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LAGO DEL SALTO
23 aprile 2005

 

 

Per il lungo fine settimana dal 23 al 25 aprile il nostro "Canoario" prevedeva tre giorni di campeggio nautico a Ponza e Palmarola ma le previsioni meteo avverse (vento a 20 nodi e mare forza 5) ci hanno costretti a ripiegare su una uscita in acque più tranquille e la scelta è caduta sul Lago del Salto, bacino artificiale in provincia di Rieti alla quota di circa 550 m. s.l.m. dove peraltro non eravamo mai andati con le polinesiane. Il meteo dice che la giornata più favorevole sarà quella di sabato 23.

La partenza avviene a "macchia di leopardo": sul Raccordo Anulare si incontrano Antonello, Chicca, Betty e Marco - provenienti da Ostia con una OC4 e 1/2 - con Valentino e Rossella che arrivano da Ladispoli con l'altra mezza canoa; lungo la Salaria recuperiamo Francy, mentre con Danilo e Stefano l'appuntamento è direttamente al lago.

A mezzogiorno siamo tutti a Borgo San Pietro a montare le canoe su un prato in riva al lago e alle 14:00 ci imbarchiamo. L'equipaggio di Tulku è composto da Marco, Francy, Chicca e Betty, quello di TiriTiriDillì da Rossella, Valentino, Stefano e Antonello; Danilo è in kayak.
Il lago del Salto, lungo circa 10 km e largo mediamente 1 km è il più grande bacino artificiale del Lazio e presenta delle coste molto frastagliate in cui si aprono profonde insenature, alcune delle quali simili a fiordi; le pendici sono ricoperte di boschi di querce e castagni. A giudicare dalla presenza dei numerosi e attrezzatissimi pescatori le sue acque devono essere ricche di pesci.

C'è molto vento ma c'è anche il sole e si pagaia piacevolmente in direzione sud esplorando le profonde insenature: all'orizzonte cime imbiancate, probabilmente il massiccio del Velino. All'altezza dell'abitato di Fiumata - dove il lago è attraversato da un ponte - entriamo in un fiordo profondissimo dove sbarchiamo per mangiare un panino sul prato. Alle 16:00 il cielo si annuvola e ci imbarchiamo nuovamente per proseguire il giro fino ad arrivare alla fine del lago. Il ritorno è tutto contro vento e pagaiamo duramente senza mai fermarci per tornare a Borgo San Pietro prima che i nuvoloni neri che vediamo in lontananza ci scarichino addosso tutta la loro forza. Alle 18:00 sbarchiamo e smontiamo le canoe in tutta fretta mentre inaspettatamente torna il sole. Il finale è scontato: aperitivo in riva al lago e cena da canoista in tipico ristorante (insieme a Piero che ci ha raggiunti da Roma).

 

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Stefano, Antonello, Danilo, Chicca

Marco e Stefano

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Betty monta e mangia

 

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Danilo, Marco, Francy, Chicca e Betty con la neve sullo sfondo

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Esplorando uno dei numerosi fiordi

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Marco, Francy, Chicca e Betty

Danilo

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Marco, Rossella, Francy, Chicca, Betty, Stefano e Danilo

Marco, Rossella, Francy, Chicca, Betty e Stefano

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Marco e Francy

Marco, Francy, Chicca e Betty

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Stefano e Antonello

Il punto in cui il fiume Salto entra nel lago

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Rossella, Valentino, Stefano e Antonello

Rossella e Valentino

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Danilo

Marco, Francy, Chicca e Betty

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Francy, Chicca e Betty

Danilo

 

 

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