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XXXIV RADUNO INTERNAZIONALE ESTIVO
Eygliers - Hautes Alpes - Francia
dall'1 al 15 agosto 2011

 

 

Dopo 10 anni di cambusa, per la prima volta, torno a fare una valigia! Sono lì per chiuderla e mi accorgo di averla allestita come fosse il gavone di un kayak! Deviazione passionale!!
Direzione? Francia. Coordinate? Eygliers, 34° edizione del Raduno Nazionale di kayak fluviale. Obiettivo? Incontrare il guru Francesco Salvato per farmi dire a che punto sono con la tecnica di pagaiata.

Che scrivere di questi posti! Consiglio la lettura dell’articolo scritto da Valerio Gardoni (responsabile corsi del raduno) al seguente indirizzo web. Fatto con sensibile spirito di osservazione. Risale al raduno del 2008 ma ciò la dice lunga sulla continuità e la determinazione posta nell’organizzazione ormai trentennale (34 per l’esattezza). Non mi cimento nella descrizione di programmi, attività, e discese dei fiumi, perché abbondantemente descritti sul web nel bando e nelle numerose recensioni di esperti protagonisti delle discese.

Sottolineerei invece il merito delle popolazioni provenzali nel gestire il proprio territorio in maniera ecosostenibile senza nulla togliere al visitatore che vuole conoscerne e goderne bellezze e attività. In particolar modo i numerosi fiumi della zona tutti propriamente segnalati negli imbarchi e sbarchi. Appositi cartelli di presentazione mostrano mappe, sviluppo, livello di difficoltà, capacità. Gli idrometri, visibili anche dalle strade di accesso, ne verificano le condizioni di portata dell’acqua. Sono di facile reperibilità guide di discesa fluviale, quelle che in Italia ancora agogniamo persino negli sport più popolari e storici. La navigabilità dei fiumi è consentita dalle 9.00 alle 18.00. Dopo questo orario le acque bianche sono dedicate ai pescatori.

Una quantità innumerevole di gente viaggia con mezzi di tutti i tipi carichi di carrelli colmi fino all’inverosimile di kayak, gommoni e canoe di tutti i tipi. Tutto intorno ruotano fluidamente altre innumerevoli attività che colorano di vita sportiva la natura in cui sono immersi caratteristici paesini: arrampicata, parapendio, trekking di ogni genere, cicloturismo, volo con alianti, mongolfiere ecc… Nonostante la grande affluenza durante il mese di agosto e in occasione dei numerosi raduni di ogni genere, non una fila, non un intoppo, né la sensazione che tutta questa organizzazione possa togliere all’ambiente circostante la sua naturalezza ed il suo essere selvaggio.

 “Dire Eygliers dice poco” aggiunge il Presidente del GCR Giuseppe Spinelli. “Qui ci si confronta con il proprio essere canoista in acqua dolce ma non solo. Il fiume “madre” è la Durance che raccoglie le acque dei suoi importanti affluenti in questo tratto (le Guil, la Guisanne, la Gyronde, la Clareé, la Biaisse) prima di gettarsi a formare il Lago di Serre Ponçon, il più grande bacino artificiale d’Europa. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le difficoltà non solo canoistiche. E’ un grande parco acquatico e di montagna in un connubio che rende il soggiorno sempre troppo corto. Dopo anni e anni si scoprono sempre nuove attrazioni, nuovi scorci non visti, nuove fiere di paese e sagre popolari. Esperienza bellissima da ripetere!”

Mi incontro con Giuseppe il 5 di agosto al Camping du Lac e subito mi introduce nel leggendario Bàtiment dove mi presenta Gengis. Finalmente lo vedo Gengis. Alto, robusto, occhio chiaro e sincero. Uno di quelli che non te la manda a dire. Mosso da determinazione, praticità e passione incondizionate. Tutto il mondo del raduno fa riferimento a lui dal 1° al 15° di agosto, alla legenda dei 4P e ai fedelissimi volontari che prestano opera negli appuntamenti sociali giornalieri. Ogni sera suona il corno (che poi è una conchiglia cava dei mari del sud) che segnala il volgere a desio della giornata. A quel suono, il Bàtiment raccoglie, intorno alle sue lunghe tavole, i canoisti che hanno dato anima e sostanza alla giornata. Raccontano le loro discese da protagonisti davanti ad un ottimo piatto di pasta e ascoltano con reverenza le storie dei veterani del raduno. Incontro anche kayakisti di mare il che mi fa un enorme piacere. Le genti vengono da diverse parti d’Europa con la propria lingua, le proprie usanze. Tutti portano dentro l’energia del fiume e la scodella del pasto ricevuta all’iscrizione del raduno. La riempie personalmente Gengis, vestito da cuoco, in piedi, con il mestolo in mano, dietro al lungo bancone. Una immagine che porta un po’ di bella Italia in giro.

Su questo sfondo l’indescrivibile “circo” fluviale del raduno, quello che ha la passione e la canoa che scorre nelle vene come l’acqua nei fiumi, dà anima e corpo alle giornate. C’è energia, adrenalina, spirito di associazione, spirito di insegnamento a tutti i livelli e la possibilità di conoscere diverse mentalità di andare sul fiume. E, ce n’è per tutti: grandi, giovani e piccini.

 

 
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
 
     
     

 

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