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FIUMI SENTINO ED ESINO
20 novembre 2004
Casualmente andando a visionare il
sito del
Canoa Club Marchexplorer abbiamo scoperto che il Lunedì sul Sentino c'era
stata una piena violenta ed improvvisa.
Grazie alle tempestive informazioni forniteci da Fabio Vita sul livello ancora
buono, dopo un giro di telefonate, abbiamo velocemente organizzato una trasferta
nelle Marche. Cosi mentre gran parte del Gruppo era in partenza per la
Patagonia, i canoisti rimasti a Roma hanno organizzato un gruppetto per passare
un bel Sabato scendendo i fiumi Sentino ed Esino.
Appuntamento alle ore 8,00 e ad attenderci dopo giorni di tempo perturbato uno
splendido sole che ci ha accompagnato per tutta la giornata. La strada per
arrivare da Roma è abbastanza lunga anche se buona, bisogna considerare almeno 2
ore e mezza di automobile.
Dopo una rapida ispezione del fiume e del punto di sbarco, verso la mezza ci imbarchiamo da un ponte ad un paio di chilometri a monte dell'inizio delle gole. Il livello e' veramente buono, la piena è passata e quello che ci aspetta è una discesa con un buon livello.
I primi 2 km sono abbastanza
tranquilli, il fiume scorre abbastanza veloce in un ramo unico senza difficoltà
di rilievo (a parte un tronco caduto con la piena che attraversa il fiume
completamente e sul quale riusciamo a passare sopra). Comincia poi il tratto
delle gole, un repentino cambiamento di temperatura e ci si trova in una
splendida spaccatura in mezzo alle montagna (stiamo praticamente a ridosso delle
Grotte di Frasassi). La difficoltà aumenta senza mai superare il terzo grado,
alcuni massoni rendono le rapide più manovriere ma soprattutto molto divertenti.
Da segnalare un tronco di traverso a sinistra dopo il massone (il passaggio è a
destra) dove finisce a bagno il povero Rolando senza però avere alcun problema.
Purtroppo le gole sono lunghe solo un paio di chilometri al termine dei quali il
livello tecnico del fiume diminuisce.
Dopo poco si arriva alla confluenza con l'Esino che percorriamo fino ad arrivare
al ponte di Genga stazione dove sbarchiamo. Il tratto sceso dell'Esino è
sicuramente meno interessante dal punto di vista canoistico e paesaggistico del
Sentino, è abbastanza largo e senza difficoltà di rilievo, va solo segnalata la
presenza di un impraticabile poco dopo la confluenza individuabile, oltre che
dal fragore dell'acqua, da una passerella che attraversa il fiume. Da notare
anche la presenza lungo il fiume di una serie di cartelli che identificano con
chiarezza sbarchi ed imbarchi per i canoisti.
Insomma proprio carino il Sentino (come diceva Tiziana), e molto di più la compagnia!!!!
Paolo Palmieri
IMPORTANTE: Le informazioni relative al Grado di Difficoltà e ai Punti
Rilevanti sono puramente indicative e riferite al giorno e alle condizioni
incontrate quando è stata effettuata l'uscita. |
Fiume | Imbarco | ||
Sentino-Esino | ponte di Genga | ||
Disceso il | Sbarco | ||
20 novembre 2004 | ponte di Genga stazione | ||
Disceso da | Difficoltà | ||
Carlo Alberto, Francesco, Fulvio, Paolo, Rolando, Tiziana | II° III° | ||
Tempo impiegato | Distanza | ||
2 ore | km 7 | ||
Livello incontrato | Punti rilevanti | ||
buono | impraticabile sull'Esino dopo la confluenza |