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ARGENTARIO IN CANOA
13 giugno 2010

E’ una bella giornata di sole, c’è un po’ di foschia ma tutto sommato le previsioni sono corrette. Ci imbarchiamo dalla spiaggetta di Santa Liberata, dove il tombolo della Giannella - la più settentrionale delle lingue di terra che uniscono l'Argentario alla costa toscana - si salda al promontorio vero e proprio, pronti per affrontare 30 lunghi Km di mare. E’ un po’ di tempo che non vado in mare e diciamo che non sono proprio rilassata, gli altri li vedo tutti belli sorridenti e si parte spediti. Il mare è calmo e la costa splendida. Attraversiamo punti di acqua cristallina di un azzurro cielo meraviglioso. La costa alta con le rocce frastagliate è uno spettacolo unico. A tratti la roccia si ripiega su se stessa come se fosse pasta sfoglia. In mezzo a tanta bellezza della natura vediamo anche qualche bella casetta di qualcuno che ha deciso di farsi un “piccolo rifugio” proprio lassù sulla scogliera .. che panorama !!

Man mano che andiamo avanti la stanchezza si inizia a fare sentire, sono le 12.30 passate e dovremmo fermarci per il pranzo, il cielo si è aperto e si sta alzando un po’ il vento. Ci si ferma per il pranzo sulla spiaggia delle Cannelle, piena di ombrelloni, vicino un chiosco e un albergo, e poco sotto la torre. L’immagine che devono aver avuto i bagnanti dalla spiaggia deve essere sembrata irreale.. un folto gruppo di canoisti variopinti che hanno invaso il loro bagnasciuga e si sono insinuati, con il loro carico ingombrante, tra i giochi dei bambini e gli asciugamani stesi a terra .. sembra un arrembaggio dei pirati!!

Dopo la pausa pranzo, e per alcuni un tuffo in acqua, si riparte. Il vento comincia a farsi sentire con raffiche improvvise. Lungo la scogliera un aneddoto curioso: Nino si avvicina a due ragazzi che stanno pescando chiedendo informazioni sul pesce e uno dei due pescatori gli chiede “ma che fate?” e Nino “facciamo il giro del Promontorio dell’Argentario..” e il pescatore “.. ma voi siete pazzi !!” Forse un pizzico di follia in fondo c’è in quello che facciamo.. ci ho pensato un attimo dopo…

Giulio mi dice che siamo quasi arrivati e che aldilà delle rocce il mare si calma.. abbiamo già fatto la maggior parte del percorso e almeno io sono stanca, le spalle iniziano a fare male, e le raffiche di vento improvvise aumentano e faccio fatica a controllare la pagaia e la fifa!!

Giriamo l’angolo come dice Giulio.. e sorpresa.. il vento non si calma anzi iniziamo a ballare tra cavalloni che a me, che li affronto per la prima volta, sembrano enormi. Le onde vengono da tutte le direzioni e il vento a volte alle spalle mi fa scivolare in avanti, a volte arriva fortissimo di fronte tanto che riuscire a vincere la sua forza e mandare la canoa in avanti mi sembra impossibile. E poi le raffiche di lato .. la paura di rovesciarmi è tanta, non guardo altro che la punta della canoa e cerco di restare calma e non farmi prendere dal panico.. ma il panico c’è e tanto .. l’unica cosa che penso è “non mi devo rovesciare”. Ogni tanto dietro le onde vedo riaffiorare le canoe di chi ho di fronte. Penso a Maria Pina che come me è una new entry, e vedo Rossella e il doppio di Duilio e Francy che vanno spediti, e vedo Giulio .. lo ammetto in quel momento quante gliene ho dette !!! Ho pensato anche di fermarmi a porto Ercole.. e non sono stata l’unica ho saputo dopo! Ad un certo punto la canoa va completamente verso l’esterno, sono veramente in difficoltà, faccio uno sforzo immenso per andare avanti e sto per mollare.. quando Antonio, come un angelo custode, mi si affianca a destra e mi dice qualcosa .. ho ripreso la forza e sono riuscita a recuperare la direzione!! Grazie Antonio!

Alla fine siamo tutti sbarcati sulla grande spiaggia della Feniglia dove ci attendono Marina, Barbara e la piccola Valentina … sani e salvi !!! Il tratto brutto è stato breve ma è sembrato durare un eternità!

In fondo in fondo un po' folli siamo se dopo una giornata così, sbarchiamo, ci asciughiamo e diciamo “beh quando si riparte?”.

Barbara Picconi

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