www.gruppocanoeroma.it > Canoa e Kayak in Mare


"ISOLA DI CAPRAIA (LI)"
21 e 22 maggio 2005

 

 

L'arrivo della stagione estiva non poteva essere salutato dall'Outrigger Team del Gruppo Canoe Roma in modo migliore: la partecipazione al Raduno dell'isola di Capraia, magistralmente organizzato da Luciano Belloni.
Antonio, Marco, Antonello, Valentino, Betty, Piero, Licia e Tommaso partono da Ostia il venerdì pomeriggio mentre Duilio e Francy partiranno più tardi: ci ritroveremo tutti a Livorno dove qualcuno dormirà nell'ostello di "Villa Morazzana" e altri in camper. Il sabato mattina ci ritroviamo tutti alle 7:15 al Porto Mediceo per l'imbarco, previsto per le 8:30. Qui incontriamo Luciano attorniato dagli altri partecipanti al raduno, 75 canoisti con una cinquantina di kayak tra singoli e doppi provenienti un po' da tutta Italia: un colpo d'occhio notevole, la banchina è letteralmente invasa dai colori delle nostre canoe.

Il viaggio in traghetto dura due ore e mezzo e alle 11:00 sbarchiamo sull'isola. Capraia si trova più vicina alla Corsica che all'Italia: Capo Corso è infatti a circa 16 miglia mentre l'Isola d'Elba è a 20 miglia. Questo isolamento, insieme al fatto che l'isola è stata fino al 1986 sede di una colonia penale, hanno fatto di Capraia uno degli angoli più incontaminati del Mediterraneo e il suo territorio fa parte dal 1989 del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Gli abitanti nel periodo invernale sono poco più di cento e le case sono distribuite tra il promontorio ai piedi del Forte di San Giorgio e il porto (uniti dall'unica strada asfaltata dell'isola, lunga 800 metri) mentre i restanti 20 kmq sono disabitati e selvaggi se si eccettuano le costruzioni abbandonate dell'ex colonia penale disseminate sulla parte settentrionale di Capraia.

Scesi dal traghetto montiamo le tende nel camping "Le Sughere" e andiamo subito a montare la nostra OC4 per essere puntuali all'appuntamento con tutti gli altri per fare il periplo dell'isola. Intorno alle 13:30 ci imbarchiamo: Antonio, Valentino, Piero e Betty sulla OC4, Marco, Antonello, Duilio e Francy sui loro kayak. Insieme ad altre coloratissime 50 canoe ci dirigiamo subito verso nord. La giornata è veramente stupenda, il mare è calmo, una brezza leggera mitiga la temperatura quasi estiva e si pagaia molto piacevolmente in gruppo costeggiando Punta del Vecchiaione, Cala della Mortara (dove c'è l'unica vera spiaggia dell'isola, sottoposta però ai "capricci" del mare: il Grecale porta via la sabbia lasciando i ciottoli, il Libeccio la riporta) fino a Punta della Teglia, estremità settentrionale dell'isola. Proseguiamo quindi lungo la costa occidentale concedendoci numerose soste nelle cale più belle e in alcune delle grotte che si aprono nella scogliera. All'orizzonte, attraverso la foschia, si intravede la Corsica. Procediamo in gruppo scortati dal gommone della Guardia Costiera che ci accompagnerà per tutto il tragitto. Scivoliamo su un mare dai mille colori sotto un cielo azzurro dove svolazzano indisturbati gabbiani reali e cormorani e, superate Punta della Seccatoia, Punta della Manza, Punta del Reciso, l'isola Peraiola, Cala del Vetriolo e Punta del Trattoio, arriviamo a Punta dello Zenobito sovrastata dall'omonima torre, che è il punto più a sud di Capraia. Appena superata la Punta si apre la spettacolare Cala Rossa che è la parte interna del condotto del vulcano che ha dato origine all'isola. Continuando verso nord-est costeggiamo lo Scoglio del Gatto, Punta del Turco, lo Scoglione, Cala del Ceppo, Cala dello Zurletto, Punta della Bellavista e infine Punta del Fanale dietro la quale c'è di nuovo il porto dove arriviamo intorno alle 18:00 dopo circa 25 km di percorso.

A cena ci ritroviamo tutti insieme in allegra compagnia in una grande tavolata nel ristorante del campeggio.

La domenica è segnata dalla variabilità del tempo: il sole va e viene, c'è un forte vento di Libeccio. Marco, Antonio e Antonello decidono di fare di nuovo il periplo dell'isola insieme ad altri numerosi kayakers (questa volta in senso orario), altri vanno in giro per le vie del paese, Valentino e Francy si lanciano in un'escursione a piedi di 5 ore tra sterminate fioriture di elicriso che li porterà fino alla quota di 420 m slm del Monte Le Penne dove saranno ricompensati con una spettacolare vista sulla Corsica (si vede la neve sulla cima del Monte Cinto), sulla costa toscana, sull'isola di Gorgona a nord e sull'Elba e Montecristo a sud.

Alle 18:00 l'imbarco per rientrare a Livorno. Il viaggio in traghetto trascorre in piacevole compagnia di nuovi amici che speriamo di incontrare nuovamente, magari proprio a Capraia. Sul molo del porto di Livorno gli ultimi saluti e soprattutto il ringraziamento a Luciano Belloni per l'ottima riuscita di questo raduno.

 

 
guarda le altre foto...

 

Torna indietro

 

Home

Privacy e Cookie Policy