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ISOLA DI CAPRAIA
Tre giorni tra mare, terra e cielo
31 maggio - 2 giugno 2014

 

E' finalmente arrivato l'appuntamento più atteso del nostro "CanOario" marino del 2014: l'uscita all'Isola di Capraia, dove non eravamo più andati dal lontano 2005. Venerdì 30 partiamo, come al solito in piccoli gruppi, da Roma per ritrovarci a Livorno, da dove parte il traghetto Toremar per l'isola.
Durante il viaggio per Livorno un guasto che costringe Rossella e Valentino a lasciare l'auto nei pressi di Montalto di Castro viene in quattro e quattr'otto superato caricando i loro kayak e tutto il materiale sulle auto di Giovanni e di Antonio: anche in questo si vede la forza di essere un "gruppo". Proseguiamo così su due auto (Luca, Giovanni, Rossella, Valentino, Antonio e Adriana) e in serata arriviamo a Livorno dove, dopo un rapido sopralluogo al Porto Mediceo per verificare la logistica per l'indomani mattina, ci sistemiamo nel camping "La Pineta". Qui ci aspetta Luigi, partito qualche ora prima di noi, con una graditissima sorpresa: pasta al tonno, formaggi e insalata. Marzio, Michela, Sergio, Claudio e Cetti, che avevano la possibilità di partire in mattinata, sono invece già a Capraia avendo potuto approfittare del traghetto delle 15:00: li sentiamo al telefono e li invidiamo un po'.

 

Adriana Papetti

Antonio Angelo

Cetti Torre

Claudio Rech

Giovanni Giacobbe

Luca Corazza

Luigi Basilici

Marzio Pistilli

Michela Bagatella

Sergio Napoleoni

Rossella Spano

Valentino Romano

Sabato 31 maggio
Il sabato mattina sveglia all'alba: il traghetto parte alle 8:00 e bisogna smontare le tende, raggiungere il Porto Mediceo, lasciare i kayak e tutto il materiale, comprare i biglietti e andare a parcheggiare le auto. Tutto fila liscio e mentre gli "autisti" portano le auto al parcheggio nei pressi del "Mercatino Americano" (a pagamento circa 8 € al giorno, 10' a piedi dal Porto Mediceo - inutile cercare parcheggi gratuiti, sono tutti "solo residenti" e con multa sicura), gli altri provvedono all'imbarco dei kayak sul traghetto (indispensabile il carrellino).
Alle 8:00 il traghetto si stacca dal molo e noi siamo tutti a bordo. La giornata è un po' grigia ma migliora mano a mano che ci avviciniamo a Capraia, dove arriviamo alle 10:45. All'arrivo nel porto i nostri amici ci salutano dal kayak: non hanno resistito alla tentazione di metterli in acqua.
Una volta sbarcati raggiungiamo il Camping "Le Sughere", vicinissimo al porto, dove montiamo le tende.

Alle 13:00 siamo tutti sulla piccola spiaggia del porto e, dopo uno spuntino, ci imbarchiamo alle 13:30 per fare il periplo dell'isola (vedere il "box" più avanti per le regole di navigazione a Capraia) accompagnati nel primo tratto dal simpatico Paolo, che gestisce un'attività di noleggio SUP sull'isola e che è disponibile a dare informazioni ai canoisti che ne abbiano bisogno (3927951508 capraiasup@gmail.com). Anche in considerazione della direzione da cui proviene una leggera brezza, optiamo per il giro dell'isola in senso orario.
Usciti dal porto navighiamo quindi in direzione Sud e percorriamo la costa superando Punta della Fica, Cala dello Zurletto fino alla più pronunciata Punta della Civitata. Superata Cala del Ceppo eccoci a Punta del Capo e, successivamente, allo Scoglione. Il mare è appena appena mosso, la temperatura estiva, il cielo azzurro: davanti alle prue dei nostri kayak il profilo dell'Isola d'Elba. Superata Punta del Turco entriamo in uno dei posti più insoliti e affascinanti tra tutti quelli in cui abbiamo mai navigato, Cala Rossa; la cala è la parte interna dell'antico vulcano dello Zenòbito e il contrasto tra le rocce grigie e quelle rosse è qualcosa di spettacolare che ci induce a sostare per un po'. Ripreso il cammino superiamo Punta dello Zenòbito (il punto più a Sud di Capraia, 8,5 Km dal porto), sovrastata dalla torre omonima e ci affacciamo sul versante Ovest dell'isola. Qui il mare è piatto e percorriamo in tutta calma la costa, che su questo versante è ancora più alta e strapiombante. Superiamo Cala del Moreto, ci affacciamo nella Grotta della Foca, arriviamo a Punta del Trattoio (12,5 Km dalla partenza). Da qui, tenendoci distanti dalla costa, ci dirigiamo direttamente verso Punta della Manza godendoci da lontano la bellezza della parte più selvaggia e solitaria dell'isola; alla nostra sinistra, vicinissima, la Corsica. Giunti a Punta della Manza ci avviciniamo di nuovo alla costa e la percorriamo con una leggera brezza contraria che proviene da NordEst, superando Punta della Seccatoia e Punta del Cavallo, fino a Punta della Teglia (il punto più a Nord dell'isola, 20,0 Km dall'imbarco). Superate Cala della Mortola, Punta del Vecchiaione e Punta di Porto Vecchio, alle 17:45 eccoci di nuovo al punto di partenza. Abbiamo percorso complessivamente 22,6 Km.
Cena in pizzeria, da dimenticare. Dopo cena passeggiata in paese.

LA NAVIGAZIONE IN KAYAK ALL'ISOLA DI CAPRAIA (ATTENZIONE: NUOVE REGOLE AGGIORNAMENTO DAL 22/09/2018 - LEGGI QUI)

L'Isola di Capraia fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, istituito con DPR 22/07/1996. Per quanto riguarda le Aree a mare, intorno all'Isola si distinguono una Zona Libera (senza alcun particolare divieto), una Zona 2 "di protezione" con divieti e restrizioni che non riguardano il canoista e una Zona 1 "di tutela integrale" che prevede il "divieto di navigazione, accesso, sosta e ancoraggio di navi, imbarcazioni e natanti di qualsiasi genere e tipo salvo quanto disposto dall'Ente Parco per i soli residenti e per i proprietari di abitazioni nelle isole di Capraia, muniti di autorizzazione dell'Ente Parco". Quindi nella Zona 1 non si può entrare neanche a nuoto (!!) mentre è invece consentita la navigazione, anche a motore, ai residenti (in pratica alle agenzie che organizzano il giro dell'isola in barca a motore).
La Zona 1 comprende il tratto di circa 3,5 Km della costa Ovest che va da Punta della Manza a Punta del Trattoio e si estende in mare per una distanza di 1000 metri dalla costa (anche se questo è indicato in modo molto impreciso nel DPR istitutivo del Parco, tuttavia l'area viene individuata in tal modo sulle carte nautiche). E' da notare che la Zona 1 NON è segnalata in alcun modo: non ci sono le grandi boe gialle che solitamente delimitano tutte le altre Aree Marine Protette italiane né alcun tipo di segnalazione a terra. Ci si chiede quindi come potrebbe fare il bagnante o il piccolo diportista ad accorgersi di essere entrato nella zona vietata: va bene che la legge non ammette ignoranza ma richiedere a un nuotatore o a un canoista di portare con sé sestante e carta nautica per individuare le coordinate della Zona 1 per evitare di trasgredire il divieto forse è un po' troppo...

Insomma, come al solito nel nostro povero Paese, bisogna arrangiarsi e ognuno si regolerà come meglio crede. Resta comunque il fatto che fare il periplo dell'isola è comunque consentito, basta tenersi a 1.000 metri dalla costa nel tratto che va da Punta della Manza a Punta del Trattoio, magari ammirando da lontano l'isola e le barche a motore degli autorizzati che allegramente sfrecciano all'interno della Zona 1 "di tutela integrale"...

Altra problematica che interessa il canoista è quella relativa alla mancanza di sbarchi intermedi: bisogna quindi essere consapevoli che il giro dell'isola va fatto senza alcuna possibilità di scendere a terra per tutti i circa 24 Km del percorso. L'unico punto di sbarco è a Cala della Mortola, dove c'è una particolare spiaggia "elusiva" (cioè a volte di ciottoli, altre di sabbia, a seconda delle condizioni del mare nei giorni precedenti) ma, per la sua posizione a circa 2 soli Km dalla partenza (o dall'arrivo), è praticamente inutile per "spezzare" il percorso.

Domenica 1 giugno
Oggi niente kayak, si va a piedi. Il fascino di questa isola, più vicina alla Corsica che all'Italia, non si esaurisce infatti nella bellezza del suo mare e della sua costa ma si completa con il suo entroterra pressoché incontaminato e verde di macchia mediterranea. L'isola, sede di una colonia penale fino al 1986 e dal 1996 parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, è un vero paradiso per chi ha voglia di esplorarla camminando lungo la fitta rete di sentieri che la percorrono. Gli abitanti nel periodo invernale sono poco più di cento e le case sono distribuite tra il promontorio ai piedi del Forte di San Giorgio e il porto (uniti dall'unica strada asfaltata dell'isola, lunga 800 metri) mentre i restanti 20 kmq sono disabitati e selvaggi se si eccettuano le costruzioni abbandonate dell'ex colonia penale disseminate sulla parte settentrionale di Capraia. In una spettacolare giornata finalmente estiva ci incamminiamo quindi per raggiungere, dopo essere passati vicino allo Stagnone (unico specchio di acqua dolce di tutto l'Arcipelago Toscano), la quota di 420 m. sul livello del mare (e che mare!) di Monte delle Penne. Lungo il percorso che in circa due ore e mezza ci porta in vetta camminiamo in una macchia mediterranea incontaminata mentre lo sguardo si affaccia sui panorami che si aprono all'orizzonte: la costa toscana, l'Isola d'Elba, Montecristo, Gorgona, la Corsica. Sostiamo a lungo in vetta prima di affrontare la discesa per un percorso diverso che, attraversando la zona della vecchia colonia penale ricca di testimonianze del passato dell'isola, si chiude ad anello riportandoci al porto. Durata del percorso 5h30', compresa un'ora di sosta in vetta.

Dopo una meritata doccia, passiamo il pomeriggio chi in spiaggia, chi a zonzo per il paese mentre Antonio organizza una eccellente cena per tutti. Giovanni e Luca, i "golden boys" del gruppo, ci salutano e si imbarcano sul traghetto delle 18:00 perché devono rientrare a Roma.

Lunedì 2 giugno
Anche oggi la giornata è splendida, a dispetto del meteo che nei giorni precedenti alla nostra uscita a Capraia prevedeva temporali, burrasca e nubifragi (tanto da convincere qualcuno a non partire). Si va di nuovo in kayak e faremo il periplo dell'isola in senso antiorario. L'inversione della direzione e la luce della giornata (dovuta anche al diverso orario di imbarco) ci fanno apparire il percorso fatto solo l'altro ieri come una nuova escursione. Ci imbarchiamo alle 9:40 costeggiando verso Nord. Poco dopo, Valentino sbarca a Cala della Mortola per lasciare, come ormai facciamo sempre dove avremmo voluto pagaiare con lui, un piccolo ricordo di Carmine. La pagaiata prosegue in tutta calma sul mare liscio come l'olio fino ad arrivare a Punta della Manza, dove ci raggruppiamo prima dell'inizio della Zona 1. Luigi e Cetti tornano al porto mentre Antonio, Claudio, Marzio, Michela, Rossella e Valentino proseguono nel periplo, passando oggi "un poco" più vicino alla costa. Alle 12:50 siamo a Punta dello Zenòbito, alle 14:10 sbarchiamo nel porto di Capraia. Oggi abbiamo allungato un po' il percorso e il GPS segna 23,5 Km.

Abbiamo tutto il tempo per smontare le tende e per goderci un po' di relax prima di salire sul traghetto alle 18:30. Alle 20:45 l'arrivo a Livorno, i saluti, il rientro a Roma.

Link utili:
Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
DPR 22-07-1996 Istitutivo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (PDF)
Toremar Traghetti
Camping "Le Sughere" - Capraia

 

Sabato 31 maggio: Periplo di Capraia in senso orario
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
   
     
Domenica 1 giugno: Trekking
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
   
     
Lunedì 2 giugno: Periplo di Capraia in senso antiorario
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     

 

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