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"DUE GIORNI A PONZA"
25 e 26 settembre 2004

 

Le isole Pontine (Ponza, Zannone, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano) sono tra le nostre mete preferite, non solo per la vicinanza e la facile raggiungibilità da Roma ma anche e soprattutto per la loro bellezza. La destinazione di questo fine settimana settembrino è Ponza, con l'obiettivo di traversare verso Palmarola e pernottare su questa seconda isola, bellissima e disabitata.

Nonostante il meteo preveda tempo pessimo e mare agitato, confidando nelle divinità polinesiane che di solito ci assistono dal punto di vista meteorologico, ci ritroviamo all'appuntamento al porto di Terracina alle 7:15 per imbarcarci alla volta di Ponza. Siamo in 12 con due OC4 e quattro kayak. La traversata si svolge su un traghetto affollato di turisti e sbatacchiato dal vento e dalle onde ma il sole ci rende ottimisti nonostante le facce pallide e sconvolte dal mal di mare dei nostri sventurati compagni di viaggio. Alle 10:30 arriviamo nel porto di Ponza. Qui la situazione è abbastanza tranquilla: il porto infatti si trova sul lato orientale dell'isola ed è protetto dal Maestrale: l'acqua è calma. Montiamo perciò le canoe e dopo aver fatto rifornimento di generi alimentari e uno spuntino ci imbarchiamo alle 14:00. Francy, Duilio, Maurizio e Gianni sono in kayak, Marta, Kipo, Valentino e Antonio su una OC4, Antonello, Giulio, Nino e Marco sull'altra. Presumiamo che il programma dovrà subire una variazione per le condizioni del mare che non sembrano favorevoli alla traversata per Palmarola ma decidiamo in ogni caso di andare a controllare direttamente e ci dirigiamo quindi a Sud verso Punta della Guardia che raggiungiamo in breve tempo. Arrivati sotto il faro ci affacciamo sull'altro versante dell'isola: le onde che ci aspettavamo sono lì e - insieme al forte vento di Maestrale - ci sconsigliano vivamente dall'intraprendere la traversata. Ci divertiamo un po' a surfarle avanti e indietro e modifichiamo il nostro programma: ci dedicheremo a un più tranquillo e sicuro giro sul lato riparato di Ponza. Torniamo quindi sui nostri passi fino all'altezza del porto e proseguiamo costeggiando in direzione di Gavi, l'isolotto all'estremità nord di Ponza, godendoci cale e calette con un mare con tutte le tonalità del blu. Anche a Nord ci affacciamo sull'altro versante giocando un po' in mezzo alle onde prima di tornare indietro a cercare un posto per trascorrere la notte. Arrivati alla spiaggia del Frontone sbarchiamo e montiamo le tende dopodiché, seguendo delle indicazioni un po' approssimative ricevute da un tizio in gommone, ci avventuriamo al buio lungo un sentiero che si inerpica ripido e che dovrebbe raggiungere il paese dove vorremmo cenare. Il sentiero si rivela una esile traccia impossibile da seguire alla sola luce delle lampade frontali, inizia anche a piovere e siamo quindi costretti alla ritirata. Prepariamo quindi la cena vicino alle tende, ad eccezione di tre ardimentosi che decidono di andare comunque in paese e saranno premiati: trovano un sentiero molto più agevole, smette di piovere e spunta una luna quasipiena bellissima rimediano un passaggio in auto, cenano bene e scoprono addirittura che per tornare c'è l'autobus!

L'indomani il risveglio è veramente suggestivo:il Maestrale ha spazzato il cielo è c'è una visibilità eccezionale. All'orizzonte si vede di tutto: Ventotene, Santo Stefano, Ischia e addirittura Capri, lontana più di 100 km. Dalla spiaggia non riusciamo a valutare le condizioni del mare sull'altro versante e quindi non sappiamo se sarà possibile fare il periplo di Ponza: Gianni, Duilio, Marco, Antonello, Giulio, Nino e Marco decidono comunque di imbarcarsi su tre kayak e una OC4 per andare fino a Gavi a vedere ed eventualmente proseguire. Kipo e Marta restano in spiaggia; Valentino, Antonio e Francy optano per un giro dell'isola a piedi e in autobus. Gli "audaci canoisti" saranno premiati con un bel giro di Ponza, possibile anche se non troppo sotto costa a causa delle onde di ritorno. I "camminatori" si godono le bellezze di Ponza una volta tanto dalla terraferma con tanto di panoramica dall'alto sui loro amici canoisti che passano sotto di loro come puntini nel blu. E anche chi è rimasto in spiaggia non ha da lamentarsi dei bagnetti al Frontone.

Alle 14:00 ci ritroviamo tutti al porto per prepararci all'imbarco. C'è una gran confusione di canoisti: negli stessi giorni infatti si è svolto a Ponza un raduno di kayak da mare con una cinquantina di partecipanti organizzato dall'associazione "Appenninotrek". Sul traghetto saremo in buona compagnia...

Km percorsi: 1° giorno 21 - 2° giorno 20

 

L'isola di Zannone

Palmarola

L'arrivo a Ponza

Ponza

Ci prepariamo all'imbarco

A Punta della Guardia

Gianni

Marta e Kipo

Antonello, Giulio, Nino e Marco in OC4, Maurizio in kayak

Duilio davanti agli Scogli di Calzone Muto

Un passaggio in un punto caratteristico

Gianni

Antonio, Valentino, Kipo e Marta

L'Arco Naturale

Antonio timona con qualsiasi cosa...

Verso Gavi

La spiaggia del Frontone

Marta, Francy, Antonio, Kipo, Maurizio e Gianni a colazione

Una OC4 con uno strano bilanciere

La spiaggia del Frontone - Sullo sfondo il porto di Ponza

Palmarola

Segnaletica locale

Sembra che non ci sia niente, invece...

La costa tirrenica da Ponza

Cala di Feola sul versante Ovest di Ponza

Francy. All'orizzonte Ischia e Ventotene

Antonio

Il porto di Ponza

Ponza

Palmarola

Zannone

Tramonto dal traghetto

Duilio, Marco, Giulio

Gianni e Antonello

Un bastimento carico, carico di...

 

 

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