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RADUNO SUL FIUME VARA
pagaia – mangia - bevi
26-27 ottobre 2013
C’è il raduno sul Vara, che si fa? Gli amici partono venerdì, io non posso, quasi quasi mi faccio tentare dai marini e vado domenica a fare Sperlonga Gaeta con gli altri, ma poi non resisto il richiamo è troppo forte, chiamo Yomo e mi faccio dare i numeri di chi potrebbe partire più tardi o sabato mattina.
Ho trovato
l’indeciso Salvatore, e sabato mattina alle sette carichiamo il mio kayak,
l’attrezzatura e si parte, destinazione Sesta Godano. Arriviamo verso le 11,40
gli altri sono andati a fare le gole, noi intanto raggiungiamo l’imbarco e
aspettiamo, il raduno è possibile solo con il rilascio di acqua dalla diga, si è
fatto tardi e l’acqua inizia a scarseggiare, inoltre noi ci siamo imbarcati a
monte del collettore e quindi grattiamo un poco, ma poi, eccoci sul fiume.
Iniziamo la discesa di circa 13 km, siamo io, Salvatore, Dino, il piccolo
Andrea, Alessandro e Marilena (freschissimi di corso), ci raggiungono anche
Maurizio, Tiziana, Yomo, e con l’orinoco Carlo e Cristiana, il fiume è
divertente, qualche difficoltà abbordabile ma lo spirito è alto e la sicurezza
garantita, mi diverto come un pazzo, un paio di bagni ma per mie disattenzioni.
Lo sbarco è previsto dopo una rapida interessante, mi fermo a monte, vado a
verificare, ascolto indicazioni e consigli. Parto, faccio il passaggio ma
neanche mi accorgo di com’è quindi kayak in spalla e riprovo, la seconda volta
va un po’ meglio, di nuovo kayak in spalla e giù per la terza volta, non male ma
domani deve essere meglio.
Si torna al parco Sandro Pertini dove Gengis con i Cagnacci Bagnati ha preparato
il pranzo, sono le quattro, pasta con ragù, salsiccia, vino a volontà, ci
rilassiamo ed è già ora di cena, alle nove tutti di nuovo a tavola in un
agriturismo e quando ci alziamo è dura rimanere in piedi.
Domenica mattina: dopo la notte passata negli
spogliatoi messi a disposizione dall’organizzazione e dopo la prova gastronomica
del giorno prima facciamo colazione con torta di ricotta e visciole gentilmente
fornita da Cristiana, ancora un po’ di chiacchiere e via per la discesa. Lo
stomaco si lamenta.
Siamo veramente tanti, l’acqua è abbastanza, più del giorno prima, tutto procede
benissimo, io mi distraggo e come al solito mi giro (guardavo indietro e un
masso mi ha fermato), inizia a piovere ma lo spirito è altissimo, affronto
diversi passaggi impetuosi senza grandi problemi, arrivati alla rapida finale
effettuo un passaggio pulito ma troppo veloce quindi… kayak in spalla e ci
riprovo, questa volta è peggio, passo di traverso ma passo.
È ora di andare purtroppo, però torno, giuro che torno.
Er Ciriola torna