seconda giornata di gare
Domenica 7 - Siamo ancora a Villasimius, passiamo la giornata sulla spiaggia del campeggio. Emilio, Mariagrazia, Marco, Betty e Piero tornano a Roma.
Lunedì 8 - Partono anche Maurizio, Antonello, Licia e Damiano portando via una delle due canoe. Il resto del gruppo si sposta più a nord: tre ore di viaggio sulla statale 125 in un saliscendi di panorami mozzafiato ci portano a Cala Gonone, nel Golfo di Orosei, un tratto di mare che Gianni conosce molto bene. Arriviamo al tramonto al Camping "Cala Gonone". Rapido montaggio delle tende e meritata cena al ristorante "Tre ruote". Siamo rimasti in sei: Gianni, Antonio, Valentino, Rossella e i piccoli Tommaso e Lorenzo.
Martedì 9 - Da oggi la nostra OC4 si trasforma in una insolita OC4+2: i bambini prenderanno posto uno dietro il capovoga e l'altro davanti al timoniere e si dimostreranno molto pazienti, nonostante qualche pagaiata sulla zucca. L'occasione è ottima per testare le potenzialità turistiche della nostra quattro posti. I gavoni sono pieni delle provviste per il pranzo, di maschere e boccagli, di asciugamani e vestiti di ricambio. Sulle traverse leghiamo due rulli di alaggio, indispensabili per gli approdi sulle spiagge. A prua sventola per l'occasione la bandiera con i "Quattro Mori", simbolo della Sardegna: sembra un vascello fantastico come quelli che disegnano i bambini. Il peso in più costituito dai due piccoli passeggeri rende la canoa più pesante ma non meno veloce e stabile. L'esame è superato, si può andare in sicurezza considerando anche che il mare è veramente una tavola blu. E allora via verso Cala Luna, a sud di Cala Gonone (14 km tra andata e ritorno), lungo una costa calcarea stupenda alta in alcuni tratti più di cento metri, traforata da centinaia di grotte e lungo la quale si aprono, di tanto in tanto, inaspettate calette. Cala Luna è invece una lunga e profonda spiaggia contornata da alte pareti frequentate dagli appassionati dell'arrampicata, accessibile via terra solo a piedi dopo un lungo percorso. La raggiungiamo in un paio d'ore dopo un'innumerevole serie di bagni in un'acqua dalle mille tonalità di blu.
Mercoledì 10 - La meta prescelta è Cala Sisine, 12 km. a sud di Cala Gonone, quindi tra andata e ritorno sono 24 km. I primi 7 km. li abbiamo già percorsi il giorno precedente perciò fino a Cala Luna filiamo alla grande: qui facciamo il primo bagno. Ma i 5 km. successivi sono interrotti da continue soste per entrare nelle grotte, per tuffarci nelle calette, per fotografare il nuovo tratto di costa. Cala Sisine ci appare all'improvviso: una spiaggia ampia e profonda con alle spalle una foresta di oleandri fioriti. Anche qui si arriva solo via mare o con un lungo trekking. Pranziamo in spiaggia, sonnecchiamo al sole, sguazziamo nell'acqua trasparente.
Giovedì 11 - La mattinata è dedicata a un giro a Dorgali. Nel pomeriggio visitiamo la Grotta del Bue Marino e poi ce ne andiamo in spiaggia a Cala Fuili.
Venerdì 12 - "L'impresa" - Il persistere delle condizioni meteo favorevoli e soprattutto la consapevolezza delle capacità dell'equipaggio e della canoa acquisita nelle uscite dei giorni precedenti ci fa decidere di tentare il più ambizioso degli obiettivi: raggiungere Goloritzé, 23 km. a sud di Cala Gonone. Gianni è capovoga, Antonio al timone. Partiamo con decisione e facciamo la prima sosta dopo 12 km. davanti a Cala Sisine: l'equipaggio risponde bene. Proseguiamo costeggiando e dopo 4 km. eccoci a Cala Birìola. Dopo altri 4 km. la meritata sosta per il pranzo in uno degli angoli più belli del Mediterraneo: Cala Mariolu con la sua spiaggia di sassolini che sembrano confetti e la sua acqua di un blu intenso è raggiungibile solo dal mare. Gianni, il nostro capitano, non solo è un grande conoscitore del mare ma è anche un perfetto preparatore di panini: i suoi "Tulku" ai sei sapori sono il premio per il percorso fatto finora.
Dopo pranzo ci attende l'ultima tappa della nostra impresa: ancora 3 km., passando davanti alla lunga e stretta Spiaggia dei Gabbiani, e siamo di fronte all'imponente guglia di Goloritzé. Anche questa cala è di una bellezza travolgente, chiusa a sud da un bellissimo arco di roccia. Sbarchiamo per il bagno e le foto di rito. Purtroppo è un po' tardi e non possiamo fermarci quanto vorremmo e quanto la bellezza del posto meriterebbe: siamo solo a metà del percorso e la via del ritorno è lunga. La percorriamo effettuando due soste in due ore e mezzo. All'arrivo a Cala Gonone la stanchezza è tanta ma non quanto la gioia per l'impresa compiuta: 46 km., la più grande distanza mai percorsa in Europa da una canoa polinesiana a quattro posti in una sola giornata e senza cambi nell'equipaggio. Ci festeggiamo con una meritata e abbondantissima ottima cena sarda al ristorante del campeggio "Cala Gonone".
Sabato 12 - Fortunatamente il maltempo è arrivato solo oggi. Visitiamo il "Nuraghe Mannu" e gironzoliamo in auto sotto la pioggia senza mettere piede in canoa.
Domenica
14 - Il tempo è
ancora brutto ma nel pomeriggio usciamo lo stesso. Sotto una pioggerella fitta
raggiungiamo la spiaggia di Cartoe, 6 km. a nord di Cala Gonone passando davanti
alle enormi grotte dei Colombi e di Biddiriscottai.
Alle 19:00 dal porto di Cala Gonone parte la Processione di barche della festa
della Madonna del Mare: partecipiamo - unica imbarcazione a remi - tra lo
stupore generale con ghirlande hawaiiane preparate per l'occasione. La sera
fuochi d'artificio sul mare.
Lunedì 15 - Purtroppo la nostra avventura in Sardegna finisce qui. Smontiamo tende e canoa sotto una fastidiosa pioggia intermittente e salutiamo Rossella e Lorenzo che, beati loro, restano nell'isola ancora un po' di giorni. Gianni, Valentino, Antonio e Tommaso si imbarcano a Golfo Aranci quindici minuti prima della partenza del traghetto rischiando di perderlo.
E' stata un'esperienza piena ed entusiasmante, ricca di risultati agonistici, che ha dato a molti di noi la possibilità di migliorare non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto da quello organizzativo. Quindici giorni di vita in comune, condividendo la passione per il mare e per la canoa ed emozioni significative ed importanti. Un'esperienza che sicuramente ripeteremo e che speriamo di condividere con chi questa volta non ha potuto partecipare.
Foto (1) - Villasimius e dintorni
Foto (2) - Cagliari - Gare 10 km.
Foto (3) - Cagliari - Gare 2500 m.