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FIUMI LENTE E FIORA
14 febbraio 2016
Punti di vista
Andiamo a fare un nuovo fiume perlustrato in precedenza da Yomo Enrico e qualche altro, è il periodo in cui ci piace scoprire nuove discese, magari facili ma nuove o comunque non descritte, stiamo vivendo forse il periodo in cui si vuole lasciare un piccolo segno del nostro passaggio. Carichi di entusiasmo si va, sta piovendo da qualche giorno quindi c’è acqua, il posto è paesaggisticamente molto bello e al termine della discesa il programma prevede una sosta alle terme per recuperare l’eventuale freddo subito.
Fino a qui quello che è stato il pre, a seguire le impressioni di tre che c’erano.
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email di Emiliana:
Ieri
mitica giornata in canoa.
Con zio Yomo a capo, io, Enrico, Ferdinando, Ernesto, Fabio, Mario e Daniela
abbiamo percorso due nuovi (per me) fiumi: il Lente e il Fiora.
Il tutto comincia allo sbarco: si guarda dal ponte e si vedono fiumi lenti e con
poca acqua, fondo limpido. Che famo? Andiamo all'avanscoperta di questo nuovo
fiume (prima mondiale), il Lente, nel tratto che confluisce sul fiume Fiora.
Prima
parte della discesa tutto tranquillo. Soliti bagni, soliti sassi, qualche
ramo......ma facce rilassate. Poi sono arrivati i mostri. Alla confluenza col
Fiora l'acqua è diventata tanta, ma proprio tanta, marrone, il fondo sparito, il
fiume aveva acquistato grande velocità e c'erano onde come al mare. Mi sono
divertita da morire... ma, a un certo punto, mi sono accorta che le facce di
Yomo, Ferdy e Izzi non erano più rilassate.
Tutti concentrati, un trasbordo e poi giù dritti fino allo sbarco, dove ad
aspettarmi c'era il "solito" e giusto cazziatone. Devi ascoltare di più, essere
più concentrata, ecc... Ho tentato di spiegare che non sono io, ma la canoa che
non ascolta, ma non li ho convinti ;-)
Insomma tutto bene, la giornata è proseguita con i piedi sotto a un tavolo e poi tutti a mollo nelle terme.
PER ZIO YOMO: TI VOGLIAMO TANTOOOOOO BENE! GRAZIE!
PER PUFFA: IERI 2 (DUE) TACCHE. So che stai bene a Bologna, ma ricorda che anche noi siamo un pezzetto della tua famiglia, ti aspettiamo per le due tacche.
Infine, ho fatto una ricerca e sembra che sul Fiora la diga ci sia!
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email di Ferdinando:
la diga c'è ma è più a valle cioè a Vulci mentre Manciano è praticamente a metà tra Pitigliano e la diga, ho scoperto però che a Santa Fiora (cioè più a monte) c'è uno sbarramento che però sembra una specie di trotaio (immagini dal satellite) ma non sono riuscito a capire cosa è di preciso.
Forse la situazione di ieri era solo dovuta a piogge intense a monte oppure al rilascio di qualche invaso presente su uno o più affluenti??
Chissà! se qualcuno avesse notizie più precise riguardo il fenomeno riscontrato ieri ne sarei grato
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email di Enrico:
oggi giornata da circoletto rosso sul calendario e grande zio Yomo:
bella prima sul torrente Lente. Dei due tratti che eravamo andati a visionare abbiamo scelto quello basso, con imbarco a Pitigliano e sbarco dopo la confluenza con il Fiora all’altezza del ponte della strada per Manciano (dove ci imbarcammo anni fa per scendere il primo dei tre tratti del Fiora censiti su CKfiumi).
Fiume
bello paesaggisticamente simile al fosso di Castel sant’Elia. C’era poca acqua,
al limite per scendere. Un paio di bagnetti e un bel po’ di passaggi tra rami.
Insomma tutto procedeva senza intoppi salvo qualche patema d’animo per i
numerosi tronchi che si avvistavano ma poi si trovava quasi sempre il passaggio,
solo un paio di trasbordi.
Il fiume fa molte curve e ci è sembrato più lungo di quanto calcolato sulla
carta comunque arriviamo al Fiora che avevamo visto la mattina ed era di livello
BASSO.
"Finalmente un po’ d’acqua" ho pensato alla confluenza. Ma subito dopo sento zio
Yomo dalla sponda che mi fa… “questo non è il Fiora … questo è solo un ramo… il
fiume è di là… è largo cinquanta metri e porta tanta acqua!!!”
azz.. TANTA acqua!!!! Tanta e color marrone. Apprensione e adrenalina a mille,
vista anche la composizione del gruppo. Ernesto va a bagno e viene recuperato
per fortuna con tutta l’attrezzatura che non ha lasciato. Trasbordiamo una
rapida in curva che faceva un brutto buco a sinistra (fattibile a destra ma non
ce la siamo sentita di rischiare).
Obiettivo… arrivare allo sbarco tenendoci il più possibile verso la sponda
sinistra dove l’acqua spingeva meno. E in tutto questo la Renella che fa? Tutta
tranquilla e per niente in apprensione (al contrario mio e di zio Yomo) ci passa
a destra a velocità doppia su un treno d’onde. Gli dico… “Emy che fai li… se ti
vede Yomo” troppo tardi… Urlo di Tarzan e la Renella torna in fila indiana.
Visto a quanto viaggiava l’acqua arriviamo rapidamente allo sbarco e tiriamo un
bel sospiro di sollievo.
Pizzettata e bagno alle terme a Viterbo hanno completato questa bellissima quanto movimentata giornata. Resta da capire da dove è arrivata tutta quell’acqua in cosi poco tempo. Se è solo frutto di piogge o se ci sono state anche manovre idrauliche su dighe a monte.
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Paddlers: Yomo Ernesto Enrico Emiliana Ferdinando Fabio Mario Daniela