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"VIVA IL DELTA!"
Due giorni in canoa nel Delta del Po
30 e 31 ottobre 2021
Per il ponte dei morti decidiamo di aderire ad un’iniziativa di AICAN gruppo lombardo-veneto: una visita guidata di due giorni nel Parco naturale Delta del Po. Partecipano principalmente le Canoe canadesi , provenienti da tutto il nord, ma ci sono anche alcuni kayak. Del GCR siamo interessati in tre: io (Paola), Roberta e Stefano e saremo i più meridionali dell’uscita.
La logistica è un po' complicata, in quanto partiamo da tre luoghi e in momenti diversi. E soprattutto decidiamo - per la prima volta per noi - di caricare tre kayak da mare sulla stessa auto: operazione che ha richiesto un buon paio di ore di prove.
L’appuntamento è a Chioggia, bella cittadina in
stile veneziano, in questo periodo neanche tanto affollata da turisti. Dopo aver
pernottato lì, ci muoviamo il 30 verso il Delta, con appuntamento all’imbarco
sull’isola di Boccasette (provincia di Rovigo). Siamo sul ramo del Po definito
“Po di Maistra”, una delle tre principali diramazioni del grande fiume. Ci
infiliamo quasi subito in canali laterali, costeggiati da canneti impenetrabili,
sfruttando una piccola area (in confronto all’intero Delta) non inclusa nelle
enormi riserve di caccia delle Aziende faunistiche venatorie, una delle
principali fonti di reddito da queste parti. Stefano e Anna, i due “locals” ci
fanno da guida; da soli non ci saremmo mai orientati in quel labirinto! E’
interessante scoprire, oltre agli ovvi aspetti naturalistici, anche la storia di
quei luoghi, ricca di aneddoti sorprendenti. La cosa più particolare è la
mutevolezza di quei luoghi nel tempo: terreni prima asciutti, si sono allagati
in seguito a piene e rotture di argini, e terreni allagati che tendono nel tempo
a insabbiarsi con i sedimenti fluviali. Alla fine abbiamo percorso 15 km.
Il secondo giorno (31 ottobre) ci imbarchiamo a Pila, molto vicino al faro
omonimo e alla linea costiera. Navighiamo sulle “Buse” (bracci naturali del
fiume) di Dritta e Tramontana, facendo il giro dell’isola della Batteria. Ci
ritroviamo a pagaiare dentro una ex azienda agricola dedicata alla coltivazione
del riso e poi allagata negli anni ‘80. E’ possibile, anche se non consigliato,
entrare anche nei ruderi degli edifici ancora in piedi e costeggiare le
estremità delle macchine agricole che spuntano dall’acqua. Facciamo poi la sosta
pranzo su un lingua di sabbia che fronteggia il mare. E’ emozionante pagaiare
nelle acque basse dell’Adriatico, dopo due giorni di fiume in un panorama
amplissimo. Noi centro-meridionali non siamo abituati a tutti questi spazi! Dopo
13 km torniamo al punto di imbarco e ci congediamo dai nostri nuovi amici dopo
aver caricato molto più efficientemente i kayak.
La giornata del 1 Novembre la dedichiamo al lento ritorno a Roma sotto la
pioggia, facendo 2 pause per visitare l'abbazia di Pomposa e la sorgente del
Tevere sul Monte Fiumaiolo.
Paola Scaramozzino
Roberta Bussadori