Un allegro camper con alla guida Daniela, accompagnata da Tiziana, Anna Paola, il tenero canoista Consalvino (Alessandro) e Giulio (un corsista di 13 anni) arrivano a Scheggino scortati dalla Punto di Massimo e Laura. Dopo un veloce panino arriva anche lo “spirito guida” Maurizio che richiama tutti all’ordine. Alla base ci raggiungono Alessandro (the best in the world), Sami e Asch.

Dopo una prima e momentanea indecisione ci dividiamo in gruppetti: Anna Paola, Daniela e Giulio si cimentano nella loro lezione di canoa con Maurizio; Ale e Sami si dedicano ad una tranquilla passeggiata; Alessandro decide di giocarsi le sue monetine ai videogiochi… e Massimo e Laura scendono il Nera da Sant'Anatolia di Narco a Scheggino supervisionati da Tiziana… e visto che il resoconto lo sto scrivendo io… dedicherò qualche parola in più alla discesa. Tiziana ha aperto, da me seguita e Massimo ha chiuso. La discesa è stata didattica ed anche divertente (ma senza saltini!). Grazie Tiziana!

La serata si è conclusa a “villetta Pangela” anche in compagnia di bimbo Vale, Riccardino ed altri ragazzi raftisti (che saluto anche se non ricordo i nomi). Ci siamo sfondati un sacco di squisitezze (farro con lenticchie, polpettone, sformato di patate, salumi, paté, pizza pasquale, mega insalatona, dolcetti sorrentini… ) tutte bagnate da almeno 5 litri di vino rosso. Per la notte, Daniela, Anna Paola e i due “cucciolotti” hanno dormito in camper, i maschietti nella gelida casetta, Ale e Sami (dicono che hanno dormito) ad un vicino chalet seguiti da me e Tiziana, che dopo aver di nuovo reso agibile il bagno (i particolari dell’evento possono soltanto esser narrati a voce), abbiamo trascorso una splendida notte tropicale, tenendo il condizionatore a 25°!

Il giorno successivo la famiglia Palmieri ci ha dato il buon giorno insieme al simpatico Luca di Siena. Che si fa, mentre si aspetta il tanto atteso allenamento? I corsisti continuano con il loro istrutture a cimentarsi in manovre sempre più impegnative! E noi? Fiume Corno o fiume Nera? “Decidiamo” per ridiscendere il Nera ma questa volta da Vallo di Nera. La discesa, molto suggestiva, è stata così strutturata: Luca, Alessandro, Paolo, io, Massimo e Tiziana. Fortunatamente abbiamo dovuto effettuare un trasbordo a causa di un tronco che ha reso inaccessibile il passaggio… e allora… quale migliore occasione per imbarcarsi alla “svizzera”? Il salto di circa 1,80 (non di meno, semmai di più!) è stato compiuto dai tre super eroi (Alessandro, Paolo ed ovviamente io!). Tiziana e Massimo hanno invece optato per un trasbordo più tranquillo. La discesa è proseguita in “ordine sparso” fino a Scheggino ammirando il magnifico paesaggio. Un ringraziamento speciale per Paolo che oltre ad avermi seguito per tutta la discesa, ha avuto (come sempre) la pazienza di farmi fare i classici esercizi un po’ noiosetti di traghettamento!