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FIUME VOLTURNO
12 settembre 2015

Con questo nome io conoscevo solo il malfamato cinema capitolino VM18.

Ora che sono maggiorenne da un pezzo decido di andare con i soliti amici a provare la discesa di questo (per me), nuovo fiume. Durante il viaggio alcune descrizioni mi fanno salire la preoccupazione, però i miei compagni sono esperti e so con certezza che non mi metterebbero mai a rischio. Il fiume è affascinate, abbastanza veloce ed in alcuni punti molto tecnico, tutto procede per il meglio fino al temutissimo “spaccaspalle” . Sbarco, vado a vedere il passaggio dall’alto, effettivamente mette paura, poi …

Federico insieme a qualche altro decidono di fare questo passaggio, Roberto mi chiama e mi chiede di imbragarmi, perentorio mi dice: “salti solo se e quando te lo dico io. Mi raccomando aspetta il mio comando”, noto una certa apprensione nella sua voce.

Federico (figlio) è molto bravo e Roberto (padre) è molto esperto, io obbedisco e rimango pronto, in alto sul bordo del passaggio, tengo d’occhio Roberto, il fiume, Federico e tutti gli altri che assistono, sono cosciente del fatto che in caso di necessità ho la responsabilità di recuperare il pericolante, non è facile, questo mi mette un po’ di ansia però d’altro canto mi gonfia di orgoglio, non mi aspettavo che con tutti quei canoisti esperti Roberto si fidasse di me.

Fortunatamente non c’è stato bisogno del mio tuffo né per Federico né per gli altri temerari che hanno fatto il passaggio, qualcuno si è scomposto, qualcuno si è girato ma prontamente ha recuperato senza problemi. A questo punto tutti di nuovo in barca e via verso lo sbarco finale.

Una giornata da ricordare, una tacca messa, una prova superata, tanti amici come sempre presenti.

Ferdinando

 

 
     
     
     
     
 
     
     

 

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