Quest'inverno avevamo avuto più volte la
possibilità di scendere il Tronto ed eravamo rimasti affascinati dalle sue
rapide incastonate fra rocce preistoriche scolpite dal mare e tra boschi
incontaminati, così quando Armando Mattioli e la Pro Loco sono riusciti a
contrattare con l’Enel un rilascio programmato, abbiamo accolto euforici
l'idea di organizzare un raduno.
Da subito si è costituita una squadra di
volontari per la pulizia del fiume in cui si è inserita anche Sara, l'ultima
importante acquisizione del GCR, e tra le seghe di Massimo (Fenomeno) e Luca
(Barbetta) e le cesoie di Antonio (PinkAntò), ognuno ha portato le proprie
idee e proposte per organizzare al meglio le giornate del raduno.
Siamo stati anche molto contenti di aver
conosciuto gli speleologi di Acquasanta che ci hanno aperto le porte del loro
mondo sotterraneo e con i quali ci siamo ripromessi collaborazioni future.
Carlo Alberto e Francesco, durante le ore
di lavoro ci hanno stampato gli adesivi col logo del raduno e ci hanno anche
regalato lo striscione delle Pink Paddles.
Il giorno del raduno io e Roberto ci siamo
sentiti investiti di una grossa responsabilità, vedendo iscriversi tanti
canoisti e da tutta Italia, ed avevamo pure paura che qualcosa andasse storto:
ma al tavolo delle iscrizioni Laura era vicino a me, il Fenomeno aveva
elaborato con fantasia mappe e cartelli, PinkAntò saltellava avanti e indietro
attaccando e staccando striscioni, e Barbetta la sera delle proiezioni stava
serissimo in sala regia.
Oltre alla rapide del Tronto ci rimarrà sempre nel cuore questo lavoro d'equipe con degli amici impagabili.
