Eravamo 4 amici accaldati e con la voglia di pagaiare insieme: io, Paola, Fabrizio e Rossella.

Il percorso prescelto è il tratto Civitavecchia - Capo Linaro, 18 km andata e ritorno.

Il parcheggio della stazione di Civitavecchia è incredibilmente semi vuoto anche la domenica mattina, purché prima delle 9. Ci sistemiamo quindi comodamente, colazione e poi pronti via dalla spiaggetta sottostante. Il mare è calmo e l'acqua limpida, possiamo curiosare sul fondo mentre navighiamo verso sud. Attraversiamo il porto di Riva di Traiano con attenzione e senza particolari criticità, nonostante il traffico di barche. Evitiamo i vari scoglietti affioranti,  insidiosi ma facilmente riconoscibili dalla schiumetta che il mare forma nel passarci sopra. Dopo qualche breve scalo tecnico, arriviamo al luogo dello sbarco: facciamo lo slalom tra le barchette ormeggiate a riva e arriviamo su una spiaggetta ricoperta da morbida posidonia (fantastica! Più pratica della sabbia e più confortevole degli scogli!). Non c'è nessuno, un inaspettato angolo di tranquillità nel delirio domenicale. Piazziamo gli ombrelloni e consumiamo lì il nostro pranzo e il successivo inevitabile riposino. Merita menzione la birra portata da Fabrizio e mantenuta piacevolmente fresca dalla mia borsa termica. La temperatura è veramente pesante, l'acqua è caldissima e sappiamo tutti che non è una bella cosa… Dopo il caffettino di metà pomeriggio ci imbarchiamo per il ritorno - facciamo tutta una volata verso Civitavecchia con un mare più allegro dell'andata. All'arrivo ci tratteniamo a lungo in acqua, cercando un refrigerio che non c'è.

Roberta Bussadori