Rinviato per maltempo lo scorso anno e annullata per lo stesso motivo l'uscita di aprile a Capri e Costiera Amalfitana, l'appuntamento per l'escursione alle Isole Tremiti del 14 e 15 maggio si è di fatto trasformato in una sorta di festa per l'apertura della stagione canoistica in mare del GCR con l'adesione di più di 20 soci.

L'unica linea di traghetti in grado di trasportare una ventina di kayak è quella della Tirrenia che parte da Termoli la mattina presto:questo ci obbliga a pernottare a Termoli dove ci siamo dati appuntamento in serata. Arriviamo un po' a gruppetti nel pomeriggio di venerdì ma alle 19:00 ci siamo tutti: Antonio A. con Adriana, Antonio P. con Barbara e Valentina, Dante, Fabrizio, Francy, Giancarlo, Giovanni, Giuseppe, Lamberto, Lucio, Maurizio con Tania e Nicole e Martin, Pietro, Roberta, Rossella Sa., Rossella Sp., Sergio, Silvia, Simona e Valentino. Abbiamo prenotato in una pensione a pochi minuti dal porto dove prendiamo posto e ceniamo.

Il sabato alle 8:00 siamo al porto di Termoli: il traghetto parte alle 9:00. Le previsioni meteo dei giorni precedenti sono purtroppo confermate: c'è un vento molto forte e il mare è pieno di "ochette" ma fortunatamente c'è un bel sole e l'umore di tutti è ottimo. La traversata dura poco più di un'ora e alle 10:15 sbarchiamo alle Tremiti - Isola di San Domino - dove troviamo Michela e Marzio, arrivati il giorno prima.

L'Arcipelago delle Tremiti è composto da tre isole principali e vicinissime tra di loro - San Nicola con la sua splendida Abbazia-Fortezza, San Domino più grande e verdeggiante con una folta pineta e Capraia brulla e disabitata. Tra le tre isole c'è l'isolotto del Cretaccio e più lontana (a circa 20 Km) l'isolata Pianosa, anch'essa disabitata. Delle due isole principali, San Nicola e San Domino, la prima è ricca di Storia, la seconda è quella in cui si è maggiormente sviluppato il turismo e che quindi offre maggiore ricettività. Entrambe le isole hanno pochissimi sbarchi: a San Nicola sulla spiaggia sassosa nei pressi del piccolo porto, a San Domino sull'unica spiaggia sabbiosa dell'Arcipelago, Cala delle Arene, a pochi metri dal porto.

Un volta scesi dal traghetto e trasportati i kayak sulla spiaggia di Cala delle Arene, decidiamo di aspettare un paio d'ore per capire meglio l'evolversi del meteo. Andiamo quindi ad occupare le stanze che abbiamo prenotato in diverse strutture (non c'era un posto che potesse contenerci tutti...) e ci diamo appuntamento in spiaggia per le 12:00.

Nonostante l'attesa, il vento è calato pochissimo. Fortunatamente siamo sul versante protetto dell'Isola di San Domino, perciò ci imbarchiamo lo stesso: andremo ad affacciarci dall'altra parte per valutare meglio la situazione. Pagaiamo facilmente oltre il porto e ai piedi dell'alta falesia lungo il versante NordEst dell'isola tra giardini di roccia incantevoli e un mare trasparente. Arrivati a Punta del Diamante facciamo "capolino" ma valutiamo che il mare e il vento non ci consentirebbero di godere tutta la bellezza della costa sull'altro versante. Decidiamo quindi di traversare verso Capraia, protetti in parte da San Domino nella traversata. Giunti a Capraia nei pressi di Punta dello Straccione intraprendiamo il periplo dell'isola in senso orario: il vento è alle nostre spalle ma il mare è al traverso e un po' impegnativo. Per fortuna l'ampia Cala dei Turchi ci offre la possibilità di una riposante sosta. Procedendo nel periplo di Capraia e superato il solitario faro incontriamo un bellissimo arco di roccia e, doppiata Punta Secca, estremità nord dell'isola, proseguiamo lungo il versante opposto, questa volta con il vento contro. Giunti a "gli Scoglietti" traversiamo verso San Nicola dove sbarchiamo sulla piccola spiaggia a fianco al porticciolo: sono in corso le riprese di un film e il nostro arrivo crea molta apprensione nella troupe. Ci chiedono di far scomparire le canoe e ci aiutano a nasconderle dietro un muro.

Lasciati i kayak ci sparpagliamo sull'isola: è un posto magico, ricco di vestigia del passato, con panorami mozzafiato e un senso di solitudine e di abbandono molto particolare. Da visitare assolutamente. Alle 17:30 ci imbarchiamo per la breve traversata che ci riporta a San Domino, dove sbarchiamo alle 17:45.

La domenica il meteo non migliora: ancora vento e mare mosso. Decidiamo comunque di imbarcarci per il periplo di San Domino, anche perché lungo tutto il versante Orientale saremo protetti. Alle 10:00 siamo in acqua e ci godiamo Cala Matano, lo Scoglio dell'Elefante, Grotta del Sale, la Grotta delle Viole. Francy, che ha deciso di fare una escursione a piedi, ci fotografa dall'alto. Arrivati a Punta di Zio Cesare purtroppo la musica cambia: belle onde, vento, onda di ritorno ci suggeriscono di tirare dritto tenendoci distanti dalla costa, anche qui ricca di Grotte e Calette che però vediamo solo da lontano. Ci affrettiamo perciò (anche se qualcuno si concede un paio di bagni involontari, prontamente soccorso dai suoi amici di pagaia) fino a Punta del Diamante per proseguire, finalmente al sicuro, fino ai Pagliai, dove sbarchiamo su un piccola spiaggia.

Al termine della sosta alcuni ardimentosi completano l'opera con il periplo di San Nicola, altri rientrano direttamente a Cala delle Arene. Passiamo il pomeriggio a bighellonare, il traghetto è alle 17:20. Proprio mentre ci imbarchiamo sulla nave ecco il temporale che si preannunciava da ieri e che ci inzuppa come pulcini. L'arrivo a Termoli è alle 18.30, ci attende il rientro a Roma.