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FIUME VOMANO
(parte finale del 2° tratto)
11 gennaio 2008

 

Venerdì 11 gennaio 2008, sono settimane che attendiamo notizie in merito alla possibilità di discendere qualche fiume… e già! è un pò che siamo a corto d’acqua. Questa situazione ci ha costretto a trasferte sempre più lunghe, fino a 700 km in un giorno per poter discendere qualche chilometro di fiume! Cosa non si farebbe per le proprie passioni!!!

Già ci si stava organizzando per una mezza giornata a Magliano ed una discesa domenicale sul Velino… quando… lo “Spirito guida” invia sul forum una e-mail a dir poco strabiliante… forse c’è acqua sul Vomano!!!

Inizia il tam tam di telefonate ed in men che non si dica, anche se non ci sono certezze, si forma un gruppetto! Appuntamento alle 8.00 parcheggio “La Rustica”.

Sono in fibrillazione, sono circa due anni che aspetto di poter scendere nuovamente questo fiume e finalmente ci siamo!

Il sabato mattina, tutti puntuali all’appuntamento, il “Calabrese” arriva perfino in anticipo, si formano gli equipaggi e si parte.

Ricordo la prima volta che sono andato sul Vomano per scendere il 3° tratto, il livello di ansia prima dell’imbarco era al limite della gestibilità, poi allo sbarco solo gioia ed una grande soddisfazione… ora tutto è diverso ho solo una gran voglia di entrare in acqua anche per verificare il miglioramento su di un tratto impegnativo che però ho già percorso.

Raggiunta la destinazione si decide per una piccola variante… si scenderà la parte finale del 2° tratto e se siamo veloci anche tutto il 3°… ed ecco che la tensione sale… non come la prima volta ma è comunque alta! Il livello dell’acqua è medio, la giornata soleggiata e noi siamo carichi ed anche un po’ tesi. Solo Maurizio ha disceso questo tratto ma ormai sono passati molti anni, Yomo è sempre sbarcato dove noi ci imbarcheremo, Daniela, Roberto, Paolo (che è alla prima discesa con noi) ed io non lo abbiamo mai affrontato prima d’ora ed il nome non è che ci tranquillizzi molto (ex tratto dei sifoni)!!! Comunque ormai siamo in gioco… si parte!!!

Da subito si capisce che la discesa sarà lunga, i passaggi sono impegnativi, vanno ispezionati e poi ci sono le sicure da approntare, siamo in sei ed il fiume è tosto!

Salti, slalom tra grossi massi, rapide con pendenza notevole… è una figata!!!

Dopo poco il fiume inizia a farci capire che non si scherza ed iniziano i “bagni”, prima Daniela, poi Roberto e poi è il mio turno… e già il Fenomeno fa il bagno! Un salto non impostato alla perfezione e giù a testa sotto, la canoa che torna con la punta verso monte e sbatte alla base del salto, la sensazione di trovarsi nella zona di ritorno e la testa che per un momento non regge la tensione… l’eskimo? manco l’ho provato ed in un attimo sono fuori! Comunque un bagno necessario per risvegliarmi ed alzare il livello d’attenzione. E via di nuovo, altri salti e manovre strette, ora mi sento più reattivo e tutto fila meglio. Arriviamo ad un passaggio che a primo acchito non sembra difficile ma un’ombra scura alla base di un piccolo saltino con ritorno ci induce ad essere prudenti. Maurizio che come sempre ispeziona, imposta le sicure ed apre i passaggi, decide di provarlo per vedere se è fattibile… la canoa arriva al piccolo saltino con qualche sbandata a causa dei sassi affioranti, scandela e si ribalta, lo Spirito guida fa un eskimo all’indietro da manuale ma la “Blunt” va ad incastrarsi tra il piccolo rullo e la soglia a filo d’acqua che avevamo individuato durante la ricognizione. Non c’è niente da fare… è costretto a scendere dalla canoa e fare qualche metro a nuoto mentre il resto del gruppo inizia il trasbordo.

Siamo ormai in prossimità dell’impraticabile ed è qui che il Vomano ci chiede il primo vero tributo… e già si è innamorato della pagaia di Daniela, si proprio quella a pallini arancioni che tanto abbiamo deriso… a lui è piaciuta così tanto che decide di togliergliela dalle mani e tenerla tutta per se! Come di consueto la Dany non si scoraggia e dopo una lunga quanto vana ricerca, con il suo solito sorriso, si sposta alla rapida successiva per aiutarci nella sicura. Il passaggio è sicuramente impegnativo, primo dislivello con rullo, incastro sulla destra, saltino, qualche metro semi tranquillo e di nuovo un saltino con un bel rullo sulla sinistra! Proprio niente male! Sfiliamo via quasi tutti senza grossi problemi… se non fosse che il Vomano, dopo aver preso la pagaia di “Sandra”, vuole anche quella di “Raimondo” e così Yomo che ti combina? Si ribalta al primo salto, cicca l’eskimo e va a bagno, la sua pagaia rimane nell’ultimo rullo, la vediamo per un pochino ma quando andiamo per recuperarla si inabissa. A nulla sono serviti i 50 min. destinati ai tentativi per recuperarla. Non ci resta che sperare di trovarla ancora lì quando il livello calerà! È proprio vero, oltre il danno anche la beffa, era l’ultima rapida!

Usciamo dal fiume senza poter discendere il terzo tratto; tra sicure, bagni e ricerche abbiamo percorso circa 1 km di fiume in 4 ore, siamo stanchi, provati fisicamente e qualcuno anche “economicamente” ma comunque tutti soddisfatti di aver disceso un tratto così bello.

Come di consueto spuntino e poi di nuovo verso casa, in fondo domani è domenica e bisogna organizzarsi per scendere qualche altro fiume… ma questa è un’altra storia!

Porterò a lungo con me il ricordo di questa giornata, della complicità con i compagni di discesa e della sensazione di tranquillità che provo ogni volta che affronto un passaggio per me impegnativo e li vedo lì pronti con le loro corde e la loro esperienza a garantire la mia sicurezza ed il mio divertimento.

Massimo (il Fenomeno) G.C.R.

 
 

 

 

 

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