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"MONTENEGRO 2006"
dal 24 al 31 agosto
L’ANTEFATTO
Ogni anno nel mese d’agosto il nostro gruppo proponeva il classico tour estivo
che vedeva presenti, oltre la stragrande maggioranza dei tesserati, anche la
partecipazione di altri praticanti ed amici della canoa, i quali si univano a
noi in questo incontro conclusivo della stagione estiva.
Purtroppo per alcuni motivi, l’appuntamento di quest'anno è saltato ed ognuno,
di conseguenza ha provveduto a modo suo ad organizzarsi le vacanze estive a suo
piacimento.
A me e a Marco è venuta l’idea, dopo aver visto alcune foto e materiale su
internet, di visitare il Montenegro, purtroppo nessuno ci ha seguito nella
nostra scelta, non affatto scoraggiati ma sempre più motivati, abbiamo
organizzato al volo questo tour, che è stato compiuto dal 24 al 31 agosto.
IL MONTENEGRO
Il
Montenegro, Crna Gora nella lingua slava, è un piccolo stato dei Balcani, che si
affaccia sul mare Adriatico, la sua costa, lunga 73 chilometri, alterna spiagge
sabbiose a tratti di pareti rocciose inaccessibili, particolarmente ricche di
grotte, per capire il motivo di questa conformazione basta semplicemente
distogliere lo sguardo dal mare e voltarsi indietro per scoprire che le montagne
nascono subito lì, e cominciano a crescere con una pendenza incredibile, a volte
addirittura vanno direttamente a picco nelle acque profonde di quel verde
marino, tipico del mar Mediterraneo.
Tra tutta questa bellezza della natura è presente il golfo di Boka Kotorska
(Bocche di Cattaro), il fiordo più profondo e più bello del Mediterraneo. In
questo fiordo sono presenti alcuni paesi che raccolgono nei loro angoli nascosti
una storia, sconosciuta ed affascinante, che ha visto passare nel corso dei
secoli le dominazioni romane, dei popoli slavi, della Repubblica di Venezia, dei
Turchi e dell’impero Austro-Ungarico.
INFO UTILI
Per
andare in Montenegro è possibile utilizzare i traghetti della “Montenegro Lines”
che partono da Ancona (solo nel periodo estivo) e Bari (durante tutto l’anno) ed
arrivano a Bar, noi invece abbiamo preferito utilizzare il catamarano veloce
della compagnia “Snav” che collega Ancona a Spalato in meno di 5 ore (4 ore e
mezza circa).
Sbarcati a Spalato abbiamo continuato il viaggio con l’automobile (ricordarsi di
avere la carta verde come estensione dell’assicurazione) percorrendo la Strada
E65 lungo la costa dalmata per 250 km fino ad arrivare alla frontiera con il
Montenegro.
Il percorso in auto è un po’ lungo in termini di tempo, in quanto la strada è
abbastanza trafficata, ma se non si ha fretta si può godere durante il viaggio
di un panorama mozzafiato, ci si può fermare per una sosta ai laghi di Baćinska
Jezero vicino Ploče e ammirare i paesetti dei pescatori lungo il fiume Neretva.
In Montenegro non si hanno problemi di valuta in quanto la moneta ufficiale è
l’euro, per gli alloggi sconsigliamo l’uso dei campeggi in quanto si possono
trovare appartamenti/stanze anche per una notte a € 10 a persona, mentre per il
cibo si può mangiare indifferentemente sia carne che pesce a prezzi molto
convenienti, consigliamo i ristoranti “Grispolis” di Bigovo e “Otok Bronza” di
Perast.
Altre informazioni possono essere trovate sui seguenti siti internet:
www.visit-montenegro.com | www.budvanska-rivijera.co.yu | www.discover-montenegro.com |
www.montenegrosmiles.com | www.visit-montenegro.org | |
IMPRESSIONI
E’
strano riscontrare che in questi anni d’attività canoistica, dove abbiamo in
pratica fatto di tutto, questa è la prima volta che ci siamo trovati in
un’escursione di tanti giorni da soli con i kayak, e possiamo dire di aver
superato la prova alla grande!
A differenza dei tour passati insieme al resto della banda, nei quali non c’era
capitato nulla di particolare, questa volta c’è successo quasi di tutto, in
questa situazione la mancanza di una figura come quella di Gianni Montagner, il
nostro maestro di canoa, è stata di grande stimolo, tenendo a mente tutti i suoi
insegnamenti abbiamo affrontato, senza farci trovare mai impreparati, tutte le
avversità che ci sono capitate ed anche se non abbiamo completato del tutto il
giro che c’eravamo proposti e preparato con accuratezza sulla carta, ci
riteniamo in ogni caso soddisfatti.
Una nota lieta è quella di segnalare con piacere, nonostante la fama sul
carattere duro o comunque non certo facile dei popoli slavi, di aver incontrato
e scoperto delle persone umane e semplici, di una cortesia e di un’ospitalità
incredibile, ma sempre fiere della loro terra e delle loro tradizioni.
Gli “italijanski”, così eravamo chiamati quando passavano con i nostri kayak,
destando lo stupore nei volti di questa gente, che al richiamo di “Pivo” ci
invitava per una bevuta di birra o mentre ci immortalava con le macchine
fotografiche.
Insomma è stata una bella esperienza di mare e di vita che consigliamo a
chiunque voglia fare un percorso in canoa diverso dal solito, in una terra non
ancora raggiunta dal turismo di massa e che per questo conserva ancora un
fascino particolare.
IL PERCORSO
25 Agosto Zelenika-Bigovo
I
preparativi ci portano via più tempo del solito, partiamo intorno alle 14 da
Zelenika attraversiamo lo stretto di Kumbor per raggiungere il paesino di Rose
sul versante opposto, da qui costeggiamo fino a Punta Dobreč da dove le Bocche
del Cattaro si aprono verso il mare.
Il vento che avvertivamo leggermente in precedenza, adesso imperversa
completamente su di noi, passiamo tra l’isola di Mamula e Punta Mirište per
gettarci nel mare aperto, vento e mare da S-SE rallentano la nostra marcia e ci
impegnano per tutto il percorso negandoci in parte la possibilità di osservare
il paesaggio con più attenzione e tranquillità.
Si arriva a Punta Koćište da cui si apre il golfo di Trašte per puntare verso
Bigovo, una cala che offre un ottimo riparo per le imbarcazioni. In mancanza di
un posto dove poter campeggiare affittiamo una stanza per una notte da persone
del posto, la scelta si rivela fortunata poiché verso sera comincia a piovere.
Campioni del Mondo | Piccoli Fans |
Zelenika sullo sfondo | Il Relitto |
Antonello | Marco |
L'arrivo a Bigovo | Bigovo |
26 Agosto Bigovo-Nerini
La
tappa odierna doveva portarci a Jaz nei pressi di Budva, il cielo é nuvoloso e
lo stato del mare é peggiorato, tentiamo lo stesso di pagaiare per qualche
chilometro ma rinunciamo subito facendo dietrofront per dirigerci verso Pržno
all’interno del golfo di Trašte.
Nell’aria si avverte l’arrivo di un temporale, facciamo appena in tempo a
sbarcare che cominciano le prime gocce d’acqua, le condizioni migliorano dopo un
paio d’ore, riprendiamo il mare per ritentare il viaggio verso Jaz, percorriamo
12 km, ma le condizioni meteo peggiorano di nuovo.
Secondo la distanza percorsa dovremmo trovarci, come indicato sulle mappe in
nostro possesso, nei pressi di una baia chiamata Nerini, scrutiamo la costa e
poco dopo avvistiamo una piccola spiaggia di ciottoli: facciamo rotta su di essa
in tutta fretta.
Giunti a terra e tirati a secco i nostri kayak, si scatena la fine del mondo:
pioggia, vento, grandine, piccole trombe d’aria, ci costringono rintanati in una
piccola cavità per 3 ore senza neanche la possibilità di toglierci gli indumenti
bagnati.
Verso le 8 e mezza di sera riusciamo a montare la tenda per passare la notte e a
mangiare un boccone.
27 agosto Nerini-Zanjice
Attendiamo l’arrivo del sole per asciugare il nostro materiale, il mare è calmo
a conferma del detto “la quiete dopo la tempesta”. Partiamo intorno alle 11,
breve sosta pranzo a Zukovac dove è presente un piccolo ristoro a conduzione
familiare; ripreso il mare traversiamo il golfo di Trašte e ci godiamo
finalmente una bella giornata di mare, ammirando un tratto di costa ricco di
grotte e insenature tra cui la splendida grotta azzurra dai riflessi turchesi.
Sbarchiamo a Zanjice, sulle carte è indicata la presenza di un campeggio che in
realtà non esiste, perciò andiamo alla ricerca di un alloggio pronunciando la
frase “ sobe apartmani”.
Vista la facilità nel trovare un alloggio ed il costo conveniente, 10 euro a
persona, decidiamo di lasciar perdere definitivamente la tenda.
28 agosto Zanjice-Tivat
Altra bella giornata di sole, percorriamo neanche un chilometro per visitare un
piccolo monastero ortodosso costruito sopra un isolotto; di nuovo in canoa,
facciamo rotta verso l’isola di Mamula per visitare questa volta il forte
austriaco che proteggeva l’ingresso delle Bocche di Cattaro.
Si riparte: rientriamo nel fiordo costeggiando la parte interna della penisola
di Luštica, dove per un lungo tratto si trovano vecchi insediamenti militari con
alcuni tunnel mimetizzati per il rifugio dei sommergibili.
Una sosta per il pranzo e continuiamo la risalita all’interno dirigendo verso
alcune isole nel mezzo del fiordo: la prima è l’isola di Gospa od Milosrda
(Madonna della Misericordia) seguita a breve distanza dall’isola di Sveti Marko
(San Marco) dove rimangono i resti di un esclusivo centro turistico del Club
Mediteranèe.
Passiamo tra l’isola di Sveti Marko e l’isola di Ostrvo Cvijeca (Isola dei
Fiori) per puntare a Tivat, quindi sbarchiamo su una spiaggia nelle vicinanze
dell’aeroporto dove veniamo ospitati gentilmente da un gruppo di serbi che si
trovano in vacanza.
29 agosto Tivat-Perast
Giornata nuvolosa con un forte vento da SE. Salutiamo i nostri amici slavi e
riprendiamo il mare. Sfiliamo davanti il paese di Tivat, per continuare fino ad
Opatovo, da qui entriamo nella parte più stretta del fiordo denominata “Verige”,
facciamo attenzione a Lepetani dove è presente un servizio di traghetti che
trasportano persone e mezzi da una riva all’altra.
Usciti dallo stretto, facciamo rotta a dritta verso Kotor, il panorama in questa
parte è molto bello con un susseguirsi di paesetti caratteristici con le case
affacciate sull’acqua.
Arrivati a Prcanj ci fermiamo per il pranzo, ripartiamo ma dopo qualche
chilometro dobbiamo fermarci per il vento che è notevolmente aumentato.
Aspettiamo circa una mezz’ora e decidiamo di ripartire, avanziamo con le
raffiche di vento che ci rallentano ma non c’impediscono di raggiungere Kotor
intorno alle 16, purtroppo non abbiamo il tempo di fermarci, perciò continuiamo
a pagaiare raggiungendo la sponda opposta e facciamo rotta verso Perast, dove
arriviamo verso le 19.
Foto con gli amici serbi | Verige |
Kamenari | Panorama di fronte a Perast |
Marco | Stoliv |
Perast | Kotor |
Panorama nel fiordo |
30 agosto Perast-Zelenika
Il
cielo è cosparso di nuvole nere e cariche di pioggia che ogni tanto danno
origine a ripetuti scrosci d’acqua, prendiamo tempo sul da farsi, ne
approfittiamo per farci un giro in paese e visitare il museo della navigazione.
Le condizioni climatiche non cambiano, sono quasi le 12, oramai non possiamo più
aspettare e decidiamo di partire sotto l’acqua, questa situazione ci impedirà di
scendere a visitare le isole di Sveti Đorđe (San Giorgio) e Gospa od Skrpjela
(Madonna dello Scoglio) con nostro grande rammarico.
Ripercorriamo il “Verige”, la pioggia non smette di cadere, arriviamo a Bjiela,
sfiliamo davanti al suo grande porto, le nuvole man mano cominciano a sparire
per colpa di un vento di libeccio che con il passare del tempo si fa sempre più
forte.
Passiamo davanti i paesi di Đenovići e Kumbor, gli ultimi chilometri sono
veramente faticosi ed impegnativi, arriviamo a Zelenika intorno alle 16, non
appena scesi a terra ci complimentiamo per la conclusione di quest’avventura.
Antonello Spanu
MONTENEGRO TOUR 2006 | ||||
GIORNO | PERCORSO | DISTANZA | PARTENZA | ARRIVO |
25 Agosto | ZELENIKA-BIGOVO | 22 Km | 13.50 | 18.00 |
26 Agosto | BIGOVO-PRZNO-NERINI | 18 Km | 10.30 | 17.15 |
27 Agosto | NERINI-ZANJICE | 27 Km | 11.00 | 19.00 |
28 Agosto | ZANJICE-TIVAT | 20 Km | 10.00 | 18.30 |
29 Agosto | TIVAT-KOTOR-PERAST | 30 Km | 10.30 | 19.00 |
30 Agosto | PERAST-ZELENIKA | 18 Km | 12.00 | 16.00 |
TOTALE | ||||
135 Km | ||||
MEDIA | ||||
22,5 Km al giorno |