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"MiniTour nel Golfo di Orosei"
Da Cala Gonone a Porto Quao
dal 17 al 20 agosto 2009
di Valentino Romano

Per una lunga e complicata serie di circostanze sembra che questa estate io e Rossella non potremo partire per l'agognata vacanza in kayak e dovremo rassegnarci a brevi uscite in giornata nelle acque vicino casa. I nostri amici sono quasi tutti partiti e pagaiano allegramente senza di noi ma improvvisamente verso la metà di agosto una serie di fortunate circostanze ci apre una "finestra" dal 17 alla fine del mese: ci organizziamo in tutta fretta e il 17 alle 8:30 siamo a Civitavecchia sul Traghetto alla volta di Olbia.

17 agosto - Cala Gonone - Cala Luna (Km 6,4)

Sbarcati a Olbia alle 14:00 ci precipitiamo a Cala Gonone. La distanza non è molta (circa 100 Km) ma una volta arrivati dovremo scegliere un punto adatto all'imbarco, scaricare le canoe e il materiale, trovare un parcheggio sicuro per l'auto, tornare all'imbarco, stivare tutto nei kayak... L'intenzione è quella di essere in acqua entro le 18:00.
Arrivati a Cala Gonone troviamo una spiaggia adatta all'estremità Sud del lungomare Palmasera dove scarichiamo tutto e, mentre Rossella resta di guardia, io vado a parcheggiare cercando un luogo meno isolato possibile. La scelta cade su un parcheggio di fronte la stazione dei Carabinieri: più sicuro di così! Purtroppo ci sono le strisce blu e devo comprare e grattare un'infinità di ticket, sicuramente con più tempo avrei trovato qualcosa, se non più sicuro, più economico. Tornato a piedi sulla spiaggia trovo Rossella che ha già parzialmente riempito i gavoni. Completata l'opera alle 17:30 siamo pronti per imbarcarci quando un dubbio tremendo mi assale: il mio kayak riuscirà a galleggiare con tutto quello che ci ho messo dentro? E' la prima volta che lo uso per un trekking nautico e non l'ho mai caricato così tanto. Non resta che provare...
Alle 17:45 siamo in acqua, Rossella con il suo Sardinia e io con il mio Tahe Marine Wind 535 che fortunatamente non va a fondo, anzi con il peso ha acquisito una maggiore stabilità.
Il mare è quasi calmo, c'è solo un po' di movimento creato dalle numerose imbarcazioni che rientrano verso il porto di Cala Gonone. Percorriamo il primo tratto lungo la spiaggia di Abba Meica e superiamo Cala Fuili. Ora la costa si fa alta e rocciosa. Dopo la famosa Grotta del Bue Marino, che deve il nome alla Foca Monaca che la frequentava nel passato, si apre la piccola spiaggia della Caletta Oddoana. Ancora un Km e alle 18:45 eccoci a Cala Luna dove sbarchiamo dopo 6,4 Km. La spiaggia è in forte pendenza e fatichiamo un po' per portare le canoe vicino al punto in cui monteremo la tenda. Cala Luna è incantevole, ogni volta che ci torniamo sembra più bella e a quest'ora è tutta per noi. Infatti durante il giorno questa come tutte le altre spiagge di questa zona, difficilmente raggiungibili se non a costo di lunghe escursioni a piedi, sono prese d'assalto da centinaia di turisti che vengono scaricati dai barconi che partono da Cala Gonone e da Santa Maria Navarrese.
Montata la tenda decidiamo di cenare in beata solitudine nel ristorantino che si trova poco distante alle spalle della spiaggia nascosto nella vegetazione oltre il piccolo "laghetto" costiero formato dalla Còdula de Luna. Il dopocena è in spiaggia sotto un cielo stellato "da paura".

Visualizza il percorso del 17/08 in Google Earth

 

17 agosto - Cala Gonone - Cala Luna (Km 6,4)
Pagaiando verso Cala Luna
L'arrivo a Cala Luna Il nostro campo Cala Luna
              
Il "laghetto" dietro la spiaggia
     

 

18 agosto - Cala Luna - Cala Biriola - Cala Mariolu (Km 15,4)

Ci svegliamo poco dopo le 6:00 giusto in tempo per vedere un'alba spettacolare. La spiaggia è deserta e ce la godiamo tutta; i barconi con i turisti inizieranno ad arrivare intorno alle 10:00 abbiamo quindi tutto il tempo per fare colazione, smontare la tenda, prepararci e imbarcarci  lasciando sulla spiaggia due persone che sono appena arrivate a piedi da Cala Gonone: il sentiero è molto lungo e impegnativo (circa 3 ore) ma anche molto bello. Dopo aver scambiato due chiacchiere alle 9:30 siamo in acqua.
La meta di oggi è Cala Mariolu ma prima ci fermeremo a Cala Biriola per la sosta pranzo. La costa è strapiombante, in molti punti le pareti sono alte almeno 80 metri, segnate alla base dall'erosione del mare. Entriamo in qualche grotta un po' disturbati dal moto ondoso creato dalle barche che iniziano a circolare in abbondanza. Dopo circa 5 Km passiamo davanti Cala Sisine, dove ci fermeremo dopodomani sera sulla via del ritorno. Altri 5,5 Km ed eccoci a Cala Biriola, affollatissima. Mentre ci avviciniamo alla battigia un tizio dalla voce stridula immerso nell'acqua ci redarguisce dicendo che lì non possiamo sbarcare e che dobbiamo andare lììì: e ci indica il molo dove sta attraccando una specie di transatlantico che scarica bagnanti... Una volta sbarcati (non sul molo indicato dal tipo) siamo costretti a fendere la folla per portare i kayak alle spalle dei bagnanti verso la verticale parete di roccia. Ce ne restiamo in spiaggia tra una infinita serie di bagni, fa molto caldo. Un signore con marcato accento lombardo indica al figlioletto i nostri kayak dicendogli: "Uè! Guarda quelle canoe: sono professionali!". Una delle caratteristiche di questa spiaggia è che va in ombra molto presto perciò verso le 16:00 arrivano i soliti barconi e portano via tutti lasciandoci la spiaggia tutta per noi.
Alle 16:50 ci imbarchiamo e, costeggiata la Costa del Bue Marino e superata Punta Mudaloro siamo già in vista di Cala Mariolu dove sbarchiamo dopo 3,7 Km alle 17:26. Il curioso nome di questa località ha ancora una volta a che fare con la foca monaca che a quanto pare rubava il pesce dalle reti dei pescatori ponzesi che venivano qui a pescare. Anche qui, come a Cala Biriola, non c'è più nessuno, o meglio quasi nessuno. C'è infatti una famigliola che disperatamente cerca con il telefono il barcaiolo che li ha portati lì e che tarda a venirli a riprendere: fortunatamente (soprattutto per noi) arriverà di lì a poco. Ci sono anche due persone che dormono nel chioschetto che di giorno vende bibite sulla spiaggia: Rossella è un po' preoccupata di questa presenza allora io, con la scusa di prendermi un caffè vado a familiarizzare con loro. Sono di poche parole ma sembrano delle brave persone, possiamo stare tranquilli. Questa sera si cucina in spiaggia. Dopocena a guardare le stelle.

Visualizza il percorso del 18/08 in Google Earth

 

18 agosto - Cala Luna - Cala Biriola - Cala Mariolu (Km 15,4)
L'alba a Cala Luna    
La Còdula de Luna Una delle grotte di Cala Luna Cala Luna
Il nostro scolapiatti Partiti da Cala Luna Verso Cala Sisine
    Valentino
   
  Rossella a Cala Biriola  

 

19 agosto - Cala Mariolu - Cala Goloritzè - Porto Quao - Cala Goloritzè - Cala Sisine (Km 23,5)

Altra alba grandiosa alle 6:30, ultimamente siamo proprio mattinieri... Gironzoliamo per Cala Mariolu, prepariamo la colaziona, io fotografo e Rossella scrive e disegna il suo Diario di Viaggio. Alle 9:30 iniziamo a pagaiare verso Cala Goloritzè la cui caratteristica Guglia, 100 metri di parete verticale e 143 m. slm, paradiso degli arrampicatori è già ben visibile. Proseguiamo senza sbarcare e, passati sotto l'imponente arco naturale, ci dirigiamo verso Capo Monte Santu, che chiude a Sud il Golfo di Orosei. Anche qui la costa precipita in mare, gli enormi barconi sollevano le solite onde. Poco prima del Capo entriamo - a 4,7 Km da Goloritzè - nella profonda insenatura di Porto Quao (Quao vuol dire "nascosto), quasi un fiordo ma - attenzione - non c'è spiaggia. Torniamo indietro verso Cala Goloritzè ma la spiaggia principale ci sembra troppo affollata e proseguiamo per qualche centinaio di metri per sbarcare sulla Spiaggia degli Innamorati alle 11:35 dopo aver percorso nella mattinata 12,5 Km. Il nome di questa spiaggia non è riportato sulla carta IGM al 25.000 ma ci è stato riferito da un signore che ci ha anche fatto vedere, tra gli scogli vicini, una delle sorgenti sottomarine di acqua dolce (con tanto di degustazione) caratteristiche di questa località.
Dopo molti bagni e uno spuntino alle 14:05 torniamo in canoa e ci dirigiamo verso Cala Sisine. Durante il percorso passiamo davanti Cala Mariolu affollatissima e irriconoscibile, un vero carnaio. Più avanti, dopo essere entrati in alcune grotte, sbarchiamo per un bagnetto su una piccola spiaggia che avevamo individuato due giorni fa e di cui non conosciamo il nome. Alle 16:20, a 11 Km dalla Spiaggia degli Innamorati, sbarchiamo a Cala Sisine. E' presto e c'è ancora gente quindi aspettiamo prima di montare la tenda. In serata cena nel ristorante alle spalle della spiaggia.

Visualizza il percorso del 19/08 in Google Earth

 

19 agosto - Cala Mariolu - Cala Goloritzè - Porto Quao - Cala Goloritzè - Cala Sisine (Km 23,5)
Alba a Cala Mariolu Cala Mariolu Cala Mariolu
Cala Mariolu Cala Mariolu Verso Goloritzè
Verso Goloritzè Cala Goloritzè L'arco di Goloritzè
Tra Goloritzè e Capo Monte Santu Valentino Porto Quao
Di nuovo sotto l'Arco di Goloritzè La Guglia di Goloritzè: 143 metri slm  
La Spiaggia degli Innamorati Rossella Cale Sisine
   
  I nostri kayak  
     

 

20 agosto - Cala Sisine - Cala Luna - Cala Gonone (Km 13,5)

Oggi è l'ultimo giorno, si rientra a Cala Gonone dopo quattro giornate passate a pagaiare in uno dei tratti di costa più belli del Mediterraneo e a riposare su spiagge incantevoli. Immaginiamo con invidia quanto potrebbe essere ancora più bello in periodi meno affollati come maggio, giugno o settembre ma, in mancanza di alternative, è stato bello anche così.
Ci imbarchiamo alle 9:45 e percorriamo a passo di lumaca 6,5 Km fino a Cala Luna dove sbarchiamo alle 11:10, questa volta nella parte più settentrionale della spiaggia, laddove si aprono alcuni caratteristici "grottoni". Sostiamo all'ombra della parete rocciosa sulla quale alcuni arrampicatori stanno "giocando".
Alle 13:45 partiamo per l'ultimo tratto fino a Cala Gonone e lo percorriamo centimetro per centimetro per cercare di godere fino all'ultimo di questa esperienza. Giunti quasi a metà strada una curiosa sorpresa: avvistiamo da lontano due canoisti che vengono verso di noi. In questi giorni ne abbiamo visti ben pochi, e tutti con canoe affittate sulla spiaggia. Questi invece hanno le pagaie groenlandesi e hanno l'aria di essere canoisti un po' più seri. Mano a mano che si avvicinano vediamo che hanno due bei kayak da mare in vetroresina... sono dei nostri! Quando ci incrociamo ci salutiamo ma ognuno prosegue per la sua strada. Dopo pochi metri però ci fermiamo tutti improvvisamente: "Ma tu sei del Gruppo Canoe Roma?" - "E tu sei Ugo!". E' Ugo Paggi, lui con un barbone lunghissimo, io con il cappellaccio calato sugli occhi, non ci eravamo riconosciuti. Ugo, con la moglie, ha appena iniziato un giro sugli stessi nostri percorsi. Ci scambiamo informazioni, li salutiamo con un po' di invidia.
Alle 15:20 sbarchiamo a Cala Gonone (6,7 Km da Cala Luna). Non ci resta che recuperare l'auto e caricare tutto. Il nostro trekking è finito, abbiamo percorso circa 60 Km.
Ma fortunatamente non sono finite le vacanze, ci spostiamo nella zona Sud Ovest della Sardegna per altre pagaiate.

Valentino Romano

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20 agosto - Cala Sisine - Cala Luna - Cala Gonone (Km 13,5)
Cala Sisine
Valentino e Rossella Rossella Rossella in grotta
Rossella   L'impressionante erosione alla base della
parete di roccia
Rossella Rossella Valentino
                          
Climbers a Cala Luna
Valentino verso Cala Gonone
Rossella Cala Fuili In prossimità di Cala Gonone
     

Altre pagine di questo sito sulla stessa zona:
"Nuragolonga" - 170 Km da Arbatax a Olbia - agosto 2004

Foto Golfo di Orosei 2002

Risorse esterne:
Il Portale Sardo - Turismo e altro in Sardegna

Cooperativa Goloritzé
Turismo Baunei
Cardedu Kayak - Organizzazione Tour ed Escursioni in Kayak
Canoa e Kayak da Mare in Sardegna

 

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