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"CORSICA MARE E MONTI"
Una breve vacanza per due con i kayak al seguito
Giugno 2014

 

Cinque giorni per conoscere la Corsica, per pagaiare nel suo mare pulitissimo, per vedere la neve, per sognare sui suoi fiumi e sentieri – ce la faremo?

Partiamo eccitati come due bambini, la macchina carica di tutto quanto può servire per godere delle risorse di quest’isola.

Sbarcati a Bastia, ci dirigiamo verso Ovest: attraversiamo il Desert des Agriates e mordiamo l’Ile Russe e Calvi, turistiche ma con poesia. Capiamo subito che la scelta del periodo è stata quella giusta: poca gente in giro, le strade sono quasi deserte, ci accompagnano solo i motociclisti venuti ad affrontare le curve e i ciclisti a pedalare in salita con le loro biciclette super attrezzate. Il tempo sarà magnifico per tutto il tempo, a parte qualche goccia in montagna.

Proseguiamo lungo la costa occidentale verso Sud, strade da vertigine ci portano attraverso una sequenza di montagne a picco sul mare, scogli di granito a volte taglienti a volte tondeggianti, spiagge piccole e bianche. Il mare è una pozza di cristallo che va dall’azzurro chiaro al blu profondo.

Dopo tanti ripensamenti, abbiamo deciso di portare le canoe fluviali e le mettiamo subito in mare a Galeria. Poi via ancora verso la nascosta Porto, dove il turismo ha un po’ inquinato il fascino nascosto della profonda insenatura. Sfidiamo anche la sorte facendo il giro consigliato dall’amico Pietro, da Capo di Feno lungo costa fino alla grotta col buco con la forma della Corsica, spingendoci fino al fiordo di Bonifacio e ad una magnifica e solitaria spiaggia al suo interno. Una piccola impresa, viste le condizioni del mare e soprattutto del vento, ma che soddisfazione!

E tra una pagaiata e l’altra, facciamo una passeggiata a Bonifacio, un po’ di acquisti di ghiottonerie locali, una carezza agli onnipresenti maiali e un salto in montagna. E già, in Corsica puoi pulire la canoa dalla sabbia alle 5 uscendo dall’incantevole spiaggia della Rondinara e poco dopo cenare su una terrazza affacciata sulle nevi del Monte Cinto, nell’isolata valle dell’Asco. Nevi generose che regalano torrenti limpidi ed impetuosi, con acqua sorprendentemente verde. Impossibile resistere alla tentazione di scenderne uno, il più verde di tutti, la Restonica. Risaliamo a piedi un tratto, quello che sembra il più percorribile, Giuseppe ne controlla la fattibilità e decide: si va. Si prepara ed entra in canoa, io lo seguo con la macchina fotografica e con un po’ di apprensione. Non si può andare in Corsica senza vedere la valle della Restonica e del Tavignano. Le loro acque limpide regalano momenti di vera estasi paesaggistica e… canoistica. La Restonica in solitario l’hanno fatta in pochi ed anche se l’acqua non è terrificante è pur sempre una bella emozione.

Un rapido sguardo alla costa est, dove la spiaggia domina sulla roccia (scenario meno spettacolare, forse, ma sempre bellissimo) e via verso Bastia dove il traghetto ci aspetta per tornare a casa. La macchinetta fotografica, gli occhi ed il cuore sono pieni di ricordi, torneremo senz’altro e coinvolgeremo gli amici.

Giuseppe e Roberta

     
Il Deserto Des Agriates    
  L'Ile Russe  
La falesia di Bonifacio Giuseppe sulla Restonica Giuseppe sulla Restonica
Giuseppe sulla Restonica Roberta sulla Restonica Monte Cinto (e Giuseppe)
     

 

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