L’escursione è iniziata dalla spiaggia di Santa Liberata, con condizioni meteo marine ideali. Dopo aver costeggiato l’insenatura di Porto Santo Stefano, ci si è concessi una breve sosta a la Cacciarella. L’itinerario è divenuto poi più interessante e impegnativo per due motivi. Il primo per il cambio di scenario, con la costa che diviene alta e articolata. Il secondo motivo è il mare, che inizia a incresparsi e ad agitarsi. Il moto ondoso è comunque gestibile con picco di onda di 30-40 cm. Si decide di puntare a Cala del Gesso per godere della gelida acqua cristalina e della vista dell’Isola del Giglio.

Durante la lunga sosta il vento ha cominciato a soffiare più forte, ingrossando ulteriormente il mare. Si decide quindi di tornare al punto di partenza, affrontando onde di 80 cm, che per il primo tratto giungono parallele alla rotta. Il punto di maggiore difficoltà lo affontiamo in prossimità di Punta Cala Grande. Poi però l’audacia viene premiata con la vista del Faro di Punta Lividonia e l’entrata in acque più calme. Le energie non sono finite e la navigazione nell’ultimo tratto è particolarmente fluida. Il kayak scivola con il mínimo sforzo, rompe la superficie dell’acqua e avanza liberamente. Abbiamo riacquistato la completa padronanza del mezzo, si rientra con la sensazione di essersi  spinti un po’ oltre, almeno per alcuni di noi!   (Partecipanti: Paola, Elisa, Rossella, Fabrizio, Marco)

Elisa Distefano