www.gruppocanoeroma.it > Canoa Fluviale


UNA GIORNATA SUL TEVERE
27 ottobre 2019

 

Nella giornata della "Roma Canoe Marathon", organizzata dalla FICK per promuovere un riavvicinamento tra i romani ed il loro fiume (rapporto quasi inesistente), decidiamo di partecipare "a metà" anche perché, inspiegabilmente, le associazioni romane di canoa turistica non sono state coinvolte, a differenza dei circoli canottieri sul Tevere.

Quindi si è formato un simpatico drappello misto DIT (Roberto, Andrea), UISP (Alessandra, Eros, Sergio ), GCR (Giuseppe, Roberta e Paola) che ha deciso di scendere un tratto di fiume su un megasup, messo a disposizione da Andrea Ricci.

Per molti di noi era una prima esperienza con questo mezzo: praticamente una tavola gonfiabile, semi rigida , adatta al fiume, su cui si può navigare fino a 8 persone.

Ovviamente si sta in piedi, in posizioni più o meno fisse, e la pagaiata è monolaterale. Pochi beni essenziali erano stati messi all'asciutto, fermati da sacche stagne ancorate agli appositi anelli a prua.

L'appuntamento per il nostro imbarco era al circolo sportivo dei magistrati della Corte dei Conti, in prossimità di viale di Tor di Quinto, più a valle rispetto alla partenza della manifestazione. Come sempre le operazioni preliminari sono lunghe: Andrea ed Alessandra gonfiano la tavola, mentre altre due macchine vengono portate allo sbarco, vicino ponte Marconi. Nel frattempo vediamo passare gli atleti della manifestazione agonistica che si sono imbarcati più a monte.

Ci imbarchiamo verso le 12, quando si ricompone l’intero gruppo. Dopo pochi chilometri arriviamo a ponte Milvio, dove ci aspetta la prima rapida. Proviamo ad affrontarla in piedi, con il baricentro abbassato come ci insegna Andrea , ma ovviamente cadiamo più o meno tutti rovinosamente, per fortuna dentro la tavola e non in acqua!

Le sponde del Tevere sono state pulite per l’occasione, e passare sotto alcune meraviglie architettoniche, come il Ponte della Musica ed il Ponte di corso Francia è sicuramente emozionante. Ci colpiscono però anche gli accampamenti sotto alcuni ponti, che ci ricordano che lo stesso fiume può essere vissuto anche in modo molto diverso da persone meno fortunate di noi.

Facciamo una piccola sosta al barcone dell’associazione "Marevivo", sotto il lungotevere Arnaldo da Brescia, dove ci dissetano (fa un caldo praticamente estivo) e ci “ammollano” una bandiera che esponiamo sul SUP insieme allo striscione della DIT. In un’ora e mezza circa, dopo aver oltrepassato ben 11 ponti arriviamo a Castel Sant'Angelo, termine ufficiale della manifestazione agonistica. Qui gli atleti e le società vengono premiate e ci dovrebbe essere anche la riffa, ma probabilmente siamo arrivati tardi. Gli stand sono in dismisisone.

È comunque bello vedere le sponde del nostro fiume affollate di canoisti, con ogni sorta di imbarcazioni: kayak olimpici, kayak fluviali, gommoni da rafting e polinesiane.

Ripartiamo insieme ai gommoni di Gianni Russo quando la manifestazione ufficiale volge al termine. La nostra meta è la sponda “Tiberis”, sotto Ponte Marconi.

Ma prima dobbiamo affrontare un’altra rapida che ci preoccupa: quella a sinistra dell’isola Tiberina. Ci fermiamo 10 metri prima, sulla sponda sinistra per andare a controllare la rapida e decidere dove passare. In effetti, anche il braccio sinistro del fiume (a destra c’è un impraticabile), riserva alcune insidie. L'acqua non è molta, e sulla destra ci sono troppi massi e rami a pelo d'acqua. D'altra parte sulla sinistra il rullo è troppo forte. Passiamo più o meno al centro, tutti in ginocchio e pagaiando in continuità. Passiamo indenni questa e anche la rapida successiva, più facile. Ormai gasati, continuiamo a goderci la discesa ed il paesaggio. Vola un airone dalla sponda sinistra e ci passa davanti. Procedendo, incontriamo diversi  barconi, alcuni apparentemente dismessi. A sinistra superiamo la vecchia confluenza dell’Almone, fiume ormai completamente interrato e deviato verso il depuratore.

Siamo ormai dalle parti del gazometro, dove si alternano edifici moderni a residui di archeologia industriale.

Arriviamo allo sbarco dopo 14 km, presso la Sede di “Tiberis”, nuova spiaggia di Roma sul Tevere, dove si sta svolgendo la festa di fine stagione, con le associazioni locali ed il Sindaco. Facciamo in tempo a sentire le ultime parole del discorso ufficiale, dopodiché scatta il momento delle foto con la Raggi (a cui spieghiamo cosa è la DIT), e quello della birra bevuta ascoltando la musica di un’orchestra di pizzica, mentre si avvicina il tramonto.

Speriamo che il prossimo anno questa area venga ripristinata, perché in effetti ci dà l’impressione di essere particolarmente accogliente. Perché poi deve essere attiva solo in estate ? Misteri di Roma e del suo fiume………….

Paola Scaramozzino

 

 
     
     
     

 

Torna indietro

 

Home

Privacy e Cookie Policy