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"ANCHE I CANOISTI MANGIANO FAGIOLI"
Raduno dei Briganti 2013-14
dal 26 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014

dal nostro infiltrato...

 

26-12-2013: Come sempre l’organizzazione della Yomo Tour - Gruppo Padre Pio, del quale sono entrato a far parte per meriti conseguiti sul campo, si è espressa nel migliore dei modi.
Gruppo composto da: Yomo (Claudio), San Giuseppe (Francesco), La Vecchia (Daniela), Er Ciriola (Ferdinando).

Partenza in perfetto orario da San Cesareo il 26 mattina con tappa sul Tammaro dalla carrareccia al II° ponte, II° III° grado dove Daniela non si è imbarcata e ha fatto il recupero, piacevole tratto che ha richiesto da parte mia l’impegno in uno sbarco tecnico (stavo per girarmi in 20 cm di acqua).

Arrivo a Controne: dopo i saluti di rito prendiamo possesso dei fantastici alloggi messi a disposizione dall’organizzazione (canonica – gelida e con lavori in corso), dopodiché ci dirigiamo al ristorante della cena (fagioli e fagioli).

27-Primo giorno di raduno sul Calore da Laurino al I° ponte, III° IV° grado, bagno e trasbordo. Cena a Postiglione a base di fagioli e fagioli.

28-Secondo giorno: Calore, da Laurino al II° ponte, III° IV° grado, brutto bagno con botta eroicamente risalgo in kayak e concludo la discesa. La sera durante la stesa dei panni bagnati, strappo intercostale, poi cena a Controne fagioli e fagioli. Si dice che i fagioli di Controne non abbiano effetti collaterali: smentisco categoricamente.

29-Terzo giorno: alcuni di noi Lao alto e medio, (il giorno prima ci hanno raggiunto gli altri RKM, Maurizio, Tiziana, Alessandro, Alessandro, Marilena, Cristiana, Claudio, Carlo, Chico, Salvatore, Piero), e qualche altro che sicuramente ho dimenticato, non me ne vogliano.
Io non mi imbarco, troppo difficile (gole, chiocciola, candelaio, mi fido del giudizio di Yomo).
Alla fine tutti raccogliamo il materiale e ci dirigiamo a Scalea nei locali messi a disposizione dalla Yomo Tour che ha anche previsto una cena in uno splendido ristorante di pesce (BASTA FAGIOLI).

30-Quarto giorno: Noce lucano, dal bivio x Lauria al I° ponte, II° III° grado, fiume bellissimo, i dolori non mi lasciano, un bagno pria del passaggio della lamiera seguito da un trasbordo e di nuovo un bagno alla rapida del ristorante, all’arrivo allo sbarco sono comunque soddisfatto. Ci torno. Cena alla sorgente 2.

31-Quinto giorno: Lao alto, da Laino a Campicello, anche questo tratto viene ritenuto dagli esperti troppo difficile per me, quindi riposo e recupero dei kayakkisti. La sera, cenone di fine anno, tutti si divertono, si beve, si balla, si dicono stupidaggini e nessuno si rende conto dell’arrivo della mezzanotte, quando a metà cena scatta il brindisi. Io poco prudentemente ho mangiato dei funghi e dopo esattamente 3 ore ho la conferma che erano plenius-pleorotus, Marcello di Foligno è completamente ubriaco, io vomito ininterrottamente e Piero, con il quale sono in macchina è preoccupato (per la tappezzeria), troviamo una guardia medica, gli facciamo gli auguri e in cambio lui mi inietta una fiala di cortisone e antistaminico.

1 gennaio- Sesto giorno: Lao medio, da Campicello a Papasidero, III° III°+  due bagni ma molto bello.

2-3 gennaio: Finito il raduno inizia il tour delle calabrie, siamo rimasti in tre e girovaghiamo: Polistena, Gerace, San Giorgio Morgeto, dove c’è l’alloggio messo a disposizione da me. Sono presenti tutte le comodità del caso: freddo, umido, letti terribili, alcuni inquilini (millepiedi, scorpioni) non molesti, bagno esterno senza porta ma con acqua calda, girovaghiamo ancora in cerca di fiumi segnalati da Roberto (Galatro), ma risultano sporchi e poco praticabili, facciamo quindi un giro in montagna e poi a Reggio Calabria e visitiamo i bronzi (bellissimi), e visitiamo Scilla splendida cittadina.

4 gennaio: rientriamo a Scalea, lungo il percorso ci fermiamo a Capo Vaticano per fare un giro con i kayak in mare (oltre 2 ore magnifiche) poi visitiamo Tropea e comperiamo le famose cipolle per fare una mega frittata serale.

5 gennaio: non contenti e sotto una pioggia incessante Noce lucano, dal bivio x Lauria al I° ponte, II° III° di nuovo un trasbordo al passaggio della lamiera (troppo pericoloso per me), più avanti altro passaggio difficile con mega appoggio (quasi un eskimo), arriviamo alla rapida del ristorante. Decidiamo che posso farla, parto seguendo alla lettera le indicazioni di Yomo (perlomeno è quello che pensavo di fare),  il kayak si gira, passo di traverso, lotto e pagaio all’indietro per uscire dal riccio che mi risucchia, dopo un interminabile lotta (pochi secondi che sembrano  infiniti), un vero e proprio rodeo, quando oramai penso di essere uscito (Yomo continuava ad urlare PAGAIA ALL’INDIETRO), rientro in corrente e invece…  bagnone veramente fuori luogo.
Piove a dirotto e il fiume è quasi in piena, facciamo in tempo ad uscire che diventa veramente possente. Il provvidenziale Yomo trova un passaggio e facciamo il recupero asciutti protetti dal ponte.

6 gennaio il rientro: non soddisfatti andiamo a cercare altri fiumi, il Platano, il Bianco e il Melandro, Yomo non si fida del navigatore e io non conosco ancora il modo migliore di usarlo, ci perdiamo ma alla fine raggiungiamo lo scopo, vediamo i fiumi ma è tardi e nessuno ha voglia di imbarcarsi sarà per una prossima avventura.

Un grazie a tutti, organizzatori e partecipanti, ma un grazie particolare va ai miei compagni di viaggio che come sempre mi hanno consigliato, aiutato, e salvato.

… dimenticavo ho anche avuto l’onore di dormire nello stesso letto con Mau the President, che mi abbia trasmesso un po’ di conoscenza.  :-))

Er Ciriola

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
 
     
     

 

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