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PONZA E PALMAROLA
18-19-20 giugno 2015

 

Perché andare per mari lontani quando ci sono queste due perle a due passi da noi? Conosciamo ormai ogni grotta, ogni riflesso, ogni scoglio biancheggiante di Ponza e Palmarola, ma non ci stanchiamo mai di tornare a pagaiare nelle loro acque. Diciotto canoe, diciotto canoisti: Valentino, Rossella, Giuseppe, Roberta, Luca, Paola, Claudio, Luigi, Maurizio, Sergio, Barbara, Pietro, Sabrina, Alessandro, Lorenzo, Sergio M. ed i due nuovi amici Maurizio e Giulio.

Il traghetto veloce ci fa marameo, quindi ci toccano 2 ore e mezza di traversata con quello lento, ma passano presto tra chiacchiere e riposini. Scendiamo al porto, ci liberiamo dei bagagli buttandoli sul furgoncino di Candida e partiamo subito per il giro di Ponza, guidati da Valentino. Il mare e’abbastanza calmo ma superata Punta della Guardia qualche mostro ci aspetta dietro l’angolo… tutto bene, si prosegue fino in cima con qualche breve sosta per grotte e foto, una strusciatina a Chiaia di Luna, e poi si riscende dall’altra parte. L’acqua è calda e qualcuno non resiste all’idea di una nuotata. Sbarchiamo a Santa Maria e lasciamo le canoe sulla spiaggetta. E’ fantastico farsi una bella doccia e la cena da Candida è allegra e piacevole. Un bel sonno e via che già si riparte per Palmarola, forse ancora più bella. Approfittiamo delle barche locali per fare la traversata – il mare oggi è mosso e anche il vento tira forte; approdiamo in un punto abbastanza tranquillo e ci avviamo per la pagaiata. Arrivati alla Cattedrale, ci appaiono delle belle onde: vedo i miei compagni davanti sparire nella schiuma, rifletto sul da farsi e poi mi butto anche io – è bellissimo! Ci raggruppiamo tutti insieme dall’altra parte e si ragiona se sia il caso di proseguire: alcuni vanno e alcuni tornano indietro. Ci si ritrova poi per un lungo riposo e per il consueto ricordo di Carmine.

Riconsegnati alla spiaggia di Santa Maria, una bella birra fredda è proprio quello che ci vuole.

Ultimo giorno: che facciamo? Ancora canoa o a piedi per l’isola? C'é indecisione…troppe cose belle da fare qui..ma poi ognuno segue i proprio desideri: gli insaziabili dell’acqua si rimettono i paraspruzzi mentre i terrestri (chi a piedi, chi con puzzolentissimo motorino locale) si avviano ad esplorare la zona de Le Forna.

Il viaggio di ritorno sul traghetto mette a dura prova i nostri stomaci ma il tramonto col sole che si tuffa nel mare è memorabile. E’ormai buio quando scendiamo e ci salutiamo. Alla prossima

Roberta Bussadori

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

 

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