Anche quest'anno il gruppo è nutrito, l'unica nota stonata è il tempo che purtroppo è piovigginoso e rende la giornata antipatica alle nostre assidue accompagnatrici.

Il Limentra nasce in Toscana, ma il tratto classico si trova in Emilia.
Si parte dal ponte di Bagnana a valle del lago di Suviana, con l'acqua che ci rilascia la centrale.
Il canoa club Bologna ha richiesto, dietro pagamento, una portata d'acqua di 14 m3/sec
Poco dopo l'imbarco prendere il ramo di sinistra, il ramo destro è impraticabile, dopo circa un chilometro una vecchia diga forma un imbuto al termine del quale si può giocare.
Si prosegue in una splendida gola boschiva e si arriva dopo aver passato il ponte romano ad una prima cascata artificiale da trasbordare sulla sinistra, riconoscibile perché prima si incontra una passerella metallica.
Da segnalare una rapida di III che finisce sui rami, tagliare a destra (vedi foto rapida con i rami).
Il fiume prosegue con rapide ondose, dopo il ponte per Carpineta si arriva ad una seconda cascata artificiale alta circa 5 metri che, compiendo qualche numero, Flavio fa.
Poco dopo si incontra la rapida della Passerella, una delle rapide più impegnative, con acqua veloce e stretti passaggi tra i massi, e qui alcuni di noi si fanno il bagno, il passaggio è al centro lasciandosi sulla sinistra il pilone della passerella, alcuni di noi sono passati a sinistra, più sporco.
Si prosegue per il campo di slalom fino ad arrivare al ponte di Verzuno, attenzione allo sbarramento artificiale situato immediatamente a monte del ponte, dove dopo lo sbarco ci facciamo uno spuntino in attesa della cena organizzata per il raduno.

Bel fiume, 6 chilometri di rapide divertenti con qualche passaggio un po’ più tecnico, il fiume è di III III+ con passaggi che con più acqua possono raggiungere il IV grado.

La sera dopo aver montato le tende e cenato abbiamo passato una serata in allegria ballando con i canoisti venuti da tutta Italia ed è qui che i ruoli si invertono, le dolci accompagnatrici danno sfogo delle loro capacità danzanti coinvolgendo i canoisti più imbranati.

E il giorno dopo vista la piacevole discesa, ma soprattutto grazie all'ulteriore rilascio di acqua da parte della centrale, il grosso del gruppo (purtroppo 4 di noi sono dovuti tornare a Roma) ha replicato.

Arrivederci al prossimo Wild Water Woman's Day.