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TOUR DELLE CINQUE TERRE
7-8-9 giugno 2013

 

Nonostante l’estate sia in ritardo e ci sia un clima variabile andiamo alle Cinque Terre per pagaiare in un tratto di costa così importante sia dal punto di vista paesaggistico che da quello delle tradizioni marinare.

Venerdì 7 giugno - Levanto - Isola Palmaria (30 km)

Cercando di conciliare le esigenze di tutti per la partenza ci diamo appuntamento direttamente a Levanto per il Venerdì mattina alle 10.30.
La scelta di Levanto è per evitare i problemi di parcheggio e di alloggio tipici delle Cinque Terre: nel paese ci sono diversi campeggi e trovare parcheggio è possibile.
Alle 10.45 siamo già tutti arrivati, quasi un record considerando che Fabrizio & Rossella arrivavano da Roma e che Bruno viene da Vetralla; ci sono poi Luca, Lamberto, Marzio e Michela arrivati in zona la sera prima.

Nel pomeriggio c’è un appuntamento all’isola Palmaria tra 7 canoisti provenienti da ponente (noi) e 2 canoisti provenienti da levante cioè Antonio e Marco, che non potendo arrivare in tempo si imbarcheranno a Lerici.
Portate le auto al campeggio dove alloggeremo il sabato sera, ci imbarchiamo alle 11.30. Appena partiti la scogliera è subito molto bella con pareti di arenaria (come ci spiegherà Bruno il nostro esperto di geologia), il mare è calmo quindi abbiamo la possibilità di curiosare in tutte le calette.

Siamo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre con le sue aree protette, passando ai margini di una zona di ‘Classe A’ con le sue boe di delimitazione gialle, arriviamo a Monterosso, la prima delle Cinque Terre; continuiamo tra falesie bellissime, il cattivo tempo dei giorni scorsi rende attive numerose cascatelle in genere secche che danno al paesaggio un aspetto ancora più primordiale.

I paesini con le loro case colorate e le barche issate nei porticcioli sono pieni di vita marinara e noi siamo entusiasti di sentirci parte di questo mondo con i nostri kayak.

Di borgo in borgo arriviamo a Manarola dove sbarchiamo e mangiamo, abbiamo percorso 16 km.

Superati tutti i cinque paesini, la costa diventa ancora più selvaggia e rocciosa, le pareti da arenaria diventano di bianco calcaree e, di conseguenza, ci sono grotte. Sono tante, una in particolare si percorre con un corridoio di circa 50 m nell’oscurità per poi uscire da un’altra grotta! Questo tratto di costa offre pochi approdi e deve essere affrontato con mare calmo, noi proseguiamo con un’onda leggera che ci spinge dolcemente.

Arriviamo nei pressi di Portovenere, dove lord Byron cercava ispirazione contemplando onde e grotte. Nel paese facciamo una bella pausa con visita alla bellissima chiesa di San Pietro situata proprio sulla punta del promontorio roccioso. Le rocce battute dal vento, il sole ormai basso, la chiesa aggrappata alla scogliera creano davvero un’atmosfera magica, la stessa che ha ispirato Byron e anche Montale, quest’ultimo a questa chiesa ha dedicato la poesia "Portovenere"

Da Portovenere attraversiamo il canale di circa 700m che separa il paese dall’isola Palmaria e sbarchiamo; dopo cinque minuti arrivano Antonio, Marco ed Enzo canoista di Lerici che si unisce a noi.

Abbiamo pagaiato per 30 km, io avevo un po’ bluffato sulla camminata da fare per raggiungere l’ostello: circa 30 minuti per fare i 180m di dislivello in un sentiero denominato ‘strada dei condannati’, il nome non è incoraggiante, ma dopo un primo momento di stupore e con qualche perplessità i valorosi canoisti si mettono in marcia.

L’isola è il posto ideale del canoista: ci abitano solo 40 persone, è piccola ma piena di animali, con scogliere ripide nel lato occidentale.

L’ostello è un posto molto bello ricavato dentro un antico forte con tanto di feritoie e di bandiera della Repubblica Marinara di Genova che sventola. Marco l’ha definito così: “L'ostello dell'Isola Palmaria che ci ha ospitato rappresenta un esempio di come alcune strutture si possono convertire per finalità ecologiche a basso costo”.

Pernottiamo per 16 euro in camerata ed abbiamo l’uso di una grande cucina attrezzata, Marco si mette al lavoro per fare una grande carbonara, Lamberto cucina le salsicce, Michela prepara l’insalata e siamo pronti per una bella cena.

Nell’enfasi di preparare, dopo aver servito la pasta, ci accorgiamo di aver sbagliato i calcoli e di aver apparecchiato per una persona in più, dopo lo stupore iniziale, ci guardiamo e, con una sorta di tacito accordo, decidiamo di lasciarlo lì per tutta la serata in nome di una persona che sarebbe venuta e che invece non è con noi.

Sabato 8 giugno - Isola Palmaria - Levanto (30 km)

Facciamo una bella colazione con un numero impressionante di crostate preparate dalle varie mogli, figlie ed amiche.

Marco e Antonio si imbarcano alle 9.00 insieme ad Enzo per fare il giro dell’isola Palmaria e un salto a quella di Tino (circa 9 km); poi, dopo essersi congedati da Enzo, fanno rotta verso Levanto.

Il gruppo si imbarca alle 9.40, il cielo è un po’ meno assolato del giorno prima e c’è un po’ di vento, una giornata meno estiva del giorno precedente ma il mare rimane sempre calmo e piacevole.

Ripercorriamo la costa del giorno prima ma stavolta ci fermiamo a Riomaggiore per pranzo e dopo a Vernazza (dove ci riuniamo con Antonio e Marco).

La sera ce ne andiamo al campeggio a Levanto e poi tutti in pizzeria.

Domenica 9 giugno - Levanto - Framura - Levanto (9 km)

Il giro è stato fatto, come previsto alcuni preferiscono mettersi in viaggio dalla mattina, altri preferiscono una passeggiata turistica nel paese. Solo Marzio, Marco e Antonio si fanno una piacevole pagaiata fino a Framura (circa 4.5 km) nei pressi della quale c’è una caletta con rocce color tabacco e vegetazione davvero bella.

Il vento sta aumentando e minaccia pioggia, si effettua quindi un veloce ritorno con vento contrario di circa 15 nodi e mare formato. Allo sbarco inizia a piovere. Poco male, alle 13 tutti in viaggio per Roma.

 

  Venerdì 7  
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
 
     
  Sabato 8  
     
     
     
     
     
     
 
     
  Domenica 9  
     
   
     
     

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dal 26 al 20 agosto 2010: "RADUNO GENOVA - RAPALLO"

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