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LA PAGAIATA

Il seguente materiale è un estratto dell’edizione del 1995 di KANU culture di Steve West.

Le informazioni contenute sono tutelate dai diritti d’autore e riprodotte su autorizzazione dell’editore. La traduzione in italiano, gentilmente autorizzata da Steve West, è stata curata da Rossella Spano per
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 La revisione del testo è a cura di Valentino Romano.
Ti raccomandiamo vivamente la lettura delle diverse annate di Kanu culture.
Per maggiori informazioni visita la pagina Web
www.kanuculture.com


La tecnica di pagaiata non è una materia definita quanto, piuttosto, un insieme di teorie e opinioni. Tuttavia nel corso degli ultimi anni, durante i quali gli sport da pagaia hanno assunto un profilo di maggiore professionalità, si sono avuti degli studi più approfonditi delle meccaniche che stanno alla base delle tecniche di pagaiata efficiente, riguardanti qualsiasi tipo di imbarcazione da pagaia. Jason Somerville - Kimlin del "Mooloolaba Outrigger Canoe Club", già membro del "Outrigger Australia" e uno dei più accreditati ed esperti pagaiatori di outrigger in Australia, delinea ciò che attualmente viene indicato come l’uso più efficiente di corpo e pala.

Una tecnica efficiente è la chiave per fare canoa outrigger in modo piacevole ed essere veloci. Chi partecipa a gare di maratona e outrigger e deve non solo sopravvivere a gare di più ore ma arrivare fino in fondo con forza, ha imparato bene il modo di raggiungere una pagaiata efficiente.

In qualsiasi sport di resistenza l’efficienza è la chiave per ottenere i migliori risultati col minimo sforzo e tra tutti le gare di la canoa, outrigger e maratona considerano l’efficienza come il massimo incentivo. Osservando una gara di canoa si noterà che chi è in testa procede in modo apparentemente rilassato e tuttavia va veloce. Talvolta sembra che non stia faticando molto. Le squadre che seguono procedono più lentamente ma sembra che fatichino più dell’equipaggio in testa. Cosa succede? I leader hanno una canoa molto più veloce? Il fatto è che hanno una tecnica molto più efficiente di quella delle squadre che stanno battendo.

Le gare di canoa outrigger sono uno sport di resistenza. I leader di una gara di sci di fondo o un corridore di maratona o triathlon sembrano scivolare col minimo sforzo. Si muovono il minimo indispensabile, senza perdere energia preziosa. Da qui la regola degli sport di resistenza: lavorare duro non significa che andrai veloce!

Puoi prendere la pagaia e attaccare l’acqua, tendendo ogni muscolo del tuo corpo, sollevando schizzi d’acqua dietro di te, oppure puoi infilare la pala di taglio nell’acqua, ancorandola in modo sicuro e usando tutto il tronco, tirando in modo calmo e regolare e ottenere così risultati decisamente migliori.

Una buona tecnica non solo permette di risparmiare energie ed essere veloce, ma è facile da imparare perché è semplice. Una parte del processo di apprendimento consiste nell’avere un’immagine chiara in mente di come un pagaiatore faccia muovere la canoa sull’acqua.

La canoa viene tirata in avanti attraverso l’acqua e su fino alla pagaia, che agisce da ancora dentro l’acqua (come un alpinista che si arrampica con la piccozza). La canoa viene tirata in avanti, non spinta.

 

All'inizio della pagaiata allungati in avanti quanto più è possibile
 senza piegare o ruotare la vita.

Se terrai a mente questo principio supererai uno dei maggiori problemi tecnici della maggior parte dei canoisti, che consiste nel cercare di far procedere la canoa facendo entrare la pagaia in acqua in un punto che è troppo arretrato e continuando la pagaiata fino ad un punto che è troppo posteriore.

Tirare e non spingere la canoa attraverso l’acqua, allungarsi in avanti al massimo (senza piegare o ruotare la vita) all’inizio della pagaiata e terminare la pagaiata appena prima che la mano più bassa raggiunga l’anca.

Usa il corpo nella pagaiata. La maggior parte dei pagaiatori usano solo le braccia, cercando di generare tutta la potenza con i bicipiti e i tricipiti, che sono muscoli relativamente piccoli, invece di usare, insieme a questi, i muscoli del tronco che sono molto più grandi e capaci.

Tenendo la pagaiata sempre anteriore, riuscirai a restare piegato leggermente in avanti e ruotando sulla spina dorsale userai i muscoli addominali e dorsali. Abbassando la spalla che si trova più in basso e compiendo insieme una rotazione, sarai in grado di estendere e tirare col braccio attraverso l’uso del muscolo gran dorsale. L’uso dei muscoli più grandi e forti del dorso è uno dei segreti di chi conduce la gara e giunge al traguardo apparendo meno distrutto degli altri concorrenti rimasti indietro.

Una volta appresa questa tecnica di come usare i gruppi muscolari per riuscire a pagaiare a lungo e con forza, è necessario anche imparare le tecniche relative all’ingresso ed uscita della pagaia dall’acqua: introdurre la pala in modo preciso e netto, farla uscire in modo preciso e netto e recuperarla con calma e in modo fluido.

Inserire la Pala

Non attaccare né colpire l’acqua ma posizionare la pala nell’acqua in modo preciso e netto. Non cominciare la pagaiata prima che la pala sia dentro l’acqua (provocherebbe la formazione di una cavità impedendo di ottenere il massimo della potenza dalla pagaiata). L’inizio di una buona pagaiata consiste nell’inserire la pala in modo netto e silenzioso. È anche importante che il braccio più basso sia completamente steso e dritto.

Tirare la Canoa fino alla Pala

Ancorare stabilmente in profondità la pala prima di tirare; tirare in basso e diagonalmente con la mano superiore e in basso e indietro con la mano inferiore, mantenendo i gomiti bloccati.

Se la pala viene inserita di taglio e in modo preciso e affondata completamente nell’acqua, si otterrà un ANCORAGGIO solido dal quale poter tirare la canoa. A questo punto siamo arrivati alla parte più importante della pagaiata, dove l’obiettivo è quello di spostare, facendo leva, sé stessi e la canoa in avanti fino al punto di ancoraggio della pagaia. La parte più bassa del corpo deve essere posizionata saldamente in canoa, così da trasferire completamente l’energia dalla pagaia alla canoa. Per lo stesso motivo bisogna evitare qualsiasi movimento aggiuntivo delle braccia, perché assorbirebbe o devierebbe parte dell’energia utilizzata per muovere la canoa in avanti. Ciò implica che le braccia vengano tenute nella posizione d’ingresso, oscillando verso il basso e diagonalmente dalle spalle. Bisogna cercare di spingere verso il basso e in diagonale con la mano superiore e tirare in basso e indietro con la mano inferiore, in modo fluido e uguale. Guardare le mani per assicurarsi che durante la pagaiata si muovano insieme, allo stesso ritmo, e non una più veloce dell’altra.

Terminare la pagaiata subito prima che la mano inferiore raggiunga l’anca.


Suggerimenti Utili

 


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