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"DA SABAUDIA A SAN FELICE CIRCEO"
25 gennaio 2004
Questa è stata la
prima volta. Anzi diverse prime.
La prima uscita dell’anno che apre una nuova stagione di imprese.
La prima uscita senza una OC4, ma la prima volta che sono state usate delle
OC1 in una escursione fuori porta (così i Tiki polinesiani non avranno nulla da
rimproverarci).
La prima esperienza di qualcuno su un kayak appena comprato.
Ed infine la prima volta, e un po’ mi vergogno ad ammetterlo, che circumnavigo
il Circeo.
Non siamo in molti a partire alla volta di Sabaudia: Antonio (che sta scrivendo), Gianni, Maurizio, Marco, Meri, Danilo accompagnato da Cristina. Il tempo ha rispettato il calendario con una temperatura molto frizzante, ma il mare è calmo.
Il viaggio e l’imbarco sono a tempo di record per noi. Con i kayak e le OC1 già pronte sulle macchine e senza problemi di montare una OC4, ci troviamo alle 11.30 sulla lunga spiaggia di Sabaudia. Pochi sono i preparativi. Nei gavoni sono stivati un cambio, che in questa stagione è indispensabile, e qualche panino per la sosta prevista al porto di San Felice.
Meri e Gianni, che useranno le OC1, mendicano un passaggio per le loro poche cose. La pagaiata sotto il Circeo con la polinesiana singola li attira e li affascina, ma già temono (o tremano) per la giornata molto rigida. Si mettono in luce i limiti di questa imbarcazione: scarsità di carico e nessuna protezione contro il freddo (i piedi marmorei di Gianni ne saranno validi testimoni).
C’è un po’ di movimento intorno a Marco: lasciata la pagaia polinesiana, è alla sua prima escursione sul kayak appena ritirato il giorno precedente. Qualche spiegazione riguardo l’imbarco e poi eccolo che con sicurezza spaletta sull’ondina di risacca. La sua esperienza sulla OC1 gli permette di padroneggiare agevolmente il suo nuovo “guscio” approntando già qualche manovra di virata e appoggio.
Alle 11.45 partiamo per una piacevole passeggiata lungo i 5 chilometri di spiaggia che ci separano da Torre Paola. Appena a destra della torre entriamo in una grotta che è preludio di affascinanti esplorazioni lungo la costa del promontorio. Iniziamo il periplo e, subito “dietro l’angolo”, ci accorgiamo che la brezza che ci ha accompagnato finora è un fastidioso venticello gelido da SE che agita il mare. Ciò non toglie che il divertimento venga meno. Non c’è niente di meglio di un po’ di onda per lasciarsi cullare dentro qualche antro e farsi spruzzare da qualche soffione prodotto dal mare contro le cavità della roccia. Navighiamo sgranati ognuno con il suo ritmo ed il suo piacere di pagaiare, anche se i polinesiani soffrono un poco per le condizioni meteo non favorevoli (pagaiare contro vento e con i piedi all’addiaccio non è il massimo) . C’è chi si attarda in perlustrazioni e chi cerca riparo in calette ridossate ammirando la costa scoscesa e, per ora, selvaggia del promontorio. Occhi increduli di qualche escursionista appiedato ci guardano dall’alto dei dirupi.
Ci si avvicina al faro e l’aria ammaliante che ci ha accompagnato finora comincia a lasciare spazio allo sconcerto prodotto non tanto dalle ville che si affacciano sul mare, quanto dalle rugginose recinzioni che pretendono si delimitare spazi rocciosi riservati a chi?
Stiamo, comunque, per arrivare. Si intravede il molo del porto e la spiaggia di San Felice è ormai davanti a noi. La surfatina per spiaggiare è stata gradita da tutti. Appena scesi ci preoccupiamo di cambiarci e di consumare i panini per il giusto nutrimento. Abbiamo percorso in tutto 14 chilometri, ma con l’andatura rilassata abbiamo fatto le 14.15 tanto da chiederci se non è tardi per affrontare anche il ritorno. Gianni e Meri si danno subito una risposta ed organizzano il recupero delle canoe con Cristina che ci ha aspettato al porto. Anche io non impiego tanto a convincermi e, ritenendomi soddisfatto, mi aggrego.
Maurizio, Danilo e Marco invece, confidando nella spinta del vento, si preparano per il ritorno e alle 14.45 si imbarcano. Ci rivedremo a Sabaudia.
La giornata è al termine. Il sole sta tramontando, ma c’è ancora tempo per una CIOCCOLATA BOLLENTE al bar del corso di Sabaudia per chiudere in bellezza.
Meri sull'OC1 e Maurizio sul kayak alla partenza da Sabaudia |
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Antonio |
Gianni in posa con il promontorio del Circeo |
Nei pressi di Torre Paola |
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All'ingresso di una grotta |
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Danilo e Marco |
Maurizio |
Verso l'arrivo |
Meri nei pressi del faro |
La costa rocciosa del promontorio |
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