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"PONZOLINESIANA"
Tre giorni a Ponza, Zannone e Palmarola
in occasione della Festa di San Silverio

20 - 21 - 22 giugno

Quale migliore occasione per festeggiare San Silverio – il patrono di Ponza – di quella di organizzare una “tre giorni” tra Ponza, Zannone e Palmarola pagaiando in allegra compagnia degli amici del Makai?
Fu così che decidemmo di partire venerdì 20 giugno da Anzio. Eravamo Gianni, Giulio, Meri, Marco Menichetti, Danilo e Assunta (dopo tanto tempo di nuovo con noi) e gli amici del Makai Sergio, Barbara, Laura, Paola e Leopoldo.
Due polinesiane e tre kayak sarebbero stati i nostri mezzi di trasporto per gli spostamenti via mare. Non c’erano posti fissi negli equipaggi, a parte i tre kayak destinati in partenza a Danilo, Marco e Assunta.

Dunque partiamo da Anzio alle 9:25 e sbarchiamo a Ponza alle 11:00, in una calca terribile da inizio stagione e festa patronale. Primo obiettivo: trasporto delle canoe nella spiaggetta a fianco al porto per il montaggio e l’organizzazione degli equipaggi. Ovviamente c’è scappato anche un bel panino, per alcuni, ed un mega gelato per altri e tanta, tanta acqua per tutti... il caldo era insopportabile.

Intorno alle 14:00 siamo quasi pronti per la prima tratta. Meta: l’isola di Zannone, distante una decina di Km. Decidiamo gli equipaggi: Gianni, Giulio, Paola e Meri su Tulku. Sergio, Laura, Leonardo e Barbara sulla seconda polinesiana. I kayakisti, sapete già quali sono. Ci dirigiamo quindi verso Nord costeggiando il versante orientale di Ponza fino ad arrivare nei pressi dell’isolotto di Gavi, dove un bagnetto nelle acque trasparenti e calde non si può proprio evitare e quindi... tutti giù in acqua.

La seguente traversata fino a Zannone ci impegna un po’ a causa del vento e del mare mosso. Solo al tramonto rientriamo a Ponza  - dopo aver percorso complessivamente 26 km - nella spiaggia che noi chiamiamo del “Frontino” – per distinguerla dalla vicina e più grande spiaggia del Frontone - dove montiamo le tende e ci accingiamo a cucinare qualcosa per la cena.
Gianni, Danilo, Marco, Sergio, Leopoldo e Paola dopo cena riprendono le canoe per una puntatina (con gelato) al porto di Ponza. Da lì hanno ammirato i fuochi d’artificio sparati in onore del Patrono. Anche noi dalle tende abbiamo apprezzato tutto lo spettacolo, ma era ormai tardi, l’una passata, ed il sonno ci ha avvolti ben presto nelle sua braccia.

Una delle caratteristiche più evidenti del “Frontino” è quella di trovarsi ai piedi di una parete di roccia assolutamente a picco, quindi fin dalle sette della mattina il sole picchia senza possibilità di potersi rintanare sotto un centimetro quadro d’ombra. Subito dopo l’alba, dopo un’abbondante colazione, la cosa più impellente era “togliere le tende”! Alle otto già si bolliva di caldo… via più veloci della luce verso Ponza per un po’ di spesa.

La giornata era splendida e tutto prometteva bene per la traversata verso Palmarola, ma subiamo un abbandono; Sergio, Barbara, Paola e Leonardo decidono di non venire. Rimangono a Ponza con la loro OC4, mentre Laura viene con noi: due braccia tenaci e costanti si aggiungono al terzetto già accanito di Gianni, Giulio e Meri. Marco, Danilo e Assunta, inesorabilmente continuano ad affiancarci in kayak senza mollare mai.

Partiamo quindi dal Porto di Ponza in direzione Sud e dopo aver doppiato la punta meridionale dell’isola ci dirigiamo verso la bellissima insenatura di Chiaia di Luna. Nei pressi c’è una piccola spiaggia (da noi battezzata “Chiaietta”) che ci accoglie per un piccolo e veloce ristoro….. alla frutta. Subito dopo si riparte alla volta di Palmarola. 10 km di traversata e 2 per arrivare alla spiaggia del “Francese” - sul lato Sud di Palmarola - che ci avrebbe accolto per la notte. La compagnia era allegra ed affiatata… molto bello pagaiare insieme con questo clima!

Gianni ci porta subito a vedere insenature e calette inimmaginabili lungo la costa di Palmarola che solo lui e Marco conoscevano. Che incanto davvero!! Il caldo era terribile e appena approdati alla spiaggia la cosa più impellente era, senza dubbio, montare un tendalino per evitare una bella insolazione!  Dal cappello a cilindro del “Cap” ecco che spuntano cordini, moschettoni, tendalini, tutto ciò insomma utile per un “primo intervento”. Resistiamo alla fame, calmandola con uno spuntino, in vista della cenetta al “Francese” già preventivata prima di partire. Il chilometri percorsi nella seconda giornata sono stati 19.

Nel frattempo bagni, sonnellini, chiacchiere e risate fino alla fatidica ora di cena. Marco aveva proposto le 18:30, ma è stato bocciato a maggioranza, ……forse non ce la perdonerà mai!!

Comunque alle 19:30 eravamo seduti a tavola, pronti a divorare le squisite pietanze offerteci dal ristorante. Un fresco vinello bianco ha condito il tutto lasciandoci un po’ inebetiti ma felici delle fatiche giornaliere. Montate le tende al buio, la notte abbiamo dormito tutti come ghiri, questa volta avevamo più tempo la mattina per smontare le tende. Il sole nasceva alle nostre spalle e avrebbe scavalcato le rocce non prima delle 8:30 … gioia per le nostre pigrizie!!

Comunque, a parte una folata di vento che ha fatto letteralmente “volare in acqua” la tenda di Marco, che si è dovuto far prestare un canottino per andare a riprenderla, alle nove del mattino eravamo tutti pronti per la partenza: la lunga pagaiata ci porta dapprima a completare il periplo di Palmarola quindi - dopo la traversata verso Ponza - costeggiamo l'isola sul versante Ovest in direzione Nord (con soste sulla spiaggia di Lucia Rosa per pranzare e alle Piscine per uno dei numerosi bagni della giornata) fino a quando, doppiata Gavi, ci dirigiamo a Sud lungo l'altro versante fino ad arrivare al porto di Ponza dove purtroppo ci aspettava il traghetto. Nella terza giornata abbiamo percorso 26 km.

Come al solito stanchi ma felici ci siamo imbarcati verso Anzio con nel cuore la speranza di ripartire il più presto possibile per una nuova avventura!

 

Sulla spiaggia del "Frontino"

Lungo la costa Sud-Est di Ponza

Il Faraglione del Calzone Muto (??)

Verso Chiaia di Luna

La sosta per il pranzo a "Chiaietta"

La sosta per il pranzo a "Chiaietta"

A Palmarola davanti al ristorante

Sulla spiaggia di San Silverio (Palmarola)

Durante il periplo di Palmarola

Durante il periplo di Palmarola

Un bagno ogni tanto non guasta...

Meri e Danilo

Meri

Il passaggio sotto il Faraglione di Mezzogiorno a Palmarola

Il passaggio sotto il Faraglione di Mezzogiorno a Palmarola

Ancora un bagno sulla via del ritorno: siamo alle "Piscine" (Ponza)

 

 

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